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GENOVA - Il futuro viabilistico e sostenibile passa dal mare: questo il tema di confronto e di dibattito emerso nel convegno “Viamare” organizzato dalla città metropolitana di Genova. Si tratta di un progetto innovativo di navigazione costiera, sia a livello locale che sulla lunga distanza, in coerenza con gli indirizzi strategici del Piano della Mobilità sostenibile (Pums). L'obiettivo è quello di potenziare l'offerta del trasporto pubblico, rafforzando l'intermodalità con i servizi di terra dedicati alla mobilità; costruire le ipotesi di servizio segmentate sui diversi ambiti territoriali, in grado di intercettare la domanda di mobilità sia giornaliera che turistica; alleggerire e decongestionare il traffico veicolare privato, in particolare nelle fasi di "cantierizzazione" delle grandi opere infrastrutturali e valutare le ricadute socio-economiche e ambientali del nuovo servizio, anche in termini di riduzione di emissioni inquinanti in atmosfera.

Il tema del mare è al centro dell'agenda di governo, dopo essere nato già nel 2022 con l'impegno delle autorità locali, come spiegato dal viceministro alle Infrastrutture e ai Trasporti Edoardo Rixi, che ricorda la ripartenza del progetto del Marebus che collega Pegli al centro di Genova. "Per rendere questo servizio strutturale rispetto alla mobilità in Liguria, si deve lavorare per farlo diventare un servizio che possa servire sia al Tpl con la tratta Pra'-Nervi che con quella extraurbana, che collega il porto di Savona a quello di Genova e il Tigullio all'aeroporto e al porto di Genova - spiega il viceministro Edoardo Rixi -. Questo significa cambiare il concetto di mobilità in Liguria, tornando ad avere una mobilità marittima che il Paese ha abbandonato"

Questo progetto, su cui il governo di Giorgia Meloni è intenzionato a investire, si ispira ai modelli del Nord Europa, sia sul mare del Nord che sul Mar Baltico. "Se noi lo utilizziamo e lo sperimentiamo qui in Liguria, questo modello può influenzare tutta la viabilità italiana - prosegue il viceministro Rixi -. L'attenzione al mare è importante sia sul tema delle emissioni sia sulla qualità delle imbarcazioni che consumino poco carburante, senza tante emissioni e con il focus sul comfort per i passeggeri, agendo anche sulle condizioni meteo marine". E allora il modello Genova, quello conosciuto con la tragedia del crollo di ponte Morandi, potrebbe riprodursi, in termini marittimi però. "Genova è al centro dello sviluppo del mare e al centro del Mediterraneo, per una profonda trasformazione - prosegue Edoardo Rixi -. Noi siamo attenti alle sperimentazioni e ai lanci strutturali, e lo faremo con il nostro contributo attraverso finanziamenti ad hoc. Le risorse sono la prima fase ma noi vogliamo cambiare il paradigma della mobilità e del trasporto in Liguria". Insomma, il futuro viabilistico può ripartire dal mare e dalla Liguria. 

Non solo il trasporto via mare, durante il convegno il viceministro Rixi ha ribadito anche l'importanza di quello su ferro. "Il governo vuole rendere strutturale il ferrobonus almeno per un quinquennio, la Commissione Europea finalmente ci ha dato l'autorizzazione per poterlo fare, stiamo aspettando la risposta del Mef. Si tratta di un'operazione che consentirà nel corso dei prossimi anni di togliere qualche milione di automezzi pesanti dalle autostrade italiane nel momento in cui è necessario fare molti lavori su una rete stradale con il 75% delle opere che risalgono agli anni Settanta" ha spiegato il viceministro del Mit Edoardo Rixi. Gli incentivi per il ferrobus hanno lo scopo di spostare il traffico delle merci dalla rete stradale a quella ferroviaria attraverso una misura che favorisca l'uso del trasporto su rotaie e verso nodi logistici e interporti italiani.

 

 

GENOVA - "La Gronda è la priorità. Stiamo lavorando giorno e notte per farla partire, certo non è facile perché il progetto è datato e va aggiornato su tanti fronti".Il ministro alle Infrastrutture Matteo Salvini, ospite ad Arenzano della festa provinciale della Lega, fa il punto sul progetto indicando alcune criticità.

"Non è una questione di costi ma di autorizzazioni, è un progetto datato che si trascina da tempo immemore e che quindi va aggiornato. Stiamo anche studiando una collaborazione con l’Università per avere un’infrastruttura all’avanguardia. Di sicuro vi dico che voglio assolutamente farla, l’ho messa in cima alle priorità. La Liguria oggi è un modello - continua Salvini -, è protagonista di una rivoluzione industriale incredibile, i lavori della nuova diga, l'Alta Velocità, il Waterfront, la logistica e il retroporto".

"Questa terra è davvero all'avanguardia e lo sarà sempre di più negli anni futuri con la speranza che diminuiscano sempre di più le ore di coda che ogni giorno liguri, lavoratori e turisti sono costretti a subire e la Gronda servirà proprio a questo. In Liguria poi avete la fortuna di avere Edoardo Rixi che per questa regione ha un'attenzione particolare".

 

SESTRI LEVANTE - È un Diego Pistacchi a tuttotondo quello che in questi primi mesi di opposizione a Sestri Levante ha attaccato la giunta di Francesco Solinas, civico di centrodestra che da "outsider" ha vinto le Comunali 2023. Sul banco degli imputati, quest'oggi, la Tari, con i suoi costi previsti in aumento sia per quest'anno che per il prossimo. "Tra pochi giorni i cittadini di Sestri Levante si troveranno a pagare il 16% in più sulla bolletta Tari - ha spiegato il consigliere comunale del centrodestra Diego Pistacchi -. Colpa della vecchia amministrazione ha ripetuto ieri sera in consiglio la maggioranza, ma è bastato poco per far ammettere al sindaco e ai suoi la cosa più grave: l'anno prossimo la Tari aumenterà anche di più, si parla forse di un ulteriore 20% se non oltre, con l'obiettivo esplicitamente dichiarato di colpire duramente le categorie economiche. E a questo punto le scuse saranno finite" ha aggiunto Pistacchi.

Diego Pistacchi e Marco Conti, rispettivamente capigruppo di Fratelli d'Italia e Sestriamo/Forza Italia criticano l'amministrazione Solinas per la mancata onestà e trasparenza, accusandoli di essere già consapevoli della crescita in bolletta della Tari. "Lo sapevano già quando hanno ingannato i cittadini promettendo lo sconto del 10% della Tari. Raccontavano ai cittadini di diminuire le tasse, sapendo che le avrebbero invece aumentate. Purtroppo una politica di serietà e onestà intellettuale, rappresentata da una nostra campagna elettorale senza proclami falsi e con impegni aderenti alla realtà, è stata sopraffatta dalla vecchia scuola di chi le spara più grosse e i cittadini sono stati fregati da chi era già consapevole di fare il contrario di ciò che prometteva" dichiarano all'unisono Pistacchi e Conti.

Arriva poi la stoccata a "una politica che guarda a sinistra" nei confronti del primo cittadino sestrino. "La maggioranza ha accolto e votato un emendamento della sinistra per continuare sulla falsariga delle precedenti amministrazioni nei confronti della violenza e delle risse, sminuendo, esattamente come accadeva prima, il problema, respingendo la nostra proposta di chiedere il prestito degli agenti di polizia locale specializzati del nucleo Centro Storico di Genova e preferendo sviare la questione su educazione e problematiche sociali. Ma soprattutto ha confermato, in particolare con le parole esplicite del consigliere Claudio Muzio, di voler andare a rivedere il sistema tariffario della Tari per applicare aumenti ancora più consistenti alle attività economiche, oltre che ovviamente anche alle famiglie. Cioè, quell'aumento del 20% o più che sarà la Tassa Solinas-Muzio peserà in misura ancora maggiore su chi rappresenta il tessuto economico della città e garantisce occupazione e ricchezza - attaccano i capigruppo Pistacchi e Conti -. Questa, più di qualunque altro discorso, è la riprova dell'esatta natura di questa amministrazione. Raccontare balle ai cittadini, aumentare le tasse e farlo per di più a carico delle categorie economiche è l'esatto contrario di una politica di buongoverno di centrodestra. Questa maggioranza è tutt'altro e purtroppo i sestresi lo hanno scoperto tardi, pagando un conto salato" attaccato i due capigruppo di FdI e Sestriamo/Forza Italia.

SESTRI LEVANTE - Botta e risposta al veleno a Sestri Levante, tra la minoranza di centrodestra e la maggioranza della giunta di Francesco Solinas. "Mi appunto come una medaglia al petto il comunicato stampa sulla Tari dei consiglieri comunali Diego Pistacchi e Marco Conti, fulgido esempio di demagogia e bassa propaganda che distorce le dichiarazioni altrui per cercare di portare almeno una goccia d’acqua al proprio arido mulino - risponde piccato il consigliere comunale di Sestri per tutti Claudio Muzio, anche consigliere regionale di Forza Italia -. Per aver semplicemente detto, nel corso del consiglio comunale di ieri sera, che la Tari dev’essere pagata da cittadini e attività commerciali sulla base di quanti rifiuti si producono effettivamente, oggi mi ritrovo etichettato come un accanito tassatore che vuole bastonare le categorie economiche, e in particolare, aggiungo io, quella dei balneari. Oltre a ciò, secondo Pistacchi e Conti la nostra amministrazione racconterebbe balle ai cittadini, sarebbe affine all’amministrazione uscente e altre simili amenità. Da queste dichiarazioni e da questo modo di fare dei due consiglieri mi risulta ancora più chiaro perché i cittadini, con il voto dello scorso maggio, hanno deciso di collocarli senza appello all’opposizione".

In difesa del sindaco Solinas quindi Claudio Muzio, ma non è mancata la replica del primo cittadino di Sestri Levante. "Come già comunicato a più riprese ai cittadini nel corso della campagna elettorale, la precedente Amministrazione comunale guidata da Valentina Ghio ha deliberato e lasciato in eredità alla nostra Giunta e ai contribuenti di Sestri Levante un aumento sulla tassa sui rifiuti pari al 16%. La precedente Amministrazione aveva inoltre scelto di non inviare ai cittadini le cartelle Tari per il pagamento di aprile ma, a dispetto della consuetudine, rimandare la presentazione dell’aumento a dopo le elezioni. Questa strategia, che probabilmente aveva un fine meramente elettorale, oggi rischia di mettere in grave difficoltà il Comune di Sestri Levante, in quanto lo potrebbe costringere a far ricorso all’anticipazione di cassa per provvedere al sostegno delle spese di amministrazione. Tutto questo in una quadro economico ereditato che di certo non è ottimale". È quanto dichiara il sindaco di Sestri Levante Francesco Solinas. "Inoltre va aggiunto – prosegue - che la nostra amministrazione in collaborazione con gli uffici, esaminando attentamente la composizione della Tari, nei giorni scorsi ha rilevato un errore materiale nel software di calcolo delle tariffe, ammesso dalla stessa società che lo gestisce. Questo errore, in caso di mancato intervento, avrebbe potuto causare un ammanco di oltre 105 mila euro e provocare, oltre che un danno per le finanze comunali, anche un mancato rispetto delle disposizioni di legge sull’intera copertura dei costi della raccolta e smaltimento dei rifiuti tramite la Tari".

 

 

 

Forza Italia ha iniziato ufficialmente una nuova era, nel nome di Silvio Berlusconi ma sotto la gestione di Antonio Tajani, eletto segretario nazionale. A Primocanale l'esponente genovese Mario Mascia ha parlato di apertura totale nei confronti di Giovanni Toti, (LEGGI QUI) mentre il coordinatore regionale Carlo Bagnasco, sempre a Primocanale (LEGGI QUI), ha fatto capire che i tempi non sono ancora maturi per certe decisioni.

Ma cosa ne pensa il diretto intessato? "Penso  oggi quello che ho sempre pensato e cioè che ci sia più Forza Italia fuori dal partito che non dentro. Mi riferisco alla Regione Liguria quasi tutti i volti storici la storia di quel partito da Sandro Biasotti a me stesso solo per dire i due precedenti governatori, alla famiglia Scajola che per quel partito qualcosa ha rappresentato e potrei andare avanti a lungo e che oggi sono fuori. Penso che la diaspora che negli ultimi anni ha contraddistinto il mondo dei moderati non abbia aiutato la nostra, diciamo anima politica, a pesare nella politica italiana. Oggi Forza Italia è nelle condizioni di poter avviare un percorso in cui tanti si ritrovino. La prima cosa da chiedere sarà alla loro classe dirigente se quel marchio sia una cosa loro da gestire, come dire meno stiamo meglio stiamo o viceversa, oppure se si apre un percorso reale di condivisione, di dibattito, di apertura ad altre personalità, vedremo. E' un pezzo importante di quella parte politica ma non è tutta e quindi credo che il ragionamento prima lo dovranno fare al loro interno. Forza Italia si deve mettere in discussione: se diventare un pezzo di un mosaico della costruzione di un nuovo grande schieramento moderato che riprenda tutti coloro che nel corso di questo decennio hanno trovato strade separate oppure resta così si dice appannaggio dei pochi dirigenti rimasti che la useranno per quello che legittimamente riterranno giusto".

E poi ancora: "Certamente con Forza Italia condividiamo i valori e la storia - spiega Toti - anche se non abbiamo condiviso negli ultimi tempi molti tratti della vita politica di questo Paese. Oggi sono loro in un momento di riflessione, noi quel momento lo guardiamo con grande attenzione". 

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