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GENOVA - Nella sede di Regione Liguria, in piazza De Ferrari, si sono incontrati il presidente Giovanni Toti e il ministro per gli Affari europei, per le Politiche di coesione e per il Pnrr Raffaele Fitto. Obiettivo: fare il punto sul dialogo già avviato sulla programmazione dei fondi europei. "È stato un colloquio proficuo, la Liguria sarà una delle prime Regioni a sottoscrivere con il governo il piano generale di utilizzo delle risorse della programmazione europea, che il ministero sta portando avanti in modo integrato - ha commentato il presidente ligure Giovanni Toti -. Credo che la nostra Regione possa avere un ampio beneficio dall’impostazione voluta dal ministero: apprezziamo, in particolare, l’idea di utilizzare i fondi Fsc come cofinanziamento della programmazione strutturale europea, liberando così spesa corrente delle Regioni, elemento indispensabile per dare flessibilità al nostro bilancio. Grazie al ministro che si è fatto carico di un gigantesco lavoro, anche di coordinamento tra le Regioni e anche tra le Regioni e il ministero, non sempre facilissimo".

Il ministro Fitto aiuterà le Regioni cofinanziando con l'Fsc la programmazione dei fondi strutturali europei, soprattutto il Pr Fesr, che avrà il compito di liberare risorse dai bilanci, con un reale aumento della capacità di spesa in una formula definita "flessibile". "Si tratta di una potente iniezione nei bilanci delle Regioni: per la Liguria, nella programmazione totale, si tratta di molte decine di milioni di euro".

"Il lavoro portato avanti con Regione Liguria è assolutamente costruttivo - ha dichiarato il ministro per gli Affari europei Raffaele Fitto -. È stato un incontro utile per prendere atto di alcuni aspetti. Abbiamo istituito dei gruppi di lavoro con le singole Regioni per fare un monitoraggio dell’utilizzo delle risorse sugli anni 2014/2020, che per la Liguria è risultato assolutamente positivo, e abbiamo stabilito un modello di lavoro per poter giungere alla definizione dei finanziamenti per il periodo 2021/2027, facendo una sorta di raccordo tra le risorse del Pnrr e quelle derivanti dal Fondo di Sviluppo e Coesione, per avere una visione d'insieme. Con Regione Liguria il lavoro è già in fase avanzata e questo ci consente di procedere bene e in maniera veloce rispetto agli obiettivi futuri".

"Per quanto riguarda i fondi del Pnrr la Regione ha consegnato al ministro i progetti pronti a partire. "Tutto quello che sarà possibile spostare sul Pnrr, coerentemente con le tempistiche e con gli altri progetti, quando saranno chiuse le verifiche e le trattative europee, si aprirà. Penso che, con il mese di luglio di lavoro, prima della pausa di Ferragosto potremo avere un quadro chiaro di spesa, che consenta poi – ha concluso Toti - di programmare i prossimi cinque anni in modo proficuo".

 

GENOVA - Acque agitate in Forza Italia dove è partito ufficialmente il dopo Berlusconi e dove le fazioni interne al partito iniziano ad alzare scudi e barricate. Da una parte i fedelissimi di Antonio Tajani, dall'altra il fronte Ronzulli-Cattaneo, in mezzo la compagna di Berlusconi, Marta Fascina, che dovrebbe avere un ruolo centrale nel futuro di FI.

Alla finestra i partiti di centro e centrodestra, a partire dal leader di Italia Viva Matteo Renzi, fino ad arrivare al presidente di Regione Liguria Giovanni Toti. Nessuno si è detto pronto a prendere l'eredità di Berlusconi, perché certamente si tratta di un'eredità ingombrante, altresì nessuno ha negato di voler vedere che cosa accadrà da qui ai prossimi mesi. Perché si sa, nella politica nulla è fermo, ma tutto scorre. E lo sapeva bene Eraclito, con il suo Panta Rei. 

Il presidente ligure Giovanni Toti ha ribadito a Primocanale di non aver sentito gli esponenti di Forza Italia, ma di aver scambiato alcune considerazioni solo nel giorno "triste" dei funerali. "Ho parlato un paio di volte con Piersilvio, ma ci siamo confrontati su situazioni generali, più umane che politiche" ha spiegato l'ex delfino del cavaliere. Esiste poi il tema, centrale, che è quello dell'eredità che Silvio Berlusconi ha lasciato, che per Toti è qualcosa di molto più ampio di Forza Italia, "qualcosa che riguarda una classe politica intera che poi si è sparpagliata in giro".

In politica si sente parlare spesso di transfughi, coloro che passano da uno schieramento all'altro, da un partito a un altro. Così è stato negli anni, con esponenti di Forza Italia che hanno deciso di entrare in Fratelli d'Italia, nella Lega, nelle liste dei sindaci. E poi c'è chi, come Giovanni Toti, decise di uscire dagli azzurri e di fondare il suo movimento, tra il civico e il politico, che in Liguria ha fatto scuola. 

"L'eredità è molto ampia, per questo io sono aperto a ragionare con tutti e non credo che la mia politica sia cambiata da quando frequentavo Berlusconi - ha aggiunto il presidente Toti -. Se qualcuno vorrà cominciare a invertire una tendenza che ha visto disgregarsi una classe dirigente per provare a metterla insieme e fare qualcosa, credo che sarebbe un buon modo per utilizzare anche l'emotività e l'eredità che la morte di Silvio Berlusconi ha provocato, se qualcuno invece pensa di fare strade diverse io gli auguro buona fortuna".

 

 

 

GENOVA - È stato rinviato di una settimana il voto della commissione Territorio e Ambiente del Consiglio regionale della Liguria sul nuovo regolamento regionale dei 'Piani di bacino per le aree inondabili', che amplia la possibilità di realizzare nuove costruzioni nelle aree inondabili liguri a "minor pericolosità" rispettando determinate condizioni.

La commissione odierna avrebbe dovuto esprimere il parere definitivo, ma le opposizioni hanno chiesto 'tempo' per approfondimenti in particolare sulla possibilità di nuove costruzione nelle aree di rischio 'P2' e 'P3' e l'assessore regionale alla Difesa del Suolo, Ambiente e Tutela del territorio Giacomo Giampedrone ha espresso il benestare della Giunta Toti.

L'associazione 'Genova che osa' attraverso la campagna 'No a nuove costruzioni nelle aree inondabili della Liguria ha coinvolto 10 mila persone nell'invio di email ai consiglieri regionali, in particolare quelli della maggioranza di centrodestra, per convincerli a non approvare il regolamento in commissione.

GENOVA - La giunta regionale ha approvato con una delibera l’esenzione dal pagamento del ‘bollo’ per i veicoli di gruppi comunali, del volontariato, protezione civile e dell’antincendio boschivo iscritti al sistema ZeroGis. "Via libera dunque a ciò che avevo proposto con un Ordine del giorno approvato all'unanimità in consiglio regionale durante l’ultima sessione di bilancio. Si partirà in via sperimentale per l’anno 2023, per monitorare l’efficacia del provvedimento, per poi andare a regime dal 2024 in poi - spiega in una nota il capogruppo della Lega in Regione Liguria Stefano Mai -. Un aiuto concreto per sgravare chi opera sul nostro territorio svolgendo un lavoro importante, perché con il denaro risparmiato, i gruppi di volontariato, potranno acquistare dispositivi di protezione individuale e attrezzature utili per rafforzare il nostro straordinario sistema di volontariato. Ricordo che il nostro servizio di Antincendio boschivo e di Protezione civile è tra i più efficienti a livello nazionale".

 

GENOVA - Nuova nomina per il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti che ricoprirà la carica di commissario straordinario di governo "per la realizzazione del rigassificatore", che verrà collocato nel mar Ligure e che servirà le regioni del Nord Ovest (Liguria, Piemonte e Lombardia). Nel documento, firmato dal sottosegretario Alfredo Mantovano, si legge che si occuperà "dell'esercizio, anche a seguito di ricollocazione, delle opere e delle infrastrutture finalizzate all'incremento della capacità di rigassificazione nazionale mediante unità galleggianti di stoccaggio e rigassificazione da allacciare alla rete di trasporto esistente in Liguria".

Si tratterà di un impianto galleggiante, che avrà la struttura di una nave, che non sarà distante dalla costa.

"Il tema dell’energia è di grande rilevanza per lo sviluppo della nostra economia e per la vita quotidiana di imprese e famiglie. Già da tempo avevo dato disponibilità a contribuire allo sforzo per l’indipendenza energetica del Paese - spiega il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti -. Abbiamo di fronte a noi un lungo e congruo periodo di tempo per stabilire la collocazione più idonea e le contropartite per i territori che saranno interessati e per la regione tutta".