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ALBISSOLA MARINA - È stato arrestato il giovanissimo che nel pomeriggio di ieri avrebbe accoltellato un suo coetaneo dopo una lite alla fermata dell'autobus.

In manette un ragazzino italiano ritenuto responsabile del tentato omicidio: l'aggressione è avvenuta al culmine di una violenta lite scaturita fra i due e altri giovani per cause ancora da chiarire.

Albissola Marina, lite tra due minorenni finisce a coltellate: ferito 16enne - LA NOTIZIA

I testimoni hanno indicato nell'autore dell'accoltellamento un ragazzino che è stato rintracciato e fermato poco dopo a Varazze. Indossava ancora gli abiti indossati durante l'aggressione. Per l'identificazione sono state fondamentali le immagini del sistema di videosorveglianza presente all'interno dell'autobus, da cui erano scesi i giovani aggressori.

Il minorenne è stato accompagnato presso il Centro di Prima Accoglienza di Genova, in attesa della convalida del provvedimento precautelare da parte dell'Autorità Giudiziaria e dovrà rispondere del reato di tentato omicidio.

Nei pressi del luogo dell'aggressione, inoltre, sono stati trovati i tre coltelli utilizzati, ora sequestrati. La vittima dell'accoltellamento è ricoverato al Santa Corona ed è tuttora in prognosi riservata.

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GENOVA -Slitta a lunedì 23 gennaio la decisione se accettare o no nel processo sulla tragedia di Ponte Morandi la maxi memoria presentata dai pubblici ministeri Terrile e Cotugno.

I giudici hanno annullato la udienza di domani per valutare le numerose eccezioni presentate dagli avvocati difensori dei 58 imputati, che hanno chiesto di respingere la memoria o depurarla di alcune parti.

Quella di oggi è stata un'udienza molto movimentata, non solo perchè a causa della pioggia che disturbava l'audio il processo nella parte finale della mattinata si è spostato dalla tensostruttura all'aula bunker, ma anche per i vibranti faccia a faccia fra le parti in gioco.

IMPERIA - Continuano le indagini sul caso del bambino di sei anni trovato lo scorso dicembre 19 dicembre in condizioni gravissime in via Gallardi a Ventimiglia. Quel giorno era stato affidato alla nonna paterna e al suo compagno: entrambi, pochi giorni dopo, sono stati indagati per lesioni.

La procura di Imperia ha diramato quest'oggi un comunicato stampa in cui mette in dubbio le precedenti ipotesi che sono state formulate sul caso: "Gli accertamenti sinora effettuati (indagini di p.g., dichiarazioni, interrogatori, consulenze medico legali e relazioni della polizia scientifica) in ordine alla produzione delle più gravi lesioni riportate dal minore e che ne hanno determinato il pericolo di vita, non paiono ricondurre dette lesioni a condotte volontarie di percosse o maltrattamento; il che ovviamente non esclude in radice che condotte lesive volontarie possano essersi realizzate in epoca antecedente, tema investigativo questo in fase di approfondimento sul quale non è possibile allo stato formulare alcuna anticipazione"

LERICI - Il sindaco di Lerici (La Spezia) Leonardo Paoletti e il suo vice Marco Russo sono stati condannati in primo grado a dieci mesi di carcere ciascuno per non essere intervenuti nonostante fossero a conoscenza della pericolosità del cancello che il 27 aprile 2019 travolse e uccise la piccola Bianca Tonelli, una bimba di appena 3 anni che si trovava con il nonno nel parco giochi del frazione Pugliola. A darne notizia è l'edizione spezzina del Secolo XIX.

I due erano accusati di omicidio colposo, così come il titolare della ditta che installò il cancello, Davide Paolini, la dirigente comunale del servizio lavori pubblici Valentina Gatti e l'operatore scolastico dell'istituto di Pugliola Pilade Bernardini.

Sindaco e vicesindaco sono stati giudicati con rito abbreviato, che consente in caso di condanna lo sconto di un terzo della pena. Gli altri tre imputati invece sono stati rinviati a giudizio dal giudice Fabrizio Garofalo e il processo a loro carico inizierà il 6 aprile. Gli avvocati di sindaco e vicesindaco hanno già annunciato ricorso in Appello.

IMPERIA - Continuano le indagini sul caso del bambino di sei anni trovato lo scorso 19 dicembre riverso in strada in condizioni gravissime in via Gallardi, a Ventimiglia. Questa mattina il comunicato stampa della Procura di Imperia dove si afferma che "gli accertamenti sinora effettuati in ordine alla produzione delle più gravi lesioni riportate dal minore, non paiono ricondurre a condotte volontarie di percosse o maltrattamento". Parole che mettono in dubbio le diverse tesi ipotizzate finora o, quantomeno, la loro piena interpretazione, e su cui è intervenuto anche l'avvocato Luca D'Auria, legale della mamma del piccolo R.

"Riceviamo la comunicazione della procura della Repubblica di Imperia nella quale si legge che il pubblico ministero sta valutando anche altre ipotesi rispetto a quelle emerse nell'immediatezza. Per questo - scrive dall'avvocato D'Auria - ricoverato al Gaslini dallo scorso 19 dicembre per lesioni gravissime - nominerò una compagine di consulenti adeguati che potranno essere utili per il disvelamento della verità".

Bimbo picchiato a Ventimiglia, l'avv. D'Auria: "Nominerò una compagine di consulenti" - LA NOTIZIA

Quel 19 dicembre il bambino era stato affidato alla nonna paterna e al suo compagno: entrambi, pochi giorni dopo, sono stati iscritti nel libro degli indagati per lesioni gravissime dopo che l'uomo si era presentato in commissariato (LEGGI QUI).

Il procuratore di Imperia Alberto Lari spiega che per chiarire quanto accaduto al bimbo di Imperia, che in un primo momento era apparso vittima di maltrattamenti da parte del compagno della nonna, "un apporto decisivo per l'accertamento dei fatti, com'è ampiamente prevedibile, potrà essere fornito dal minore, le cui condizioni di salute, per quanto nettamente migliorate, non consentono al momento di poterlo esaminare sui fatti stessi con quel grado di attendibilità, tendenzialmente scevra da qualsiasi tipo di condizionamento esterno, auspicabile".