
C'è anche Genova tra le quattordici città candidate al ruolo di Capitale italiana del libro 2023. Le altre località in lizza sono Ariano Irpino (Avellino), Caltanissetta, Catania, Firenze, Grottaferrata (Roma), Lugo (Ravenna), Nardò (Lecce), Nola (Napoli), Pontremoli (Massa-Carrara), San Quirico d'Orcia (Siena), San Salvo (Chieti), Terni e Trapani.
A decidere sarà una giuria, appena nominata dal ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, presieduta dallo storico Francesco Perfetti e composta da Gerardo Casale (storico dell'arte, direttore artistico dell'Enciclopedia Treccani), Pietro de Leo (giornalista), Giuseppe Luigi Parlato (ordinario di Storia contemporanea all'Università Studi Internazionali di Roma e presidente della Fondazione "Ugo Spirito e Renzo De Felice") e Michela Zin (direttrice della fondazione "Pordenonelegge").
Scherzosamente si può dire che a favore di Genova potrebbero giocare i trascorsi accademici del presidente Perfetti, che è stato docente dell'università di Genova per dieci anni dal 1983 al 1993, di cui gli ultimi due da preside, alla facoltà di Magistero, titolare dei corsi di Storia contemporanea, Storia moderna e Storia economica e sociale dell'età contemporanea. Ma si tratta di uno studioso di assoluto prestigio e serietà, quindi un "arbitro" del tutto imparziale.
La città scelta come "capitale italiana 2023 del libro" potrà fruire dell'assegnazione di risorse fino a mezzo milione di euro per progetti, iniziative e attività finalizzate alla promozione della lettura. La commissione opererà presso la Direzione generale Biblioteche e diritto d'autore del MiC senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica, e sarà assistita da un'apposita Segreteria tecnica. Dopo l'insediamento sarà dato avvio alle procedure di selezione.
Il conferimento del titolo, di durata annuale, è stato istituito con Legge 13 febbraio 2020 n. 15 e le risorse della direzione ministeriale sono erogate, da bando, tramite il Centro per il Libro e la Lettura (Cepell).
La prima "Capitale italiana del libro" è stata Chiari (Bs), nel 2020, alla quale il riconoscimento è stato attribuito per legge dal Consiglio dei Ministri per le attività di promozione della lettura quale strumento per sostenere la comunità attraverso i canali social dell'amministrazione comunale durante il lockdown. Nel 2021 Vibo Valentia, quest'anno Ivrea.
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