Porto e trasporti

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ROMA - Si è tenuta presso la sede di ABI – Associazione Bancaria Italiana, l’Assemblea Generale dei Soci di Confindustria Nautica. Al termine di un anno ricco di risultati e primati, la prima industria nautica al mondo e la sua filiera si sono confrontate con le istituzioni economiche, politiche e di governo sui temi economici e normativi di maggiore attualità, non solo per il settore.

Il 2022 è stato un anno record per l’industria nautica. L’Italia ha visto confermata la leadership mondiale assoluta nei superyacht, con il 51% del Global Order Book, il record storico della produzione cantieristica (7,4 miliardi di euro), quello di primo esportatore mondiale (3,7 miliardi di euro) e la crescita della filiera che ha visto superare quota 200.000 occupati, in costante crescita dal 2016.

L’Assemblea Generale è stata l’occasione per presentare i risultati dell’indagine previsionale sull’andamento del settore, condotta su un campione significativo di aziende Associate.

Analizzando il preconsuntivo dell’anno solare 2023, fra le imprese risulta assolutamente prevalente la crescita di fatturato rispetto al 2022, con indicatori che fanno preludere a una chiusura decisamente positiva per l’industria nautica italiana nel suo complesso: il 78% del campione prevede un miglioramento o una chiusura in linea con l’anno precedente.

In relazione al sentiment sull’anno nautico 2023/2024, un’azienda su due del comparto della produzione indica una crescita di fatturato. In generale, la situazione conferma le indicazioni qualitative emerse durante i Saloni autunnali, con una crescente differenziazione dell’andamento del fatturato fra la produzione di alta gamma che continua a crescere, con ritmi più moderati rispetto al biennio 2021-2022, e la piccola nautica, che attende una contrazione del mercato, in gran parte determinata da fattori congiunturali come l’inflazione elevata e l’incremento dei tassi d’interesse.

La linea di Confindustria Nautica rimane quella della concretezza, lontana dal moltiplicarsi di iniziative di comunicazione e social, linea di concretezza indirizzata a portare alle istituzioni proposte operative per far crescere responsabilmente la filiera, tutelaree professionalizzare i lavoratori, crearebenefici economici per la collettività.

Dopo la sessione privata, con la Relazione del Presidente sullo stato di attuazione del programma e l’approvazione del piano delle attività 2024, nel pomeriggio si è tenuta la sessione pubblica con il talk Nautica: Industria, Politica, Economia”. A seguito del saluto del Presidente di Confindustria Nautica, Saverio Cecchi, ha aperto la tavola rotonda la video intervista al Presidente ABI, Antonio Patuelli, con un focus sugli scenari macroeconomici, cui sono seguiti gli interventi del Consigliere economico del Presidente del Consiglio dei Ministri, Prof. Renato Loiero, dell’economista e Vice Presidente di Fondazione Edison, Prof. Marco Fortis, della Responsabile scenari economici di Cassa Depositi e Prestiti, dott.ssa Simona Camerano,e dell’Head of Structured Finance di BPERBanca, Nicola Porcari.

La sessione dedicata alla politica e alle istituzioni ha visto gli interventi dei parlamentari della Camera dei Deputati, Ilaria Cavo, Vice Presidente Commissione Attività Produttive, Deborah Bergamini, Commissione Affari Esteri e Comunitari e Gerolamo Cangiano, Commissione Trasporti, del Vice Ministro delle Infrastrutture e Trasporti, Edoardo Rixi, delMinistro della Protezione Civile e delle Politiche del Mare e Nello Musumeci.

Saverio Cecchi (Presidente Confindustria Nautica):

“Al Salone Nautico Internazionale di Genova abbiamo avuto una presenza senza precedenti del Governo, cui avevo ricordato che, dall’ascolto, bisognava passare all’attenzione e quindi all’azione. Ringrazio quindi oggi il Ministro Urso e il Vice ministro Rixi e le loro strutture per le prime importanti risposte normative su formazione (decreto titoli), transizione (rottamazione motori) e mercato (navigazione dei natanti). E nella direzione della concretezza, rinnovo la richiesta al Ministro Musumeci di inserire un rappresentante dell’industria nautica nel panel dei 10 esperti che deve aggiornare il Piano del Mare, perché in quello che l’ha redatto non c’era e la nautica ha avuto un ruolo marginale, nell’ambito del Turismi del mare”.

“Voglio ricordare le parole della Presidente Giorgia MeloniNon è il comparto della nautica che deve ringraziare me per essere venuta al Salone di Genova dopo 37 anni dall’ultima visita del Presidente del Consiglio; devo ringraziare io questo comparto, che produce risorse che inevitabilmente si riversano nelle casse dello Stato e fanno un pezzo delle risorse che l’Italia può spendere. Avendo 50 anni di memoria storica del settore noto che ogni 10-12 anni arriva qualcuno che vuole fare cassa con la nautica, non riuscendo a portare a casa nulla, ma facendo gravi danni al settore. L’ultimo è stato Mario Monti, giusto 11 anni fa. Dunque, Vi chiedo attenzione nel proteggere il nostro settore”.

Antonio Patuelli (Presidente ABI):

“Sono diportista da sempre e conosco bene l’industria. Nella cantieristica da diporto, c’è molta autorevolezza e noi siamo interessati, anche per questo, non solo per ragioni umanitarie e macro-economiche, ad avere un Mediterraneo mare di pace. La Nautica è un settore di eccellenza e non ha mai avuto problemi di credito, quanto piuttosto di pressione fiscale, quando è cresciuta a dismisura, e di eccesso di burocrazia: i cittadini devono essere facilitati e non oberati di procedure”.

“Considero la Legge di bilancio per il 2024 di transizione. È stato bene risolvere i problemi dei debiti derivanti da misure precedenti, ma proprio dall’Assemblea di Confindustria Nautica chiedo di incominciare a programmare – per la legge di bilancio 2025 – il sostegno, anche fiscale, a investimenti e accantonamenti a patrimonio. Mettersi su una direttrice di questo genere contribuirebbe ad aumentare la fiducia internazionale verso la ripresa italiana”.

Renato Loiero (Consigliere economico PdCM): Trovo apprezzabile la proposta di Confindustria Nautica di una conferenza dei dicasteri che sostituisca tutti gli atti di assenso tra i ministri per snellire l’adozione dei decreti attuativi dei provvedimenti di legge. Il Governo a giorni presenterà una relazione sullo stato del Pnrr. Nella legge bilancio ci sono diverse risorse per i programmi di investimento delle imprese. Il PNRR è sicuramente una macchina complessa, tra l’altro hanno previsto l’inserimento di otto nuove riforme, ma contribuirà in modo sostanziale alla crescita economica.

Marco Fortis (Vice Presidente Fondazione Edison): Nella graduatoria dei beni di cui l’Italia è primo esortatore mondiale, la nautica è arrivata al sesto posto. Oggi è una top player insieme a ceramiche e pasta. Non vedo un rallentamento dell’Italia, il cui Pil sta comunque andando meglio degli altri paesi europei e la cui spesa delle famiglie è cresciuta il doppio del Pil. Anche l’export continua a correre, il rallentamento è stato essenzialmente determinato dalla fine del bonus edilizio.

Simona Camerano (Responsabile scenari economici di CDP): “La nautica, settore di eccellenza del made in Italy, rientra fra le filiere strategiche che CDP ha individuato come prioritarie per orientare le proprie risorse e per promuovere progetti ad elevato impatto per la crescita sostenibile del Paese e per assicurare il posizionamento del sistema produttivo nazionale sui mercati internazionali. Questo impegno è testimoniato dai finanziamenti dedicati alle imprese e all’internazionalizzazione, che sono arrivati a 7 mld di euro nel I semestre 2023, quasi il 200% in più rispetto all’anno precedente”.

Ilaria Cavo (Vice Presidente Commissione Attività Produttive): è un orgoglio aver contribuito all’inserimento delle misure del “pacchetto nautica” all’interno del DDL Made in Italy frutto del confronto di Confindustria Nautica con il Ministro Adolfo Urso, il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, i relatori del provvedimento on.li Gusmeroli e Giovine. Le misure sono volte a sostenere il settore, soprattutto quello della piccola nautica con l’obiettivo di dare ulteriore slancio alla competitività di tutta la filiera della nautica.

Deborah Bergamini (Commissione Affari Esteri e Comunitari): Il tavolo non è chiuso e per esempio sono rimaste fuori dal conteggio le concessioni fluviali e lacustri. I porti turistici non devono essere penalizzati. D’altronde la Bolkestein è stata scritta come un mare magnum, uso apposta questo termine. Uno dei principi fondamentali di qualsiasi direttiva europea è il di reciprocità: ma ad oggi non è così e gli imprenditori italiani non possono accedere ai mercati di altri paesi.

Gerolamo Cangiano (Commissione Trasporti): L’obiettivo che abbiamo raggiunto in Parlamento grazie alla nuova riforma sulle ZES (Zone Economiche Speciali), è stato quello di inserire una nuova possibilità per l’industria che vuole investire nel Mezzogiorno. Questo Governo ha preso un impegno serio nei confronti di questo settore.  Dobbiamo ridurre i tempi di approvazione dei decreti attuativi e adeguarli alle esigenze di un settore strategico come quello della nautica.

Edoardo Rixi (Vice Ministro Infrastrutture e Trasporti):

Oggi la sfida importante sono le riforme strutturali sulla burocrazia per ridurre i tempi di approvazione dei decreti attuativi. Il Cipom (Comitato interministeriale per le politiche del mare) potrà rappresentare un’occasione per fare una riforma del settore della nautica perchè al tavolo ci saranno tutti i ministeri competenti. Speriamo sia momento per mettere ordine in un settore fondamentale per l’economia del Paese.

Nello Musumeci (Ministro Protezione Civile e Politiche del mare): Con Confindustria abbiamo sempre avuto un rapporto di collaborazione improntata al dialogo. Per questo invito il Presidente Cecchi a sedere in maniera permanente al tavolo degli esperti sul Piano del Mare.

Dobbiamo mettere insieme infrastrutture, finanze, turismo, sport, made in Italy, ambiente, pesca, attorno a un tavolo per trovare una sintesi. Il Piano del mare non è la soluzione dei problemi, ma è il primo concreto passo di un governo convinto che il mare debba essere tra i temi prioritari dell’agenda in questi cinque anni.

La Nautica rappresenta il biglietto da visita per tutte le Economia del Mare, ma sono necessari nuovi posti barca perché le coste italiane diventi polo d’attrazione nel Mediterraneo. Per questo dobbiamo lavorare in sinergia con le Regioni per creare nuovi porti turistici e ampliare quelli esistenti.

La sessione privata dell’Assemblea ha approvato il bilancio preventivo 2024 e riformato lo Statuto dell’Associazione adeguandolo all’impianto normativo del Sistema confindustriale e all’evoluzione dell’attività di rappresentanza dei Soci, anche attraverso un Consiglio di Presidenza più snello e incisivo. “Si tratta del primo strumento di presidio e di tutela di Confindustria Nautica, che costantemente adattiamo all’evolvere del contesto organizzativo interno e dell’impianto normativo di Sistema per accompagnare in senso dinamico il posizionamento e lo sviluppo della nostra Associazione” ha commentato il Direttore Generale, Marina Stella.

L’Assemblea dei Soci di Confindustria Nautica ha, inoltre, votato il rinnovo del Collegio dei Revisori dei Conti e dei Probiviri. Sono stati eletti nel Collegio dei Probiviri: Anton Francesco Albertoni – Presidente, Ferdinando Amerio, Francesca Lodigiani, Eugenio Massolo, Angelo Paone, Carlo Cameli. Il Collegio dei Revisori è invece così composto: Roberto Marrani, Franco Vernassa, Ivano Gasco – Revisori Effettivi; Revisori Supplenti: Enrico Martino e Riccardo Villa Gaggini.

Tra i risultati conseguiti da Confindustria Nautica nel 2023,sono stati ricordati i molti progetti di internazionalizzazione, messi in campo in collaborazione con il Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale e Agenzia ICE, la presentazione del settore alla Borsa a Milano, l’ampliamento delle attività dell’Ufficio Studi, per misurare costantemente il settore e fornire analisi e interpretazione dei dati a sostegno della crescita sostenibile ed efficiente del settore, l’istituzione del Comitato Sostenibilità e l’organizzazione, insieme ad IBI, di due edizioni del World Yachting Sustainability Forum, la ricollocazione del Salone Nautico Internazionale di Genova al centro dell’attenzione mediatica mondiale, sperimentando l’assoluta potenzialità del progetto Waterfront di Levante, il corso di formazione per gli Sportelli telematici del diportista, le pubblicazioni normative e fiscali.

Per quanto riguarda le iniziative normative, la Riforma dei Titoli professionali (MIT), l’istituzione per il 2024 di un fondo per la rottamazione dei motori e l’acquisto di propulsori elettrici, il rilascio in 7 giorni delle licenze di navigazione per le unità nuove, le norme a favore della circolazione dei natanti da diporto anche in acque territoriali estere (DDL MADE IN ITALY), la Circolare dell’Agenzia delle Entrate per l’applicazione del Credito del Mezzogiorno alle unità in locazione.