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GENOVA - La procura ha aperto un fascicolo per crollo colposo per i 50 metri di cavi elettrici crollati nella galleria Monte Sperone nella giornata di ieri che hanno ferito tre artigiani a bordo di un furgoncino, di cui hanno distrutto il parabrezza.

Il tratto tra Genova Est e l'allacciamento con la A7 della A12 è stato riaperto questa mattina all'alba. La procura ha aperto un fascicolo per crollo colposo.

Una tragedia sfiorata su cui ora stanno lavorando gli investigatori della sezione giudiziaria della sottosezione della Stradale di Sampierdarena e che ha visto la galleria sequestrata e, di conseguenza, chiusa, oltre che per un fattore legato alla sicurezza. Autostrade per l'Italia fa sapere che "la riapertura del tratto in direzione Genova è stata possibile grazie all’attivazione di una corsia in deviazione sulla carreggiata opposta e pertanto lungo il tratto al momento il traffico transita su una corsia per senso di marcia".

La procura vuole capire se i cavi si siano staccati per un problema alla volta o semplicemente per una loro scorretta installazione. Nelle prossime ore gli investigatori acquisiranno la documentazione relativa ai lavori. Il pm Eugenia Menichetti e il procuratore aggiunto Francesco Pinto aspettano la relazione del consulente della procura Marco Sartini e dei tecnici per capire se disporre una consulenza e poi il dissequestro.

GLI AGGIORNAMENTI DEL TRAFFICO 

Una giornata di lunghe code e caos sulla A12, soprattutto intorno al casello di Genova Est e nella zona di Marassi. Il tutto si aggiunge a una già situazione critica delle direttrici liguri che ogni giorno intrappolano per ore gli automobilisti tra restringimenti di carreggiata, scambi di corsia e cantieri.

Il nodo di Genova Est è nel caso già dalle 9: la situazione è difficile, con una lunga coda che è arrivata a 7 chilometri tra Genova Nervi e Genova est viaggiando verso Genova. Nella corsia che viaggia in direzione opposta, verso Rosignano, stessi problemi. Ma i problemi non sono solamente nel tratto a doppio senso, altro "tapullo" ad hoc creato per aggirare i gravi problemi che affliggono le nostre autostrade, ma anche nelle vicinanze dello snodo come tra Busalla e il bivio A7/A12 Genova-Livorno, dove si segnalano già 3 km di coda per chi si muove verso il capoluogo. 

Verso le 9 un veicolo in avaria ha mandato in  tilt anche la corsia vero Milano, facendo registrare una coda di 3 km tra Genova Bolzaneto e Busalla. Poi un incidente poco dopo le 9 sulla A10, all'altezza dello svincolo per l'A26 in direzione Gravellona ha creato ulteriori disagi con altri 3 km di coda. Coinvolto un uomo a bordo del suo scooter: in quel tratto di strada si viaggia su una corsia per permettere l'intervento dei mezzi di soccorso e del carro attrezzi. L'uomo non sarebbe in gravi condizioni ed è stato trasportato all'ospedale San Martino di Genova dall'ambulanza intervenuta sul posto.

Nel tardo pomeriggio ancora code all'ora del rientro dal lavoro con caos in tutte le autostrade attorno al nodo di Genova. Ripercussioni anche alla viabilità cittadina con rallentamenti e disagi lungo le principali direttrici di percorrenza.  

COSA È SUCCESSO 

Nel pomeriggio di ieri i fili si sono staccati dalla volta del tunnel e hanno colpito con violenza infrangendolo il parabrezza del veicolo su cui viaggiavano tre lavoratori genovesi che stavano tornando a casa dopo una giornata di lavoro: hanno riportato tutti ferite non gravi e sono stati trasferiti in codice giallo in ospedale. Danneggiati dal pesante cavo anche altri tre veicoli: due auto e un pullman, scioccati ma illesi gli occupanti di questi veicoli.

La prima notizia parlava di un danneggiamenti al tunnel causato da un tir o un bus che aveva urtato i bordi della galleria, anche se un'altra ipotesi parlerebbe di un un più grave cedimento strutturale dei tasselli che fissano alla volta i cavi elettrici: le guaine sarebbe crollate all'improvviso sui veicoli in transito, primo fra tutti il furgone con i tre lavoratori.

La dinamica sarebbe stata confermata dai feriti e da altri automobilisti ascoltati dagli investigatori della sezione giudiziaria della sottosezione della Stradale di Sampierdarena che per questo ha subito posto sotto sequestro il tunnel, chiuso al traffico anche se in un primo momento era stato lasciato aperto in una sola delle due corsie verso Genova Ovest.

LE INDAGINI

La polizia stradale dopo avere avvertito del cedimento il magistrato di turno ha infatti posto sotto sequestro il tunnel, che dunque è stato chiuso al transito completamente fino alle 2 di notte, quando è stato poi deciso in accordo con le forze dell'ordine la deviazione sulla galleria nel senso opposto, un passo dovuto in attesa della perizia di un tecnico nominato dal magistrato che dovrà stabilire se è in sicurezza e poi eventualmente le cause del distacco. Perizia avvenuta poi verso le 10 di questa mattina. 

Per fare questo è stata avviata un'indagine ipotizzando i reati di lesioni colpose per i tre artigiani feriti e il crollo del cavo, un'inchiesta per ora a carico di ignoti.

Primo punto da chiarire sarà quello di accertare chi ha effettuato l'ultima verifica delle volte del tunnel e poi arrivare anche ai tecnici che hanno installato i cavi crollati sulla carreggiata. 

La procura ha aperto un fascicolo per crollo colposo dopo la caduta di alcuni cavi dell'illuminazione all'interno della galleria Monte Sperone in A12. Il tunnel resta chiuso fino a quando non verranno comprese le cause dell'incidente. 

Il presidente della Regione Liguria e l’assessore alla Infrastrutture sono in costante contatto con i vertici di Autostrade per l’Italia e con il Prefetto di Genova Renato Franceschelli per monitorare la situazione: "Regione Liguria auspica una veloce conclusione dei rilievi per comprendere la dinamica dell’accaduto, in modo da limitare il più possibile i disagi già significativi con code, rallentamenti e ripercussioni sul traffico cittadino".

 

 

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GENOVA - Ancora un crollo in galleria e il nodo autostradale di Genova nel caos: a distanza di quattro anni e mezzo dal cedimento della volta della galleria Bertè sulla A26 altro cedimento in un tunnel e altri feriti. E' successo nella galleria Monte Sperone, in A12, tra Genova Est e Genova Ovest, in direzione di Sampierdarena, dove improvvisamente questa sera alle 18 sono crollati cinquanta metri di cavi elettrici degli impianti e alcuni fari dell'illuminazione che hanno ferito tre artigiani a bordo di un furgone.

I fili si sono staccati dalla volta del tunnel e hanno colpito con violenza infrangendolo il parabrezza del veicolo su cui viaggiavano tre lavoratori genovesi che stavano tornando a casa dopo una giornata di lavoro: hanno riportato tutti ferite non gravi e sono stati trasferiti in codice giallo in ospedale. Danneggiati dal pesante cavo anche altri tre veicoli: due auto e un pullman, scioccati ma illesi gli occupanti di questi veicoli.

La prima notizia parlava di un danneggiamenti al tunnel causato da un tir o un bus che aveva urtato i bordi della galleria. Ma i successivi accertamenti avviati dalla polizia stradale di Sampierdarena hanno escluso questa eventualità. Si sarebbe invece trattato di un un più grave cedimento strutturale dei tasselli che fissano alla volta i cavi elettrici: le guaine sono crollate all'improvviso sui veicoli in transito, primo fra tutti il furgone con i tre lavoratori.

La dinamica è stata confermata dai feriti e da altri automobilisti ascoltati dagli investigatori della sezione giudiziaria della sottosezione della Stradale di Sampierdarena che per questo ha subito posto sotto sequestro il tunnel, chiuso al traffico anche se in un primo momento era stato lasciato aperto in una sola delle due corsie verso Genova Ovest.

La polizia stradale dopo avere avvertito del cedimento il magistrato di turno ha infatti posto sotto sequestro il tunnel, che dunque è chiuso al transito e all'ingresso di chiunque e lo rimarrà almeno sino a domani mattina, un passo dovuto in attesa della perizia di un tecnico nominato dal magistrato che dovrà stabilire se è in sicurezza e poi eventualmente le cause del distacco.

Per fare questo è stata avviata un' indagine ipotizzando i reati di lesioni colpose per i tre artigiani feriti e il crollo del cavo, un'inchiesta per ora a carico di ignoti.

Primo punto da chiarire sarà quello di accertare chi ha effettuato l'ultima verifica delle volte del tunnel e poi arrivare anche ai tecnici che hanno installato i cavi crollati sulla carreggiata.

Un crollo che arriva come una maledizione nel pieno del processo ai 58 imputati per la tragedia di Ponte Morandi che il 14 agosto 2018 ha provocato la morte di 43 persone. Da quell'indagine che ha segnato Genova e l'Italia sono state avviate altre inchieste connesse fra cui una sul degrado delle gallerie del nodo, aperta in seguito al cedimento della Berté sulla A26,  avvenuto il 30 dicembre 2019, per caso poche ore dopo la visita a Genova del nuovo consigliere di amministrazione di Autostrade per l'Italia Roberto Tomasi, che aveva incontrato il presidente della regione Liguria Toti per rassicurarlo sulla programmazione e le scadenze dei cantieri aperti dopo la strage del Morandi. Cantieri che hanno e stanno provocando gravi danni all'economia della Liguria.

Anche il crollo di questa sera, altra terribile analogia, si è verificato pochi giorni dopo l'arrivo di Tomasi a Genova: l'Ad di Aspi infatti lunedì scorso è stato sentito in qualità di teste dell'accusa nel tribunale di Genova per il processo della tragedia del Morandi. Ai giudici nel rispondere alle domande ha anche raccontato il nuovo corso di Autostrade per l'Italia, avviato dall'estromissione dai controlli di Spea, la società che avrebbe dovuto monitorare lo stato delle strutture e invece era di fatto una società satellite della stessa Aspi.

VENTIMIGLIA - Un cileno di 29 anni è stato denunciato dalla polizia in quanto ritenuto l'autore di alcune scritte offensive sui muri cittadini e sul point elettorale del candidato sindaco di centrodestra, a Ventimiglia, Flavio Di Muro, candidato sindaco del centrodestra.

I vandalismi erano avvenuti in occasione del corteo di no border, di domenica scorsa, tenutosi in memoria di Mamadou Moussa Balde, il richiedente asilo di 22 anni, della Guinea, che dopo una rissa a Ventimiglia per il tentato furto di un cellulare, si tolse la vita nel Cpr di Torino. Lo straniero deve rispondere di imbrattamento e diffamazione.

Stando a quanto accertato dalla polizia, l'uomo avrebbe realizzato le scritte con estrema rapidità, uscendo e rientrando velocemente nel corteo, per poi far perdere le proprie tracce.

È accusato di aver scritto "Enel ci ruba l'acqua" su un muro di contenimento in pietra di corso Genova. E poi: "Muri - Di Muro" e "Il razzismo uccide", sulla vetrina del point elettorale di Di Muro, in via Cavour.

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GENOVA - "Le parole di Mion sono state scioccanti, ma fanno capire che già nel 2010 tanti, anche ai livelli più alti, in Aspi sapevano del degrado del viadotto e nessuno fece nulla...".

MASSA CARRARA - È finito in tragedia un giorno di festa a una Prima Comunione per un uomo di 86 anni, Antonio Tortorino, residente in Liguria, morto soffocato da un boccone mentre mangiava in un ristorante di Pontremoli, a Massa Carrara, domenica scorsa.

L'anziano stava partecipando al pranzo quando improvvisamente si è sentito male. Secondo quanto appreso, sembrerebbe che l'uomo sia rimasto proprio senza respiro a causa del cibo e poi è andato in arresto cardiorespiratorio. Familiari e parenti si sono accorti subito della gravità della situazione e lo hanno immediatamente soccorso. All'interno del locale, sempre secondo quanto viene appreso, pare fosse già presente un infermiere che ha provato invano il procedimento di soccorso per liberare le vie aeree.

Il personale del 118 però quando è arrivato sul posto, constatando l'arresto cardiaco dell'86enne, ha provato le varie procedure di emergenza previste per queste situazioni, ma tutto è risultato inutile. L'uomo è stato trasferito al punto di primo soccorso di Pontremoli dove è stato constatato il decesso.