Cronaca

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Dopo 65 anni Genova torna in piazza – con due manifestazioni – per ricordare i fatti del 30 giugno 1960, quando una rivolta popolare fermò la decisione dell’Msi di organizzare nella città medaglia d’oro per la Resistenza il suo congresso nazionale
di A.Bottino, A.Defilippi, G.Fabiocchi

Corteo arrivato a De Ferrari

Il corteo ha raggiunto piazza De Ferrari alle 21.50, dove sono stati accesi alcuni fuochi d’artificio. La manifestazione si è chiusa senza criticità e la polizia locale riaprendo le strade al passaggio dei partecipanti ha evitato blocchi al traffico anche perché la partenza è stata posticipata di quasi due ore evitando, così, l’ora di punta.

Corteo riparte da Corvetto

Il corteo riparte da piazza Corvetto, libera al transito, ancora chiusa via Roma

Fumogeni in piazza Corvetto

Fumogeni in piazza Corvetto e cori "Genova solo antifascista". Alcuni manifestanti hanno poi esposto uno striscione con la scritta "Genova vi odia ancora"

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Il nuovo percorso

Il corteo ha preso la direzione di corso Buenos Aires e passerà da Corso Buenos Aires, via Cadorna, via XX, Settembre via XII Ottobre, piazza Corvetto, galleria Nino Bixio, piazza Portello, via Interiano, piazza Fontane Marose, via XXV aprile e l'arrivo in piazza De Ferrari.

La polizia locale sta operando delle chiusure a spot, per gestire e velocizzare il passaggio dei manifestanti.

Partito il corteo

Con oltre un'ora e mezza di ritardo è partito il secondo corteo della giornata per ricordare i fatti del 30 giugno 1960

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Partenza corteo in ritardo di un'ora

Non è ancora partito il secondo corteo previsto alle 18 da piazza Alimonda e diretto a piazza De Ferrari.

Viabilità, fuga di gas in via Casaregis

Via Casaregis in direzione mare chiusa al transito veicolare e pedonale per fuga di gas tra corso Buenos Aires e via Pisacane

Traffico, percorsi alternativi

Le indicazioni fornite dalla polizia locale per attraversare la zona della Foce durante la manifestazione con percorsi alternativi da centro città a levante e viceversa. Le due direttrici principali su cui muoversi sono: via Diaz, via Barabino, galleria Mameli e viceversa; viale Brigate Partigiane, corso Marconi, corso Italia e viceversa.

Per il transito da centro città verso Val Bisagno e viceversa: via Verdi, via Canevari, piazza Verdi, via T. Invrea e tunnel di corso Sardegna. Se si viaggia verso levante: proseguire verso Via Giacometti, via Casoni, via Torti e via Barrili.

Da levante a ponente: utilizzare anche corso Gastaldi, via Tolemaide, piazza Verdi e via De Amicis. La polizia locale consiglia di pianificare il percorso in anticipo e di seguire eventuali indicazioni temporanee predisposte dalle autorità.

 

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Corteo da piazza Alimonda

Genova Antifascista ha voluto organizzare il suo corteo, anche quest’anno. Il concentramento è previsto alle 18 in piazza Alimonda e, oltre al simbolico ricordo della battaglia del passato, gli antifa scendono in piazza contro il decreto sicurezza e “ogni tipo di repressione” nonché per esprimere solidarietà al popolo palestinese e dire “stop al genocidio da parte di Israele”.

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Il discorso del presidente dell'Anpi Massimo Bisca

Il presidente dell'Anpi di Genova Massimo Bisca ribadisce il motivo per cui ogni anni, il 30 giugno, ha deciso di scendere in piazza. "In quel congresso del 30 giugno 1960 c'erano delle persone che hanno fatto delle porcherie indicibili - commenta Massimo Bisca -. C'era un signore che si chiamava Borghese che faceva riunioni con Pino Rauti per organizzare un colpo di stato come in Grecia, e portare i fascisti al governo. Avevo otto anni quando mio padre mi portò a sentire Pertini in questa piazza, per evitare che altre persone come mio nonno venissero deportati e frustrati. È per questo che dopo tanti anni siamo ancora qui in tanti, con questo grande caldo".

Il corteo è arrivato a piazza De Ferrari

Mentre il corteo arriva a Piazza De Ferrari, parla il vice sindaco Alessandro Terrile: "Siamo qui a ricordare come sia necessario continuare a vigilare contro ogni crescita di movimenti neo-nazionalisti o fascisti, la lezione del 30 giugno sia questa"

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Deposizione della corona

Deposizione delle corona sotto al Ponte Monumentale per onorare i 1.863 partigiani caduti nella resistenza e i 2.250 deportati morti nei campi di concentramento, applausi dai partecipanti 

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Sindaca Salis a braccetto con Landini e Bisca

La sindaca di Genova Silvia Salis si è unita al corteo insieme a Landini, con lei il vice sindaco Alessandro Terrile, Armando Sanna e Valentina Ghio, il deputato Pandolfo e il segretario regionale Natale. E proprio in corteo, a braccetto con Maurizio Landini e Massimo Bisca, anche la prima cittadina di Genova Silvia Salis ha parlato: "Io credo che sia importante scendere in piazza in generale, ma lo sia ancora di più in questo momento di congiuntura internazionale dove vediamo le destre destre che avanzano nel mondo e portano avanti un'ideologia che noi pensavamo fosse sepolta, invece no - il duro messaggio della sindaca di Genova Silvia Salis -. Io credo che sia molto preoccupante quando una città non si dichiara chiaramente antifascista, anche perché la nostra Costituzione è nata sull'antifascismo, noi siamo una Repubblica antifascista, per cui ovunque ci sia questo tipo di tentennamento, credo che siano situazioni da rivedere". Il messaggio partito da Genova 65 anni fa deve essere un monito per l'oggi, come segno di libertà e partecipazione. "Genova sulla liberazione, sui diritti, è sempre stata un'avanguardia, credo che qua ci sia uno spirito che non è scomparso, che c'è - ha aggiunto Salis -. Aveva bisogno di un po' di aria fresca e ora noi vogliamo dare quest'aria, vogliamo che Genova torni libera di esprimersi, di crescere, di svilupparsi nel rispetto di tutte e di tutti".

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Partiti Anpi-Cgil, Landini in testa al corteo

Il corteo è partito da piazza della Vittoria. Con Landini, segretario generale della Cgil, e Bisca (Anpi Genova), Con Landini ci sono i segretari della camera del lavoro Igor Magni e il segretario della Cgil Liguria Maurizio Calà 

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Landini su decreto sicurezza e 30 giugno

"Una deriva autoritaria c'è, è in atto, lo dimostra sia l'incostituzionalità dell'autonomia differenziata, lo dimostra oggi la pronuncia della Cassazione sul decreto sicurezza - ha detto in corteo Maurizio Landini - lo dimostra l'atteggiamento di chi non vuole riconoscere un ruolo alle organizzazioni sindacali, lo dimostrano la quantità di decreti che vengono fatti, che stanno esautorando il Parlamento, lo dimostra il peggioramento delle condizioni di vita e di lavoro sostanzialmente delle persone e che ci sia oggi il rischio di una deriva autoritaria non solo in Italia, ma anche in Europa e anche per quello che sta succedendo negli Stati Uniti mi sembra sotto gli occhi di tutti - commenta il segretario generale della Cgil Maurizio Landini -. Quindi rimettere al centro in realtà la libertà e la democrazia, quindi il lavoro e i diritti delle persone io credo che oggi sia assolutamente il tema e il problema da porre con molta forza per cambiare queste logiche sbagliate e per riaffermare una cosa che ha sempre un suo valore, quello dell'applicazione piena della nostra Costituzione".

Per Maurizio Landini Genova è entrata nella storia il 30 giugno 1960, e può farlo anche adesso per le rivendicazioni che si vanno, in questi tempi. "Io credo che una delle caratteristiche di quegli anni, se ricordiamo, a Genova e non solo, perché poi quelle furono lotte nel paese che portarono anche altre piazze a mobilitazioni, addirittura anche dei morti, è evidente che una delle caratteristiche di quegli anni furono anche i giovani. Le cosiddette magliette a strisce furono il cambiamento sociale ed economico e le nuove generazioni" ha aggiunto Maurizio Landini.

Corteo Anpi e Cgil in partenza

Anpi e Cgil si sono dati appuntamento alle 16.30 in piazza della Vittoria, con direzione il Ponte Monumentale – per onorare i 1.863 partigiani caduti nella resistenza e i 2.250 deportati morti nei campi di concentramento – e poi verso largo Pertini. La partenza del corteo è prevista alle 17, nonostante la giornata da bollino rosso per ondata di caldo, i partecipanti sono circa cinquecento

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