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LA SPEZIA - Alla presenza dei ministri Crosetto e Musumeci è stato inaugurato il Polo nazionale della dimensione subacquea, incubatore delle tecnologie per la sicurezza del dominio sottomarino con le sue infrastrutture critiche, dalle dorsali dei dati ai gasdotti. 

"Alla Spezia costruiamo il pilastro della presenza italiana nel mondo sottomarino - ha detto il ministro della difesa Guido Crosetto -. Ci sono tutti gli elementi perché abbia successo, ma i risultati si vedranno nel tempo. Il Polo nazionale della subacquea fa parte della visione della Spezia che diventerà un centro fondamentale per il nostro futuro in questo settore insieme alla visione di un arsenale 5.0, un progetto da un miliardo di euro".

Il centro, sotto l'egida della Marina Militare che mette a disposizione gli spazi del Centro di supporto e sperimentazione navale, vede la partecipazione di Fincantieri e Leonardo e punta alla creazione di start up sfruttando la vicinanza del Centre for maritime research della Nato.

"La dimensione subacquea deve diventare un'opportunità per l'uomo prima ancora che per la ricchezza di una nazione. Questa sfida si vince soltanto facendo rete", ha sottolineato Nello Musumeci, ministro per le politiche del mare facendo riferimento al Comitato interministeriale per le politiche del mare e al Piano nazionale del mare. "L'Italia sperimenta qui un modello unico di lavoro sinergico che mette assieme ministeri, industrie, università ed enti ricerca - ha detto l'ammiraglio Enrico Credendino, capo di stato maggiore della Marina Militare -. Abbiamo ottenuto gli investimenti per fare il primo passo, ora dobbiamo andare avanti". A ottobre 2024 si terrà a Venezia un simposio internazionale tra le marine di 80 Paesi dedicato al mondo subacqueo in cui il Polo sarà presentato a livello internazionale dopo un anno di rodaggio. 

GENOVA  - Si terrà giovedì 14 dicembre a Roma presso la sede di ABI - Associazione Bancaria Italiana – a Palazzo Altieri, l’Assemblea Generale dei Soci di Confindustria Nautica che vedrà riuniti gli imprenditori dell’industria nautica da diporto per una giornata di lavori, di confronto e di aggiornamento sul settore.

Il primo appuntamento sarà, al mattino, con la sessione privata dell’Assemblea dei Soci, per l’approvazione del programma delle attività 2024 e l’anticipazione dei dati dei questionari di settore per il 2023. Nel pomeriggio, alle 14:30, seguirà la sessione pubblica con la tavola rotonda “Nautica: Industria, Politica, Economia”.

Il 2022 è stato un anno record per l’industria nautica da diporto, come comunicato nell’ambito del 63°Salone Nautico Internazionale di Genova, edizione straordinaria non solo per i numeri che lo posizionano all'apice dei saloni mondiali, ma anche per l'attenzione senza eguali di personalità del Governo e Istituzioni. L’Italia ha visto confermata la leadership mondiale assoluta nei superyacht, con il 51% del Global Order Book, il record storico della produzione cantieristica - 7,4 miliardi di euro - quello di primo esportatore mondiale - 3,7 miliardi di euro - alimentando una filiera di oltre 200.000 occupati in costante crescita.

Alla luce di questi risultati, in occasione della propria Assemblea Generale di fine anno, Confindustria Nautica ha organizzato un dibattito tra la prima industria nautica al mondo e le istituzioni economiche, politiche e di governo sui temi di maggiore attualità, dall’andamento macroeconomico al credito alle imprese, dalla manovra di bilancio alle novità normative per il settore.

Dopo il saluto del Presidente di Confindustria Nautica Saverio Cecchi, aprirà la tavola rotonda Antonio Patuelli, Presidente dell’Associazione Bancaria Italiana (ABI), con un focus sugli scenari macroeconomici.

Seguiranno gli interventi di Renato Loiero, Consigliere economico del Presidente del Consiglio dei Ministri e Simona Camerano, Responsabile per gli scenari economici di Cassa Depositi e Prestiti che si soffermeranno sulla manovra di bilancio e il supporto agli investimenti. L’andamento economico e la forza dell’Italia saranno le tematiche affrontate negli interventi di Marco Fortis, Vice Presidente Fondazione Edison e Nicola Porcari, Head of Structured Finance BPER.

Sarà poi la volta degli interventi parlamentari con Gerolamo Cangiano, Commissione Trasporti Camera dei Deputati, Deborah Bergamini, Commissione Affari Esteri e Comunitari Camera dei Deputati e Ilaria Cavo, Vice Presidente Commissione Attività Produttive Camera dei Deputati.

Il convegno vedrà affidata la chiusura ai rappresentanti di Governo: Edoardo Rixi, Vice Ministro delle Infrastrutture e Trasporti, Nello Musumeci, Ministro della Protezione Civile e le Politiche del Mare e Adolfo Urso, Ministro delle Imprese e del Made in Italy.

Stop ai cantieri autostradali, come sempre accade, per le vacanze natalizie. Alcuni ma non tutti: restano infatti situazioni che non saranno smantellate anche per via della Pasqua del 2024. Una Pasqua che arriva in anticipo - il 31 marzo - e per la quale si teme un afflusso di auto e di turisti maggiore rispetto alle vacanze in arrivo. Per questo, spiega l'assessore regionale alla protezione civile Giacomo Giampedrone a Primocanale, ci saranno maggiori disagi a Natale per preservare poi le vacanze pasquali. Lo stop natalizio sarà fino all'8 dicembre alle ore 14. 

"E' un piano che ormai ripetiamo da diversi anni, abbiamo un tavolo gestito dal ministero delle Infrastrutture di cui la Regione fa parte insieme agli enti locali, per cercare ove possibile di alleggerire quel sistema di cantieri almeno nella parte delle festività natalizie, primaverili ed estive. Il piano è scattato nelle scorse 48 ore per garantire questo ponte dell'8 dicembre".

"Si tratta di un alleggerimento di tutto ciò che è smontabile su tutte le arterie autostradali della nostra regione e quindi tutti e tre i concessionari - spiega ancora l'assessore - tranne alcune situazioni puntuali che permangono. Questo perché quei cantieri hanno una struttura tale che non consente lo smontaggio. Ma anche perché quest'anno la Pasqua arriva molto presto, sarà il 31 di marzo e quindi abbiamo preferito in taluni casi sacrificare qualche disagio in più per la pausa natalizia, per poi invece poter smontare definitivamente quei cantieri - che sono pochi, per la verità - per la pausa pasquale".

 

Due mesi interi di lavori alla rampa di accesso superato il casello di Genova Nervi per andare verso Livorno: accade dalle 22 dell'11 dicembre, lunedì. Una chiusura continuativa H24 che vede dunque la deviazione del traffico sui caselli limitrofi: Genova Est in città e Recco a levante. Con disagi già preventivati per la viabilità del levante cittadino e del Golfo Paradiso. 

"È un cantiere in controtendenza - commenta a Primocanale l'assessore regionale alla Protezione Civile Giacomo Giampedrone - perché Aspi, il gestore di quella tratta, ritiene che il periodo natalizio sia il più efficace dal punto di vista del minor disagio nei confronti dei cittadini. E' un cantiere che durerà per otto settimane ininterrotte. Si tratta del rifacimento di tutte le barriere, sia spartitraffico che fonoassorbenti, della rampa di accesso. Al casello di Nervi sarà inibita la direzione Livorno".

Si tema molto per le ripercussioni sul traffico del levante genovese. Commenta Giampedrone: "Ovviamente ci saranno dei disagi. So che Aspi sta avendo interlocuzioni anche con i Comuni del Levante perché il casello di Recco diventerà centrale sotto questo profilo, così come lo diventerà Genova Est per coloro i quali devono entrare in autostrada, andare in direzione Livorno".

"Abbiamo valutato che l'uscita da questo cantiere nella prima settimana di febbraio ci consentirà di ripristinare la normale viabilità entro il periodo pasquale, che sarà quello che abbiamo valutato essere molto più pressante dal punto di vista non solo di chi frequenta e lavora nella nostra regione, ma anche di chi verrà a visitare il nostro territorio per le vacanze di Pasqua", conclude l'assessore.

GENOVA - Il comitato di gestione dell'Autorità di sistema portuale del Mar ligure occidentale ha stanziato 2,6 milioni alla Compagnia unica lavoratori merci varie (Culmv) Paride Batini "per i costi sostenuti nel periodo aprile-giugno 2023 per il reimpiego dei lavoratori portuali in altre mansioni e per le minori giornate lavorative registrate nel periodo gennaio-ottobre 2023 a causa delle condizioni geopolitiche del contesto internazionale che aggiungono nuove pressioni sugli scambi commerciali globali".

Il contributo per le "minori giornate lavorate" ammonta a un milione e 840mila euro. Inoltre il comitato di gestione ha approvato l'affidamento in favore del costituendo RTI Fuorimuro Shunting&Rail del servizio di manovra ferroviaria per una durata di 5 anni, oltre opzione di rinnovo per ulteriori 2 anni, per un valore complessivo massimo di circa 61,6 milioni.

Non solo, per quanto riguarda i porti di Savona e Vado Ligure il comitato di gestione ha espresso parere favorevole al differimento del termine delle scadenza delle concessioni demaniali con finalità turistico-ricreative al 31 dicembre 2024. Tutto dunque spostato di un anno, la scadenza delle concessioni era infatti prevista per la fine del 2023. Il comitato di gestione ha anche specificato che "i titoli concessori dovranno contenere specifiche clausole di risoluzione automatica nel caso in cui venissero presentate eventuali istanze che dovessero essere ritenute preferibili a seguito di idonea comparazione".