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PARIGI - Una delegazione delle commissioni Difesa e Attività produttive della Camera dei deputati, ha preso parte al Salone Air Show di Bourget, Parigi. Tra loro l'onorevole Ilaria Cavo, che ha raccontato a Primocanale come l'evento certifichi l'eccellenza italiana, tra cui Leonardo che tanto ha deciso di investire sul territorio ligure. 

GENOVA - Il Partito democratico punta il dito contro il nuovo regolamento di Regione Liguria sui Piani di bacino per la gestione delle aree esondabili, che ha incassato il no delle associazioni ambientaliste, delle professioni, oltre alle perplessità dei Comuni, spiegano i dem. 

"La Giunta continua ad andare avanti con un documento che rischia di aumentare il rischio idrogeologico sul nostro territorio ed è basato su osservazioni storiche sul cambiamento climatico ferme a 30 anni fa. Serve una legge regionale contro il consumo del suolo, un piano di intervento di messa in sicurezza dei versanti e il sostegno agli enti locali per attuarlo" commentano i consiglieri regionali del Pd.

Regione Liguria ha deciso di approvare il nuovo regolamento sui Piani di bacino, ma l'opposizione chiede un disegno per la messa in sicurezza dei versanti e una legge contro il consumo del suolo. Dalle pagine di osservazioni presentate, il Pd sottolinea che non c'è nessuna traccia nel regolamento che andrà in votazione in commissione giovedì prossimo, 22 giugno.

"Le amministrazioni comunali temono quanto è previsto nella nuova norma, in particolare il passaggio delle competenze dalla Regione ai singoli comuni. Con quale personale i Comuni potranno verificare - prima di rilasciare le autorizzazioni - la conformità dell’opera secondo il nuovo regolamento? La giunta regionale non sa che non ci sono né le competenze né le risorse per farlo? Non è appesantendo gli Enti Locali e permettendo la realizzazione di piccoli interventi in alcune aree che si risolvono i problemi. La Regione deve predisporre e realizzare un piano di intervento per la messa in sicurezza del territorio riducendo le zone a rischio alluvione. Questa è la vera priorità, che metterebbe i comuni nelle condizioni di disegnare il futuro delle proprie comunità" spiega il consigliere regionale e presidente commissione Ambiente Davide Natale

"La proposta della giunta ha visto le forti perplessità degli Ordini dei Geologi e dell’Università di Genova sotto diversi punti. Il trasferimento di molti aspetti decisionali dalla Regione ai Comuni, che non hanno strutture idonee a reggere il carico di queste decisioni, comporterà una perdita di regia, e questo preoccupa - prosegue il capogruppo del Partito democratico Luca Garibaldi -. Così come preoccupa che questo documento non affronti il tema del cambiamento climatico e i dati su cui viene impostato sono osservazioni storiche ferme a trent’anni fa, mentre invece è evidente, non solo dal punto di vista scientifico, che negli ultimi anni i fenomeni estremi stanno diventando sempre di più e sempre più intensi. Nei prossimi anni metà della Regione avrà un aumento delle precipitazioni, mentre l’altra metà ne avrà meno, ma entrambi i fenomeni mettono in crisi il sistema".

ISE-SHIMA (Giappone) - Il viceministro alle Infrastrutture e ai Trasporti Edoardo Rixi, a margine della sessione di lavoro 'Public-Private session' durante il G7, ha fatto il punto della situazione sul tema che riguarda il trasporto marittimo. "I Green shipping corridors possono accelerare lo sviluppo e l’uso di combustibili a emissioni zero e favorire investimenti nelle infrastrutture portuali. L’impegno del G7 è quello di sostenere la creazione di almeno 14 ‘corridoi’ che coinvolgano i suoi componenti entro la metà di questo decennio - spiega il deputato ligure della Lega -. L’obiettivo è arrivare a zero emissioni nette di gas serra dal traffico mercantile entro il 2050 (in ottica ‘life cycle’) con traguardi intermedi per il 2030 e il 2040. La digitalizzazione dei processi di scambio delle informazioni tra nave e porto contribuirà in modo significativo alla decarbonizzazione delle opere portuali".

Per quanto riguarda il trasporto ferroviario è considerato di per sé sostenibile e rispettoso dell'ambiente. E proprio per questo è prevista la collaborazione tra i membri del G7 per condividere informazioni, best practice e approcci normativi per ridurne ulteriormente l'impatto ambientale e incrementarne l'uso. "Sul trasporto su strada l’impegno comune è giungere entro il 2030 a un livello altamente decarbonizzato. Con l’obiettivo di un azzeramento netto delle emissioni entro il 2050 anche attraverso lo sviluppo di carburanti sostenibili come il bio-fuel" conclude il viceministro al Mit Edoardo Rixi.

 

 ISE-ISHIMA - L'Italia si prepara ad ereditare dal Giappone la presidenza del G7 nel 2024. Nella città giapponese di Ise-Ishima si sono svolti i lavori della Ministeriale G7 Trasporti, conclusi col regalo di una campana in bronzo - realizzata ad Agnone dalla più antica fonderia italiana e tra le più antiche al mondo - consegnata dal vice ministro Edoardo Rixi al ministro giapponese dei Trasporti Tetsuo Saito come simbolo dell’imminente passaggio di consegne.

Tra le priorità generali saranno posti temi come il sostegno compatto all’Ucraina, la sicurezza economica, i flussi migratori, il rilancio dei rapporti verso l’Africa e in ambito G20. Il G7 2024 si terrà in Puglia subito dopo le elezioni per il Parlamemto europeo, previste a giugno.

GENOVA - È una storia che parte da lontano quella tra l'eurodeputato di Fratelli d'Italia Carlo Fidanza e il presidente Silvio Berlusconi. I due si erano conosciuti da giovanissimi quando ancora Fidanza era consigliere comunale a Milano e Berlusconi capolista di Forza Italia sempre nella sua città natale. Da quei mesi a oggi, come si suol dire, ne è passata di acqua sotto i ponti, e il parlamentare europeo e l'ex premier italiano hanno lavorato e collaborato spesso insieme. 

"Sul piano politico Berlusconi ha lasciato un'eredità del centrodestra di governo, ha avuto la capacità, nel '92/'93, di immaginare un blocco politico ed elettorale alternativo alla sinistra, ed è stata la sua più grande intuizione politica e il suo lascito - ha commentato a Primocanale l'eurodeputato Carlo Fidanza -. Noi lo onoreremo e il premier Meloni è la sua proiezione del 2023, noi siamo in campo per cercare di rendere questo centrodestra di governo sempre più forte, credibile e rispettabile in Europa e nel mondo"

Lo stesso Fidanza definisce Fratelli d'Italia un partito di destra-centro, con salde radici a destra ma che ha aggregato nel corso degli anni persone che arrivavano da esperienze politiche diverse. "Da noi ci sono amici che provenivano da Forza Italia e che adesso fanno parte della nostra famiglia e che ricoprono ruoli importanti anche in Liguria. Non si arriva al 26% come abbiamo fatto alle ultime elezioni politiche senza un blocco importante di elettori che in passato avevano votato per altri partiti del centrodestra, a partire da Forza Italia" ha aggiunto Fidanza.

Quello che Fratelli d'Italia non vuole è una politica che diventi un'operazione nostalgia, perché se da una parte è necessario mantenere saldi i propri principi e valori, dall'altra adesso che il partito di Giorgia Meloni è al governo deve tenere ben salde le redini dell'esecutivo. E a confermare ciò è proprio l'europarlamentare di FdI Carlo Fidanza. "Per noi oggi è importante la tenuta del governo Meloni e la tenuta del governo, lo dico in modo chiaro, passa dal mantenimento di una Forza Italia stabile, non ci sarà da parte nostra nessun tentativo di cannibalizzare gli alleati, c'è la volontà di avere in Tajani o nei leader che i forzisti sceglieranno degli interlocutori che ci aiutino a far navigare al meglio il governo come è stato fino a ora". 

Insomma, non è tempo di transfughi. Meglio che ognuno rimanga nel proprio partito e remi nel verso giusto