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SPEZIA - In tema di accoglienza migranti la Lega di Santo Stefano Magra frena, esponendo le proprie perplessità di fronte alla decisione della giunta della sindaca Paola Sisti, lista civica di centro-sinistra Santo Stefano bene comune, di far nascere un centro di accoglienza nell'istituto Maria Ausiliatrice. Il tema, più in generale, è al centro dell'attenzione della politica nazionale, con il Partito democratico che proprio nelle scorse ore ha accusato il governo Meloni di non saper gestire gli sbarchi.

Ad attaccare la premier, che insieme alla Lega di Salvini ha fatto della lotta all'immigrazione il suo cavallo di battaglia, il presidente dem e dell'Emilia Romagna Stefano Bonaccini. "Con la destra gli arrivi si sono quadruplicati, altro che saper gestire la situazione e 'la pacchia è finita' ". Gli ultimi dati, che mettono a confronto fino alla primavera il 2023 con il 2022, parlano di 20 mila arrivi, contro gli oltre 6 mila dell'anno scorso

Le perplessità dei consiglieri di Santo Stefano Magra nascono dalla collocazione all'interno dell'istituto Maria Ausiliatrice. "Ci poniamo molte domande, a tutela di tutti, residenti e migranti. Vorremo rassicurazioni in merito all'effettiva idoneità della struttura a essere destinata a residenza, pensiamo in particolare alla conformità o meno degli impianti e in merito al rispetto di tutte le norme sanitarie previste per chi arriva da altri Paesi" si legge nella nota dei consiglieri Eleonora Aiesi e Silvio Ratti

Tra i dubbi esposti quelli relativi alla vicinanza con la scuola di infanzia, così come accaduto in passato a Genova, quando vicino a un asilo nido e alla materna, all'ex ostello della Gioventù al Righi, la convivenza con un centro di accoglienza per minori non accompagnati era diventata ingestibile. In quell'occasione il Comune, dopo la rivolta di genitori e famiglie, decise di spostare in un'altra sede i giovani migranti. Situazioni che spesso richiedono la supervisione e la presenza fissa e costante di educatori sociali e assistenti, chiamati a gestire realtà che partono spesso da storie di vita complicate e poco aderenti con le condizioni iniziali di accoglienza. 

Gli interrogativi esposti dai consiglieri leghisti riguardano un altro tema che spesso è al centro del dibattito, quello legato al numero di migranti ospitati. Spesso, come si può ben immaginare, le gestioni più positive sono quelle con un numero ridotto di persone al proprio interno, che consentano non solo il mantenimento ma anche un percorso vero e proprio di inserimento nella società. Nel frattempo a Santo Stefano Magra il clima è surriscaldato e proseguono i botta e risposta tra la giunta e la minoranza.

 

 

 

Parlamentari, nazionali ed europei, esponenti della Lega si sono dati appuntamento a Sarzana, in località Area Verde, per la festa del partito che si svolgerà questo weekend, 19 e 20 agosto. 

Nel programma è annunciata, per la giornata di sabato, la presenza della senatrice Erika Stefani, capogruppo della Lega alla commissione giustizia, per parlare della riforma del settore; a seguire interverrà il senatore Massimiliano Romeo, capogruppo della Lega a Palazzo Madama, per aggiornare i militanti sull'attività del partito in questo ramo del parlamento. 

L'Europa, con particolare riferimento alle elezioni in programma nel giugno del prossimo anno, sarà invece protagonista della prima parte della seconda giornata di incontri: sul palco saliranno gli euro deputati Marco Campomenosi e Susanna Ceccardi. A seguire focus sulla riforma del fisco italiano, alla presenza del senatore Massimo Garavaglia, presidente della commissione finanze e tesoro del Senato. 

Entrambe le serate si concluderanno con i consueti stand gastronomici e uno spettacolo musicale. 

SANTO STEFANO MAGRA -  C'è apprensione per l'Istituto Maria Ausiliatrice di Santo Stefano Magra che, dopo l'approvazione in consiglio, verrà adibito a centro di accoglienza per migranti.

I Consiglieri comunali della Lega a Santo Stefano Magra Eleonora Aiesi e Silvio Ratti hanno presentato infatti un'interrogazione urgente a seguito della delibera.

"Noi siamo sempre stati favorevoli ad accogliere bambini, donne e anziani – puntualizzano i Consiglieri – ma all'amministrazione chiediamo trasparenza ed alcuni chiarimenti. Innanzitutto chiediamo al sindaco Paola Sisti e all'Assessore competente se, per accogliere i migranti, siano state valutate altre possibilità alternative all'edificio in questione. Stando poi alla situazione attuale e alla volontà dell'amministrazione di adibire a centro di accoglienza proprio quella struttura, che molto rappresenta per tanti santostefanesi che lì sono cresciuti, ci poniamo molti interrogativi, a tutela di tutti, residenti e migranti. Vorremo pertanto rassicurazioni in merito all'effettiva idoneità della struttura ad essere destinata a residenza, pensiamo in particolare alla conformità o meno degli impianti, e in merito al rispetto di tutte le norme sanitarie previste per chi arriva da altri Paesi".
 
I dubbi, però, non finiscono qui. Proseguono i consiglieri: "L'amministrazione ha pensato a come fare convivere il centro di accoglienza con la scuola dell'infanzia attigua? Sono stati informati i genitori dei bambini che frequentano quel complesso? È stato interpellato il Provveditorato per l'approvazione di questa “convivenza” di adulti e bambini in questi spazi?"

Infine gli interrogativi sui numeri: "Quanti migranti saranno ospitati – chiede la Lega – e per quanto tempo, visto che il contratto di comodato d'uso parla di cinque mesi rinnovabili?".

"Queste risposte – concludono Aiesi e Ratti - l’amministrazione le deve a noi e alla cittadinanza che si è trovata di fronte ad una scelta compiuta. Il sindaco non può aspettarsi che la minoranza si limiti a prendere atto delle scelte di questa giunta, senza provare a sostenere le proprie posizioni. Il comunicato del sindaco Paola Sisti è inaccettabile nei toni e nei concetti espressi, non si può pensare di trattare la minoranza, che rappresenta una parte importante della cittadinanza, con toni e frasi offensive. Non si può chiedere correttezza e impegno e non darlo, non si può chiedere di essere costruttivi sempre e comunque e non dimostrarsi minimamente aperti al confronto, sapendo di fare scelte impopolari".

Dopo aver partecipato agli appuntamenti istituzionali in occasione del triste anniversario della caduta del ponte Morandi, il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti ha incontrato nel suo ufficio il sindaco di Genova Marco Bucci e il viceministro alle Infrastrutture Edoardo Rixi.

Prima di partire per qualche giorno di vacanza, i tre hanno voluto confrontarsi su tanti temi "caldi" in questo periodo e che diventeranno "caldissimi" in autunno. Tra questi il futuro del porto di Genova dopo la nomina di Paolo Emilio Signorini al ruolo di amministratore delegato di Iren che porterà al commissariamento degli scali di Genova e Savona di cui era presidente dal dicembre 2016.  Signorini è anche commissario per i lavori della nuova diga e quindi sarà necessario individuare anche per questo ruolo una nuova figura.

Dopo l'incontro con Rixi, Toti si è poi spostato in un bar del centro insieme a Bucci e all'assessore alle Infrastrutture, Ciclo delle Acque e dei Rifiuti di Regione Liguria Giacomo Giampedrone. Al centro dei colloqui questa volta il tema dei rifiuti dopo la recente nomina di Monica Giuliano al vertice della neonata agenzia regionale. "Il consiglio regionale ha approvato qualche mese fa che prevede la chiusura del ciclo all'interno dei nostri confini, la raccolta differenziata i biodigestori, spero partano presto i lavori di Saliceto a Spezia che è fondamentale per chiudere il ciclo. Stiamo valutando quale tipologia di impianto sia più adatto per la nostra necessità: Waste to Chemicals, che trasforma rifiuti in energia e metanolo, oppure un termovalorizzatore più tradizionale che affianchi quelli di Iren di Torino di Piacenza" aveva detto qualche giorno fa lo stesso Toti a Primocanale. (CLICCA QUI)

GENOVA - Nella giornata della commemorazione del crollo di ponte Morandi (14 agosto 2018, 43 vittime ndr) presente anche il vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini, che ha annunciato di tornare l'anno prossimo con un disegno di legge che riconosca anche i cittadini vittime non di una calamità ma dell'incuria e del mancato lavoro svolto. 

"Noi piangiamo 43 vittime non della sfortuna, non del caso o del cambiamento climatico, ma della avidità dell'uomo e spero che qualcuno paghi il conto - ha dichiarato il ministro del Mit Matteo Salvini -. Questo ponte è rinascita, ha dimostrato unità ed efficienza. Conto di tornare l'anno prossimo con un disegno legge che equipari i cittadini vittime dell'incuria alle vittime del terrorismo. Ci sono stati miliardi di profitto, da investire in manutenzione ma non è stato fatto. Non anticipo sentenze, ma voglio tornare l'anno prossimo con disegno legge che equipara queste vittime a quelle terrorismo".