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GENOVA - Le multe con autovelox sono arrivate anche a Roma, durante il Question Time alla Camera, dove è intervenuta la deputata di Noi Moderati e vicepresidente della Commissione X Attività produttive Ilaria Cavo, insieme al capogruppo Maurizio Lupi. Nel QT è stata presa da esempio Milano, che è in testa alla classifica per incassi da multe del codice della strada: nel 2022 sono finiti nelle casse del Comune 100 milioni di euro, e di questi quasi 13 mln sono arrivati dai velox (seconda dopo Firenze, 23.2 mln ndr). 

"Sugli autovelox bisogna fare una riflessione profonda, visto che il ministro Salvini aveva detto di voler avviare una discussione sul codice della strada - ha spiegato a Primocanale Ilaria Cavo -. I velox servono per salvare vite perché la sicurezza dev'essere al primo posto, ma bisogna evitare che ci sia un uso improprio, evitando anche che diventi un modo per fare cassa, con una vera e propria tassazione occulta per gli automobilisti"

La vicepresidente della Commissione X Attività produttive ha rimarcato la differenza tra l'uso dei velox, diverso da un contesto all'altro: "un conto se vengono piazzati vicino alle scuole o agli attraversamenti, dove servono assolutamente, un altro se invece vengono utilizzati come tassazione nascosta".

È poi arrivata la risposta del titolare del Mit Matteo Salvini, che è intervenuto così in Question Time: "I velox sono un modo per proteggere e tutelare i cittadini, ma è in corso una revisione del codice della strada con un sistema utile in tutta Italia che verrà poi portato in Parlamento". Da una parte quindi l'obiettivo di prevenire gli incidenti, dall'altra però la necessità di contrastare il rischio che venga creata una tassa occulta.

Nel 2022, nelle casse del Comune di Genova, sono entrati oltre 10 milioni di euro. Sul tema genovese era intervenuto anche il presidente di Assoutenti Furio Truzzi, che ha spiegato che "la cura degli autovelox non sembra però aver fermato l'aumento degli incidenti stradali, perché l'unica cosa che è aumentata sono le entrate per le casse dell'amministrazione comunale". Anche Furio Truzzi ha definito le multe una "tassa occulta" sugli automobilisti, "che deve far riflettere l'amministrazione comunale nelle sue politiche di tutela del codice della strada". 

"È pronto lo schema di decreto per regole certe e sanzioni giuste - riferisce la deputata di Noi Moderati Ilaria Cavo -, sarà necessaria una omologazione e un sistema di criteri dove esistono regole chiare e uguali per tutta Italia. Nel decreto si troverà la spiegazione di come devono essere sistemati i velox, che seguiranno una regola uguale in tutto il Paese, che sia uniforme, equo e giusto". 

 

 

 

GENOVA - Il nostro pensiero in questo momento va alle famiglie dei bambini che hanno subito un’aggressione vigliacca e vile, che ci lascia sgomenti. Auspico una pena severa per l’aggressore, prontamente individuato ed arrestato dalle forze dell'ordine". Così il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti in merito all’aggressione avvenuta questa mattina in un parco di Annecy, nella regione francese dell'Alta Savoia.

Proprio lì questa mattina dove un uomo ha aggredito e ha accoltellato persone a caso tra adulti e bambini in un parco pubblico, ferendo diversi passanti, alcuni in modo grave prima di essere fermato. 

 

 VENTIMIGLIA - Il consigliere comunale della minoranza di centrosinistra in Comune a Ventimiglia Domenico De Leo (Pd), si è dimesso oggi per lasciare il posto ad Alessandro Leuzzi, primo dei non eletti. Per la prima volta dopo trent'anni esce dall'amministrazione. "Ho preso questa decisione, perché voglio lasciar spazio ai giovani e dedicare più tempo alla mia famiglia, alla quale ne ho sottratto troppo in questi anni - afferma De Leo -. Il mio però non deve essere interpretato come un addio alla politica e al partito".

Con 158 preferenze, De Leo era stato il più votato della lista del Partito Democratico, che alle amministrative di maggio ha appoggiato la candidatura a sindaco di Gabriele Sismondini (indipendente). De Leo non avrebbe voluto neppure candidarsi, se non fosse che, come spiega "mi aveva un po' conquistato il progetto di Sismondini e con spirito di collaborazione sono sceso in campo. Anche se il partito non è cresciuto in termine di voti, è però cresciuto come risorse umane, con molti giovani al suo interno".

GENOVA - Non solo il traffico che ha paralizzato le tratte autostradali della Liguria, ma anche l'installazione delle barriere fonoassorbenti che sembra latitare. "L’incolonnamento dei veicoli, che ha paralizzato il traffico autostradale per ore durante il ponte del 2 giugno, oltre ad aver trasformato le ferie di molti vacanzieri in un incubo, rappresenta un problema e un rischio per la salute di chi vive a ridosso dei tratti autostradali privi di barriere fonoassorbenti - rimosse nel 2019 - e il cui cronoprogramma dei lavori per la ricollocazione è ancora un’incognita", dichiara il consigliere regionale del Partito Democratico Pippo Rossetti.

Secondo il consigliere Rossetti, che ha presentato un'interrogazione in aula, i tempi di consegna e di posizionamento delle barriere presentati fino a ora da Società Autostrade non sono mai stati rispettati e i cittadini in assenza di interventi di mitigazione del traffico saranno costretti a subire continui disagi, alcuni fino al 2029.

"Dieci anni di rumore, giorno e notte a finestre chiuse, ciò non è accettabile. Quello che è accaduto nel ponte del 2 giugno, dove le code hanno superato i 20 chilometri, è infatti solo il preludio di quanto potrebbe accadere nei mesi estivi. Dal 2019 i cittadini aspettano una soluzione che limiti i disagi, ma ad oggi non sono stati individuati né offerti indennizzi per mitigare gli impatti acustici e dell’inquinamento dell’aria, a compensazione di quanto moltissime famiglie stanno subendo e potrebbero subire per i prossimi anni, né sono state posizionate le barriere" ha aggiunto il consigliere regionale Pippo Rossetti.

L'esponente dem ha così presentato un'interrogazione alla giunta per capire "quali azioni e quali provvedimenti intende assumere per tutelare gli abitanti che risiedono lungo la tratta autostradale sprovvista dei pannelli fonoassorbenti. Speriamo che la risposta non sia un'ulteriore promessa”.

GENOVA - Con i sondaggi di Primocanale-Tecné è esploso il dibattito in città: tunnel subportuale sì o no? Sopraelevata sì o no? Il tema è "caldissimo" tra i genovesi, che leggendo i commenti dalle diverse piattaforme di Primocanale appaiono per la maggior parte contrari all'abbattimento della strada Aldo Moro, che potrebbe essere parziale o totale.
Sul tunnel, invece, chi è favorevole e lo ritiene la soluzione alla viabilità, chi lo immagina come un'ulteriore direttrice per combattere il traffico a Genova e chi invece ha paura di questo tipo di infrastruttura. 
 
 
"Sono contrario al tunnel perché avrà un costo di gestione alto che poi i genovesi dovranno pagare: anni fa si era allagato il sottopasso a Caricamento, figurarsi un tunnel sotto il mare", ci scrive Emanuele a . La manutenzione, in realtà, dovrebbe essere a carico di Autostrade per l'Italia, che realizzerà l'opera nell'ambito delle opere compensative concordate con il Comune di Genova dopo i danni causati dal crollo di Ponte Morandi. Ma in qualche modo la pagheranno i cittadini italiani, attraverso i pedaggi sulla rete autostradale. 
 
https://www.instagram.com/p/CtGx4zdI2-I/
 
Dello stesso avviso Mina che dice "Sono sfavorevole al tunnel subportuale, anche per questione di fiducia nel costruttore...", che però non sa esprimersi sulla Aldo Moro. "Sopraelevata: ormai fa parte del panorama ma non è bellissima e demolirla aprirebbe la vista ai palazzi che se la trovano davanti... Non so, indecisa". Franco, invece, è "favorevole al mantenimento della Sopraelevata, una utile alternativa all'aumento di traffico e che se ne dica un bel biglietto da visita per chi ci passa sopra".
 

Sempre via mail interviene anche Fabio "sono assolutamente contrario all’abbattimento della sopraelevata; il tunnel, qualora venisse realizzato, dovrebbe essere un'opera alternativa e non sostitutiva, soprattutto considerando che la sopraelevata ha anche entrate e uscite intermedie con un accesso più o meno rapido al centro città, ed è la strada panoramica che siamo abituati a percorrere da quasi sessant’anni. Piuttosto, con un opportuno restyling, dovrebbe costituire insieme all’eventuale tunnel, una soluzione quasi radicale al problema del traffico". 
 
 
C'è anche chi pone l'accento, come Franco, sui cambiamenti climatici: "Con i cambiamenti climatici e le enormi questioni Geopolitiche che ci saranno nei prossimi anni, il traffico auto dovrà essere quasi totalmente annullato e spostato su tranvie leggere di superficie. Modalità flessibili di movimento ma non individuali. Tunnel e Sopraelevata sarebbero sconsigliati". 
 
https://www.instagram.com/p/CtGJ5a3ImYr/
 
Diverse persone sono favorevoli alla realizzazione del tunnel e alla demolizione della sopraelevata oppure solo al tunnel ma senza abbattere la sopraelevata, come Carlo che dice: "altrimenti meglio la sopraelevata da sola, risparmiando un sacco di soldi. Chi vuole abbattere la sopraelevata non abita a Genova".
 
C'è un sogno che alcuni accarezzano ed è quello di mantenere la sopraelevata una volta terminato il tunnel per trasformarla in "pedonale e turistica come a New York", una bella fantasia quella di Gianmario che ci scrive così su Instagram @primocanale.it. Per molti è "un bellissimo biglietto da visita per chi arriva da fuori ed ha subito una visione panoramica di Genova" e c'è chi rilancia con una ciclopedonale vista mare e palazzi. 
 
 
E sembra necessario, dalle centinaia e centinaia di commenti arrivati a Primocanale su tutte le piattaforme, Instagram, Facebook, Telegram, mail e Whatsapp, un referendum tra i cittadini per una decisione così delicata e sentita dai tanti residenti a Genova, più che sul tunnel sull'abbattimento o meno della sopraelevata.