Cultura e spettacolo

In arrivo un premio di 500mila euro da investire in iniziative per lo sviluppo della lettura. Biblioteche aperte, un'edizione speciale dei Rolli, i 200 anni della Biblioteca Berio, coinvolgimento di editori sul territorio e scrittori emergenti
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GENOVA - Una notizia per alcuni inaspettata, per altri la conferma dell'ottimo lavoro svolto da Palazzo Ducale e dalla rete che negli anni si è consolidata attorno a questa realtà: Genova nel 2023 sarà capitale italiana del libro, grazie ad un progetto ampio e capillare che ha convinto il Ministero della cultura. A convincere la giuria e il ministro Gennaro Sangiuliano è stata proprio la proposta di un Palazzo aperto 365 giorni all'anno, con centinaia di eventi, migliaia di visitatori e tante manifestazioni collaterali che potranno arricchire per tutto il 2023 questo riconoscimento. Dal Festival della Scienza al Festival di Limes, passando per la Storia in Piazza e tutte le fiere del libro, durante l'anno la città vedrà ancora più iniziative in tal senso. 

"Già davanti al Munizioniere abbiamo uno spazio dove si possono scambiare libri, penseremo ad altre iniziative che possano arricchire i lettori genovesi e non"

A commentare la bella notizia è il presidente di Palazzo Ducale Beppe Costa, in una Piazza De Ferrari che si è illuminata ad hoc per l'annuncio. "Genova a Parole Spiegate", così Serena Bertolucci, direttore di Palazzo Ducale, e Giacomo Montanari, curatore scientifico dei Rolli days, hanno intitolato il progetto nel dossier presentato a quattro mani che è stato premiato a Roma. 

Il traguardo corona "l'impegno di tutte le istituzioni, tra cui Comune di Genova e Regione Liguria", sottolinea il governatore di Regione Liguria Giovanni Toti, nonché assessore alla cultura. "La cultura per noi è e deve essere sempre più un volano che attragga visitatori e occasioni di crescita per il territorio". 

"La Liguria chiama arte e cultura, dalla musica dei nostri grandi cantautori al premio Nobel Eugenio Montale, c'è l'imbarazzo della scelta. Citiamo 'Ossi di seppia', ma potremmo scegliere tante altre opere in cui la regione è protagonista"

Ed è proprio a quel premio Nobel che bisogna ritornare. Ilaria Cavo, già assessore alla cultura e oggi vicepresidente della commissione attività produttive alla Camera dei deputati, infatti, ha voluto lanciare una sfida per quello che sarà un programma fitto di eventi, sostenuti anche da un premio di 500mila euro da investire in iniziative per lo sviluppo della lettura. Biblioteche aperte, un'edizione speciale dei Rolli, i 200 anni della Biblioteca Berio, coinvolgimento di editori sul territorio, ma anche più occasioni per gli scrittori emergenti. Secondo la deputata di Noi Moderati, però, si può arrivare in alto.

"Ripartendo dalla nostra storia e da quel Nobel a Montale, l'obbiettivo deve essere per avere grandi nomi e magari proprio un Nobel della letteratura da portare qui a Genova"

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