Vai all'articolo sul sito completo

Il meritato ko con lo Spezia mette a nudo il mucchio di niente che è il Genoa. Otto mesi senza vincere in casa, un successo in 21 partite, penultimo posto e sogni già' infranti che si stavano facendo con la proprietà americana. Ora Sheva è con le spalle al muro davanti ai miseri tre punti presi in nove apparizioni. È più che in discussione e potrebbe pure dimettersi. Il ritorno di Ballardini o quello di Maran le soluzioni più logiche, ma il Grifone da almeno 4 anni di razionalità non ne ha più avuta.

Il presidente Zangrillo, fin qui molto defilato, ammette che il tecnico è sotto processo: "Faremo di tutto per salvarci, ma quando siamo arrivati la classifica era già brutta e abbiamo preso in considerazione anche la retrocessione". Zangrillo travolto come tutti dalla delusione e per la prima volta dalla contestazione della Nord a fine gara con i giocatori invitati a fare di più. Il capitano Criscito che non era in campo, si è scusato con un post molto chiaro: "In questo caso le strade sono 2.. O si molla e buttiamo tutto nella merda o si continua a lavorare cercando di uscire da questo momento.. Lo so, è dura per tutti ma io preferisco la seconda. Dispiace tanto per i tifosi che in ogni partita in casa e in trasferta ci sostengono nonostante tutte le difficoltà del momento. Oggi non ci sono scuse riguardo la prestazione che secondo me è stata vergognosa e ci prendiamo tutte le responsabilità. Responsabilità che tutti dobbiamo assumerci e lavorare su errori che commettiamo in campo e fuori.. testa alta e lottiamo da grifoni".

Shevchenko con lo Soezia ha messo in campo una formazione indecifrabile, ma nemmeno nella ripresa le scelte per recuperare la rete di Bastoni ha funzionato. Solo Rovella ha fatto qualcosa. Nella storia del Genoa tanti momenti difficili sono stati affrontati e questo, stavolta inatteso, è uno dei più amati. Sperare non costa niente ma ci vogliono segnali concreti e non solo slogan. Ore e minuti di riflessione sul mister ucraino, ma la situazione è quasi disperata.

"Il mister in discussione? Faccio un esempio: quando qualcosa non va in reparto, non facciamo fuori il primario. Tutti noi siamo in discussione, io il primo. L'analisi del momento difficile riguarda tutti, perciò anche l'allenatore e i giocatori. Tutti. Adesso dobbiamo essere attivi sul mercato per correggere una situazione che effettivamente sta diventando difficile" così il presidente del Genoa Alberto Zangrillo a Sky mostra tutta la sua amarezza per il ko in casa contro lo Spezia che lascia i rossoblù al penultimo posto in classifica.

 

E ancora: "Sono molto amareggiato e dispiaciuto, per i nostri tifosi e per me. Perché è una serata negativa in un momento molto difficile. Probabilmente è uno dei momenti più difficili degli ultimi anni per il Genoa ma se mi demoralizzassi in una serata così, avrei potuto fare a meno di accettare l'incarico quando mi è stato proposto". 

Lo sguardo si proietta però alle prossime partite: "Sono molto amareggiato, ma siamo qua per riparare. Lo spettro Serie B? Abbiamo messo in conto tutto. Del resto quando ho assunto l'incarico eravamo in questa zona di classifica. Ci sta, e fa parte del gioco del calcio. Questa sera dovevamo fare meglio, però non cambia nulla: quando due mesi fa dissi che dovevamo - step by step - agire, mettevo in conto anche una serata come questa. Oggi sono qua soprattutto per il popolo rossoblù, perché sono uno di loro e capisco perfettamente cosa passa in questo momento nel cuore e nella testa dei tifosi".

 

 

 

Tre punti d'oro per la corsa salvezza. Lo Spezia fa bottino pieno ed esce dal Ferraris con una meritata vittoria nel derby ligure con il Genoa. Finisce 1-0, decide Bastoni al 14'. E' la seconda vittoria della storia dello Spezia contro il Genoa e ha un peso specifico perchè porta gli Aquilotti a +7 rispetto ai rossoblù fermi a quota 12 punti in classifica (Spezia a 19). Ma è soprattutto la prestazione della formazione di Motta a convincere scesa in campo con determinazione e più piglio. Nel primo tempo il Genoa è stato l'assente ingiustificato mentre i bianchi provavano a più riprese a rimpinguare il bottino. Nella ripresa Tassotti ha provato a dare uno scossone con un triplo cambio e la modifica del modulo col tridente. Per pochi minuti qualcosa si è visto poi il Genoa è calato ancora e lo Spezia non è però riuscito a sfruttare gli spazi a disposizione. Il forcing finale dei rossoblù ha prodotto qualche brivido per Provedel ma il tabellino non si è smosso. Al triplice fischio finale è partita la festa per gli ospiti che tornano a casa con tre punti d'oro in chiave salvezza. Il Genoa non riesce a dare seguito al buon pareggio ottenuto col Sassuolo e ora il calendario al prossimo turno porta i rossoblù a Firenze contro la viola. Preoccupa la sola vittoria centrata in 21 giornate.   

Le formazioni - 3-5-2 per il Genoa con Sheva (di nuovo positivo, c'è Tassotti in panchina) si affida a Sirigu tra i pali; Ostigard, Bani e Vasquez in difesa; Cambiaso, Sturaro, Badelj, Melegoni e Fares sulla mediana; Destro ed Ekuban in avanti. Ospiti in campo con Provedel in porta; Amian, Erlic, Nikolaou e Reca a comporre la linea difensiva, Kiwior, Bastoni, e Maggiore a centrocampo e tridente offensivo con Gyasi, Verde e Manaj.

Primo tempo - Match subito nervoso con Ekuban che si fa ammonire per fallo su Nikolaou. Dopo i primi minuti di studio ma giocati ad alto ritmo lo Spezia si fa vedre prima con un colpo di testa di Manaj e poi passa. E' il 14' quando Maggiore lancia in profondità Verde che controlla guarda in mezzo e serve la corrente Bastoni che con un preciso tiro batte Sirigu.  Anche Destro finisce nella lista dei cattivi. La reazione rossoblù è contenuta ina progressione di Cambiaso che vede Fares in ritardo sul secondo palo e in un tiro di Ekuban. Dopo la parentesi dei padroni di casa è di nuovo lo Spezia ad andare a un passo dal raddoppio con una azione insistita che vede provarci prima Maggiore poi Verde con Sirigu chiamato a una doppia respinta e infine Vasquez che spazza sulla linea di porta. Il Genoa praticamente non c'è in campo e lo Spezia a gestire il gioco e a creare occasioni. Al 33' ci prova Manaj che controlla di gira tira ma non inquadra la porta per poco. Poi al 41' è Verde ad andare a un passo dal gol. Poi al 45' ancora Manaj chiama in causa Sirigu. Il primo tempo finisce così con una pioggia di fischi da parte del pubblico del Ferraris ai rossoblù e lo Spezia in vantaggio meritatamente. 

Secondo tempo - Il Genoa cerca la scossa con un triplo cambio: entrano Hefti, Rovella e Pandev per Bani, Melegoni e Cambiaso. Tre punte e difesa a quattro per i rossoblù. La modifica se non altro produce un Genoa più offensivo che si fa vedere pericolosamente per la prima volta dalle parti di Provedel. Tanti calci d'angolo senza sussulti però per i padroni di casa. Il match è di quelli che mettono in palio punti pesanti e si vede dalla tensione in campo, reciproche scorrettezze tra Manaj e Vasquez e giallo per entrambi. Destro ci prova dopo aver eluso Erlic ma Provedel è attento, il tiro dell'attaccante da posizione defilata è però debole.  da una parte all'altra ci prova anche lo Spezia senza fortuna con Manaj. Poi è Pandev che si vede la conclusione dalla distanza murata. Il match è aperto: Bastoni da lontano all'improvviso prova sorprendere Sirigu che ha riflessi pronti e si rifugia in angolo. La pressione rossoblù mostrata ad inizio ripresa si è spento ben presto e continuano ad essere gli ospiti a creare di più. Verde si libera bene ma al momento di concludere sparacchia altissimo sprecando un'occasione d'oro per il raddoppio. Tassotti prova a dare nuove energie all'attacco con Caicedo al posto di un mai pericoloso Ekuban. Il Genoa capisce che non c'è più tempo da perdere. Prima un colpo di testa di Destro termina facile tra le braccia di Provedel poi è Hefti al volo a sfiorare il pari con la palla che esce di pochissimo sul secondo palo con Provedel immobile. Anche Caicedo ci prova senza precisione. A dodici minuti dalla fine arriva il primo cambio per lo Spezia con Nzola che prende il posto di un combattivo Manaj che ha speso molte energie soprattutto nel primo tempo. Subito una percussione del nuovo entrato che crea scompiglio, poi la palla arriva a Verde che tira non inquadrando i pali per poco. Entra anche Kovalenko per Maggiore ammonito e a rischio e Ferrer per Verde con Motta che vuole difendere il vantaggio. Le squadre si allungano e le occasioni fioccano nel finale. Ci prova Destro al 90 ma spara alto. Poi nel recupero è Pandev a provarci da appena fuori area ma il suo tiro è centrale e facile preda del portiere aquilotto. Quindi con i grandi spazi a disposizione è lo Spezia a sfiorare il bis con Gyasi. Ma è il tramonto della partita, c'è solo il tempo per l'ammonizione per Portanova e arriva il triplice fischio finale.   

 

IL TABELLINO

Genoa-Spezia 0-1

GOL: 14' Bastoni

Genoa: Sirigu; Ostigard, Bani (46' Hefti), Vasquez; Cambiaso (46' Pandev), Sturaro, Badelj (Portanova), Melegoni (46' Rovella), Fares; Destro, Ekuban (71' Caicedo). Allenatore Shevchenko.

Spezia: Provedel; Amian, Erlic, Nikolaou, Reca; Kiwior, Bastoni, Maggiore, Gyasi, Verde (89'Ferrer), Manaj (78' Nzola). Allenatore Thiago Motta.

Note: Ammoniti Ekuban (G), Destro (G), Vasquez (G), Manaj (S), Maggiore (S), Portanova (G)

Arbitra Marco Guida di Torre Annunziata, al Var Orsato di Schio, in postazione Avar cMondin di Adria

 "Il gruppo ha dimostrato di essere con il mister ed ancora una volta ha risposto presente, giocando da squadra. I ragazzi vogliono crescere insieme, lavorano duramente tutta la settimana. E oggi siamo tutti molto contenti" così al termine della partita il vice allenatore dello Spezia Alexandre Hugeaux, che ha sostituito in panchina Thiago Motta squalificato.

 

"Non ho ancora visto Thiago ma sono certo che lui sia contento. Era triste per non essere stato in panchina ma oggi abbiamo vinto ed è felice" ha commentato ancora. W sulla partita ha aggiunto: "Lavoriamo per avere indicatori su tutta la situazione. Il Genoa ha una squadra che difende e attacca con un modulo diverso. Abbiamo lavorato per essere al top contro il Verona e continuare sulla stessa strada per aver fiducia questa sera. Siamo contenti". Poi una battuta su Verde autore di un'ottima prova:  "Ha qualità. Abbiamo una squadra con qualità e abbiamo giocatori che possono giocare sempre. C'è un lavoro per tutta la settimana, abbiamo bisogno di tutti l 100%".

Roberto D'Aversa a fine partita commenta il ko in trasferta della sua Sampdoria contro il Napoli: "C'è dispiacere per aver subito gol quando il portiere non era nelle migliori condizioni, è stata una nostra ingenuità. Nel primo tempo troppi errori nel disimpegno, si è fatto troppo poco. Non era semplice riprendere il risultato e abbiamo tenuto in equilibrio la partita fino alla fine. Si è fatto il massimo ma non è bastato per portare a casa un risultato positivo".

Il mister blucerchiato commenta anche la prestazione di Ciervo, Rincon ed Ekdal: "(Ciervo ndr) è un ragazzo di prospettiva, si deve ancora fare sotto l'aspetto fisico ma ha qualità importanti. Deve migliorare la fase difensiva. Serve un po' più di cattiveria ma ha fatto una buona gara. Rincon ha dato verve alla squadra, Ekdal non era in condizioni ottimali. Per giocare con il centrocampo a tre devi avere a disposizione tre attaccanti e non avevamo esterni d'attacco".

Pochi gol fatti fin qui e allora D'Aversa aspetta qualcosa dal mercato: "Tanti giocatori offensivi nel girone d'andata sono mancati per infortunio. La società sa dove deve intervenire, manca ancora tanto alla chiusura del mercato" conclude.


"