GENOVA - È in momenti come questi che si riscopre l’importanza e il valore dei corridoi umanitari e acquista maggior valore l’iniziativa organizzata da Sant’Egidio e Teatro Carlo Felice, organizzato prima del conflitto in Ucraina: appuntamento venerdì alle ore 20 con il concerto "Humans". Sul podio il maestro John Axelrod con Andrea Lucchesini al pianoforte. Da Mozart a Schumann a Beethoven, sarà una serata all’insegna della musica e della solidarietà, dato che il ricavato sarà devoluto per aiutare gli ucraini.
"Quello che riusciremo a raccogliere andrà a sostegno dell'attività che svolgono le nostre comunità alla frontiera di Slovacchia e Polonia per accogliere chi scappa dall'Ucraina"
"Li assistono e li aiutano a trovare una sistemazione degna, prima che possano poi scegliere un paese in cui rifugiarsi nell'attesa che finisca la guerra", spiega a Primocanale Andrea Chiappori, responsabile per la Comunità di Sant'Egidio a Genova. E in Italia chi arriva avrà automaticamente lo status di rifugiato per un anno, rinnovabile, secondo i provvedimenti adottati in questo momento di emergenza e solidarietà con il paese in guerra.
Ma i corridoi umanitari da anni collaborano per aiutare i rifugiati di guerra a costruirsi una nuova vita e a integrarsi nei nuovi paesi di destinazione.
"A Genova dal 2016 sono arrivate 36 persone da situazioni difficili, come dalla Siria, all'Eritrea, dal Camerun, dalla Somalia, dall'Iraq, dall'Afghanistan: ad oggi 28 di loro sono ancora qui e hanno raggiunto un buon livello di integrazione"
Integrazione significa vedere i bambini che vanno a scuola, i genitori con una casa e un lavoro. "La musica è un mezzo potentissimo per consolazione, pace, serenità: speriamo che la serata possa essere un auspicio per tutte le persone che temono gli orrori della guerra".
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