Vai all'articolo sul sito completo

Andrea Conti, Ignacio Pussetto, Harry Winks: indisponibili e di fatto mai utilizzati in questa prima parte del campionato. Stesso discorso per Manuel De Luca, operato al ginocchio lo scorso mese di agosto. Per Pussetto si profila lo stop sino a gennaio, fonti argentine riferiscono della necessità di effettuare una pulizia al menisco.

Al di là di De Luca, si tratta degli effetti – per certi versi inevitabili – di un mercato condotto al risparmio a causa delle ristrettezze finanziarie in cui versa la Sampdoria. Prestiti, nei casi di Pussetto e Winks, oppure acquisti a titolo definitivo, come per Conti, caratterizzati però dal minimo comune denominatore dei guai fisici accusati negli ultimi anni.

Così, come per Giampaolo, anche per Stankovic le possibilità di scelta si riducono all’osso in vista di sfide importanti come quella di domenica con la Fiorentina. Pure Sabiri in questo momento non sta benissimo e l’allenatore deve studiare la formazione migliore per affrontare la Viola, vittoriosa a Riga, in Conference League, per 3-0 grazie alle reti di Barak, Cabral e Saponara. Il tecnico ieri ha cercato di allentare la tensione, scherzando con il suo vice Sakic ed il portiere Ravaglia nel corso di un divertente confronto sui calci di punizione, le cui immagini sono state poi postate sui social ufficiali della società blucerchiata.

La Samp potrà comunque contare sul massimo appoggio dei tifosi: i Gruppi della Sud si sono dati appuntamento a mezzogiorno in Via del Piano all’insegna del motto “Al tuo fianco io ci sarò”. Il presidente Marco Lanna, invece, sarà insieme con Francesco Flachi, su invito del diacono di fede blucerchiata Tommaso Giani, impegnato dalle 13 alle 14,30 all’esterno del settore ospiti per offrire la focaccia ai tifosi viola.

Poi, tutti dentro il ribollente stadio "Ferraris" a caccia di un risultato scacciacrisi.

In questa edizione del Tg Sampdoria focus su Omar Colley, dal mancato trasferimento al Maiorca al gol di Cremona: è il giocatore più utilizzato sia da Giampaolo che da Stankovic. La formazione anti Fiorentina e le dichiarazioni in arrivo da Salerno sulla situazione economica della Sampdoria.

LA SPEZIA - Per cercare di spezzare la maledizione trasferta, il Milan campione d'Italia in carica non è forse l'avversario più adatto per lo Spezia di mister Gotti, chiamato ad affrontare Leao e co. in una sfida difficilissima sabato sera, ore 20.45, sul terreno di San Siro.

I Rossoneri di Stefano Pioli sono una squadra fortissima e assolutamente completa in tutti i reparti, soliti a scendere in campo con il 4-2-3-1 e appoggiarsi sulla principale stella della squadra: Rafael Leao, fuoriclasse portoghese che la difesa dello Spezia dovrà cercare di arginare al meglio, non facendogli trovare spazio sulla fascia di sinistra, lato forte del Milan, data la presenza di un altro giocatore di livello internazionale, ossia Theo Hernandez.

La domanda che probabilmente tutti i tifosi delle Aquile si staranno ponendo, memori anche della storica impresa di un anno fa quando la squadra allora di Thiago Motta vinse 1-2 nel finale con la rete di Gyasi, è "Come si ferma questo Milan?"

Ecco le due strade che si aprono per lo Spezia di Mister Gotti:

La prima è quella dell'attesa, cercando di mantenere il più a lungo possibile lo 0-0, approfittando delle ripartenze che il Milan potrebbe concedere per provare a colpire. La sensazione è che questo tipo di partita potrebbe essere impostata sul classico 3-5-2 che all'evenienza potrebbe trasformarsi in un 5-3-2, consentendo allo Spezia di stare corto e ripartire.

La seconda via è quella della spregiudicatezza, con il 4-3-3 come modulo di riferimento che vedrebbe l'inserimento di Daniele Verde dal primo minuto nel tridente d'attacco. Una soluzione che porterebbe l'11 in maglia bianca a rischiare certamente di più l'1vs1 ma che potrebbe condurre ad una partita maggiormente frenetica e più spettacolare. 

A sensazione sarà la prima ipotesi quella scelta dal Tecnico di Adria, ma lasciamo tuttavia un po' di spazio per un'eventuale sopresa che potrebbe trasformarsi in una nuova soluzione per le Aquile, anche in vista del futuro.

In questo numero l’esclusiva intervista rilasciata a Primocanale dal tecnico della Primavera del Genoa Alberto Gilardino in testa al girone. Il Gila si racconta a ruota libera tra l’obiettivo promozione al suo passato in rossoblu e con un grande in bocca al lupo per Blessin e la sua squadra impegnata in una serie B piena di insidie. Gilardino racconta anche l’importanza del mondiale vinto con gli azzurri del 2006 e per il presente cerca di lanciare giovani grazie agli interventi della nuova società che punta molto sui ragazzi. Dieci minuti da vedere e ascoltare.