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GENOVA - Un vertice a palazzo San Giorgio di Genova iniziato alle 13.30 e finito intorno alle 16, a cui hanno partecipato il presidente del porto di Genova e Savona Paolo Emilio Signorini, il vice ministro dei Trasporti Edoardo Rixi, il sindaco di Genova Marco Bucci e Guido Barbazza, presidente del Municipio di Prà, oltre a diversi tecnici.  Al centro la nuova diga foranea di Genova e la questione delicata della costruzione dei cassoni, 96 quelli totali, in parte nella zona di Prà, dove oggi sorge la Nuovo Borgo Terminal, vicino al sesto modulo di Psa. I cittadini della zona manifestano da tempo la loro contrarietà perchè temono che i cantieri siano troppo invasivi.  Al momento solo il sito di Prà ha ottenuto le autorizzazioni necessarie, mentre mancano ancora quelle per le alternative che sono Piombino e Vado. 

“Un’opera importante per il Paese come la nuova diga foranea del porto di Genova ha la necessità di disporre di più siti in cui realizzare i cassoni necessari per la sua realizzazione. È impensabile concentrare tutta l’attività nel bacino portuale di Prà. In un prossimo incontro al ministero per l’Ambiente chiederemo procedure semplificate e autorizzazioni ambientali affinché la produzione dei cassoni possa avvenire anche nei siti di Piombino e Vado Ligure” ha commentato Edoardo Rixi.

Paolo Emilio Signorini: “Al momento è in corso la verifica sull’idoneità tecnica e ambientale dei tre siti che potrebbero ospitare gli impianti di costruzione dei cassoni per la nuova diga foranea: Piombino, Vado Ligure e Genova Pra’. Come emerso dall’incontro di oggi con il Viceministro Rixi, obiettivo comune è dare la priorità a quei siti che impattano meno sul contesto urbano circostante e prevedere delle compensazioni per i territori sui quali insisteranno i cantieri. Il tutto dovrà confluire in un accordo di programma con la regia congiunta del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti, Comune di Genova e Regione Liguria.”

 

“Il Municipio VII apprezza la ricezione da parte di Adsp, del Comune di Genova e del MIT della nostra mozione votata il 23/1 in merito alla valutazione di siti alternativi per la realizzazione del cantiere dei cassoni necessari alla costruzione della nuova diga di Sampierdarena - ha dichiarato Guido Barbazza, presidente del municipioLe informazioni di dettaglio che abbiamo ricevuto in occasione dell’incontro di oggi in Adsp tuttavia non sono risultate ancora convincenti. Ringrazio il Vice-Ministro Rixi per l’impulso dato alle valutazioni ambientali per siti alternativi. Il Municipio, nel frattempo, e in attesa di ulteriori sviluppi continua a chiedere il fermo di ogni attivita’ al sito del sesto modulo del Bacino Portuale di Pra’”.

 

SESTRI LEVANTE - Ninni Muzio ha i capelli bianchi e ben ricorda i vent’anni di battaglie portati avanti portate avanti negli anni '80 per riuscire ad ottenere l’installazione di barriere fonoassorbenti nel tratto di A12, al confine tra la gestione salta e autostrade, a Sestri Levante. “Insieme al parroco di allora abbiamo sudato, insieme ai residenti di Santa Margherita di Fossa Lupara, per raggiungere questo obiettivo e ora, o meglio tre anni fa, nel gennaio del 2020, in una notte hanno cancellato tutti i nostri sforzi“.

 

Il riferimento è ai primi giorni del 2020 quando, in poche ore, sono state rimosse da Autostrade le barriere, quasi tutte le barriere fonoassorbenti che erano presenti in Liguria, perchè, hanno scoperto incidentalmente gli inquirenti durante l'inchiesta sul crollo di ponte Morandi, erano state installate in maniera non corretta, rischiavano di cadere. Da allora, e sono trascorsi tre anni, migliaia di persone vivono con il rumore assordante dei mezzi sulle autostrade, vicino alle loro case: "Io e la mia famiglia ad esempio abbiamo un campeggio qui a Sestri Levante - spiega Muzio - e ci sono anche tante abitazioni. Speriamo che vengano reinstallate al più presto, abbiamo contattato l'avvocato che si sta occupando della questione per il comitato a Genova". 

 

I tempi paiono ancora lunghi, almeno nella tratta in questione, visto che è all'inizio della gestione Autostrade, prima c'è Salt dal lato della Spezia. 

In attesa della primavera, sono numerose le attività che si possono svolgere al Porto Antico di Genova. Entrando nell’area la prima tappa è sotto il tendone di Piazza delle Feste, che fino a domenica 2 aprile ospiterà la pista di pattinaggio su ghiaccio. Qui esperti e principianti, adulti e bambini, possono mettersi alla prova sui pattini. Ricco anche il calendario di animazioni e promozioni, previste ad esempio per Carnevale, con un appuntamento in maschera nel pomeriggio di domenica 19 febbraio, o per la Festa del Papà.

Poco oltre, in Piazzale Mandraccio, il Divertiscivolo dà la possibilità di vivere l’adrenalina di una discesa in slittino da soli o in coppia, per gustare la vera atmosfera di montagna direttamente a due passi dal mare. La struttura rimarrà aperta fino a fine febbraio.

Spingendosi poi in Calata Gadda, si può ammirare la città dall’alto con un giro sulla ruota panoramica. C’è tempo fino a fine marzo per salire in una delle suggestive cabine, e per i genovesi i mercoledì sono ancora più speciali: sconto del 50% sulle tariffe abituali.

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 CHIAVARI - Ci sono una manciata di km in autostrada tra Lavagna e Rapallo, sedi di due ospedali della Asl 4, ma percorrerli diventa un incubo, a causa dei cantieri, delle corsie uniche, degli scambi di carreggiata, dei frequenti incidenti, come racconta a Primocanale il vice presidente della Croce Rossa di Chiavari, Andrea Lamanna: "Noi, a turno con altre pubbliche assistenze, facciamo i trasporti sanitari dall’ospedale di Lavagna all’ospedale di Rapallo in caso di ricoveri dal pronto soccorso ai reparti di Rapallo, oppure accompagniamo i pazienti dimessi o nelle rsa o al loro domicilio.

Con i cantieri sulla A12 mediamente il nostro tragitto si allunga di un’ora, per fare un percorso in cui di solito, in condizioni normali, impiegheremmo 15 minuti massimo. A volte percorriamo l’Aurelia ma c’è da dire che quando c’è caos in autostrada anche l’Aurelia vede aumentare il traffico quindi cambia poco. E spesso ci sono incidenti. Per non parlare delle emergenze, soprattutto la notte, quando ad esempio dobbiamo portare al Gaslini i bambini che hanno problemi: con le chiusure notturne dobbiamo uscire, ad esempio tra Recco e Genova Nervi, e poi rientrare. Un disagio non da poco".

Insomma, un altro aspetto che tocca pesantemente, questa volta, la vita e la sicurezza di persone già fragili, cioè tutti coloro che hanno bisogno di un’ambulanza, per diverse ragioni.

SESTRI LEVANTE - "Via libera con un decreto regionale al tavolo tecnico per verificare le condizioni ambientali a proposito del progetto di ampliamento presentato da Fincantieri per lo stabilimento di Riva Trigoso, che prevede la realizzazione di nuovi pontili di varo e la conseguente messa in sicurezza di parte del fronte mare dello stabilimento.

Il tavolo tecnico sarà composto dal settore valutazione impatto ambientale e dal settore ecosistema costiero della Regione, dal comune di Sestri Levante, dalla città metropolitana di Genova e da Arpal". Ad annunciarlo è il consigliere regionale Claudio Muzio, capogruppo di Forza Italia e membro della Commissione Ambiente e Territorio. "Avevo chiesto pubblicamente l'istituzione di questo tavolo -ha spiegato Muzio - già a partire dalla fine dello scorso mese di luglio. Avevo inoltre sollevato la questione anche in Consiglio Regionale con una Interrogazione depositata il 26 ottobre e discussa l'8 novembre.

In quella sede l'assessore Giampedrone aveva espresso la volontà di procedere all'attivazione del tavolo, sottolineando che le condizioni messe nero su bianco dalle competenti strutture regionali rispetto al progetto presentato da Fincantieri, e contenute nel Decreto n. 6182, hanno carattere prescrittivo. Lo sviluppo dello stabilimento di Riva Trigoso di un'industria strategica quale Fincantieri è un fatto positivo, foriero anche di nuova occupazione per i giovani del comprensorio, che va contemperato con le esigenze espresse dal territorio per quanto concerne la conservazione degli arenili e della costa, il contenimento dell'erosione, la vivibilità e la viabilità nelle aree circostanti".