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GENOVA - Procedono, nell'ambito del Progetto Unico Terzo Valico e Nodo di Genova, gli interventi infrastrutturali nella realizzazione del quadruplicamento Voltri-Sampierdarena.

Per consentire le attività programmate da RFI - società capofila del Polo Infrastrutture del Gruppo FS - tra venerdì 1 e sabato 2 dicembre (dalle 22 alle 8)la circolazione dei treni sarà sospesa tra Cogoleto e Sestri Ponente.

Le modifiche alla circolazione ferroviaria sono necessarie per consentire le lavorazioni del futuro punto antincendio e di esodo della galleria Doria, per eseguire attività tecnologiche e di armamento ferroviario relative alla prima fase del futuro innesto della bretella di Prà, sulla linea Genova-Ventimiglia. Proseguiranno inoltre le attività di posa cunicoli, canaline e realizzazione degli attraversamenti ferroviari per il futuro posizionamento dei cavi di segnalamento e di telecomunicazioni della nuova linea.

FINALITÀ DELL’OPERA IN CORSO DI REALIZZAZIONE

Il quadruplicamento tra le stazioni di Genova Voltri e di Genova Sampierdarena rientra in una delle quattro aree di intervento del progetto di potenziamento del Nodo di Genova e prevede la realizzazione di una nuova tratta di by-pass a doppio binario (galleria Polcevera), che si aggiungerà all’esistente tracciato costiero. I due nuovi binari saranno dedicati ai treni a lunga percorrenza, ai regionali veloci e ai treni merci, permettendo quindi la specializzazione della tratta costiera per il traffico regionale metropolitano. Il nuovo tracciato di by-pass, realizzato in prosecuzione di una tratta già in esercizio (bretella di Prà), sarà interconnesso anche al Terzo Valico dei Giovi e permetterà quindi l’inoltro sulla nuova linea di valico dei treni merci con origine/destino nello scalo merci della stazione di Genova Voltri, a servizio del Porto di Prà, e dei treni provenienti da ponente.

L’insieme degli interventi del Progetto Unico Terzo Valico dei Giovi e Nodo di Genova consentirà di incrementare di oltre il 40% i volumi di traffico dei treni passeggeri nell’area genovese e di quasi il 50% i volumi del traffico merci. In particolare, per quanto riguarda l'offerta di Trasporto Pubblico Locale, in base all’Accordo Quadro tra RFI e Regione Liguria, la separazione e rimodulazione dei flussi permetterà l'inserimento sulla tratta Genova Voltri-Genova Sampierdarena di maggiori collegamenti con nuove fermate a Genova Prà-Palmaro e Genova Aeroporto/Erzelli ad integrazione dell’offerta attuale.

GENOVA - L'incidente ferroviario avvenuto a Corigliano Rossano, in Calabria, che ha coinvolto un treno e un camion all'altezza di un passaggio a livello e ha provocato la morte dei conducenti dei due mezzi, ha spinto le sigle sindacali di categoria a proclamare uno sciopero. Il personale del Gruppo Ferrovie dello Stato si fermerà per otto ore questo giovedì.

Sciopero di 8 ore, dalle 9 alle 17, giovedì 30 novembre, dei lavoratori di tutto il Gruppo Fs italiane e di tutte le imprese ferroviarie per denunciare, in attesa che la magistratura faccia piena luce sull'accaduto, la fragilità di un sistema infrastrutturale dimostratosi nuovamente inadeguato per utenza e lavoratori”. Questo il comunicato delle organizzazioni sindacali Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Ugl Ferrovieri, Orsa trasporti e Fast Confsal.

GENOVA - Un grido di allarme forte, l'ennesimo sul tema della burocrazia: “L’export è sempre stata la locomotiva dell’economia italiana: gli studi più recenti, che indicano come rilevanti i danni economici provocati dalla burocrazia, rappresentano, dunque, un segnale d’allarme davvero preoccupante”. E’ il commento del direttore Generale di Spediporto Giampaolo Botta a proposito dello studio, basato su dati Istat e Sace 2022 e contenuti in un paper del Centro Studi Divulga, che stima in 93 miliardi di euro le perdite per mancate esportazioni causate, appunto, dalle lungaggini burocratiche.

“Ci siamo sempre confrontati – sottolinea Botta – con gravi e onerosi ritardi nel settore delle importazioni. Oggi il deficit di capacità operativa delle amministrazioni interessa anche l’export e comincia a diventare davvero pesante per le imprese che, nella snellezza delle procedure di esportazione, dovrebbero avere un elemento qualificante in termini di competitività internazionale”. Problemi che, a loro volta, rischiano di generarne altri: “Il peso della burocrazia – aggiunge Botta - degli oneri economici ad essa collegati, zavorrano le imprese italiane; è purtroppo evidente che, se si perde capacità competitiva, ne risentono i fatturati e, di conseguenza, le aziende italiane, non solo faticano a mantenere l’attuale occupazione ma anche ad immaginare nuove assunzioni”.

Intanto Spediporto è reduce da Hong Kong, dove il Presidente Andrea Giachero e il Direttore Generale Botta sono stati gli unici rappresentanti dell’economia italiana presenti ad Almac 2023, una delle più importanti rassegne mondiali della logistica.

Una scelta, quella di intervenire, in presenza, ad un evento così significativo, con oltre 15000 partecipanti, dettata dal desiderio di esplorare nuovi orizzonti, cercare nuove soluzioni per lo sviluppo della logistica e, più nel complesso, dell’economia genovese e ligure.

“Siamo tornati ad Almac – spiega il Direttore Generale di Spediporto – dopo 4 anni; abbiamo trovato una Hong Kong molto dinamica, con una gran voglia di ripartire dopo la pandemia. I dati più recenti confermano il riattivarsi dell’export verso l’Europa e l’America: un segnale confortante, che fa il paio con il fatto che gli operatori asiatici continuano a guardare con interesse all’Europa e, in particolare, all’Italia. Siamo, dunque, felici di aver presentato la nostra progettualità sui porti di Genova, Savona, il retroporto della Valpolcevera e la Green Logistic Valley”.

E i semi gettati nelle giornate dense di incontri in Estremo Oriente potrebbero dare presto frutti importanti: “Abbiamo aperto interessanti tavoli di lavoro con alcune realtà internazionali e grandi imprenditori asiatici - racconta ancora Botta – Speriamo presto di portare novità legate a questo scambio di visioni con chi opera nel mercato asiatico”.

 

 

 

GENOVA - Il progetto 4 assi di forza promette di cambiare il rapporto tra i genovesi e il trasporto pubblico: si tratta di un investimento colossale che costituirà una svolta nell'offerta di mezzi pubblici a Genova ma che creerà anche molti e inevitabili disagi per i tanti cantieri che saranno aperti nei prossimi mesi. 

Primocanale ha incontrato il Project Manager di Rina Daniele Gualco che ha presentato il progetto e ha spiegato quale sia il ruolo della società in questo percorso di evoluzione del trasporto pubblico locale nel capoluogo ligure.