Vai all'articolo sul sito completo

GENOVA - Era stato condannato a 30 anni di carcere con l'accusa di aver ucciso con 19 coltellate il nonno. È Luca Volpe, 31 anni, il detenuto trovato morto in cella ieri nel carcere di Sanremo. Le cause del decesso sono ancora in corso di accertamento e sul posto si è recato anche il medico legale.

Volpe era stato condannato in primo grado dal tribunale di Como, nelle forme del rito abbreviato, per omicidio aggravato dalla crudeltà. 

A quanto pare, la lite, culminata nell'assassinio, ebbe origine quando il nonno, che lo aveva cresciuto, lo rimproverò dopo averlo trovato con la droga. Il pensionato di 78 anni era stato raggiunto dalle coltellate sferrate dal nipote, con cui conviveva, all'interno del suo appartamento, in via Monte Palanzone a Cantù, Como.

GENOVA - Nonostante i tentativi di rianimazione da parte degli operatori del 118, un uomo di 50 anni è morto dopo un improvviso malore che lo ha colto mentre si trovava in autostrada alla guida della sua auto.

Il fatto è successo attorno alle 19:30. L'uomo stava guidando nel tratto tra Genova Est e Nervi quando ha sentito un forte dolore allo stomaco, ha accostato e ha quindi avvertito i soccorsi. I militi del 118 soccorso sono giunti tempestivamente insieme all'automedica Golf 4 all'uscita di Nervi ma non c'è stato niente da fare. 

SESTRI PONENTE - Non sono ancora note le cause per cui alcuni banchi di una ex scuola di Sestri Ponente hanno preso fuoco, generando un principio d'incendio che ha creato l'allarme nel ponente genovese. La strada dove si trova l'ex istituto, via Boeddu, è stata temporaneamente chiusa al traffico. Fortunatamente non ci sono stati feriti.

(Notizia in aggiornamento)

LOANO - Paura nel ponente ligure per un incidente avvenuto in Aurelia a Loano: per ragioni ancora ignote un autista ha perso il controllo della sua vettura e ha investito un bambino di 9 anni e sua madre, che si trovavano sul marciapiede.

I due sono stati portati all'ospedale Santa Corona di Pietra Ligure, dove sono stati ricoverati in codice giallo.

Ancora in corso i rilievi delle forze dell'ordine per chiarire la dinamica dell'incidente.

(Notizia in aggiornamento)

Era la notte dello scorso 28 gennaio quando nel centro di Sarzana, tra piazza Garibaldi e piazza Battisti, scoppiò una rissa tra giovani. Finita a colpi di machete, con un 25enne sarzanese che a causa della profondità delle ferite da lama aveva quasi rischiato l'amputazione di una mano. Tutti i giovani erano quasi più che ventenni, tra loro anche un minorenne.

Gli otto protagonisti della rissa ora sono stati identificati e denunciati nel giro di pochi giorni grazie agli accertamenti dei Carabinieri. C'è anche un arresto: è il ragazzo che ha inferto i colpi di machete, incastrato sia dalle testimonianze degli altri giovani sia dalle telecamere di sorveglianza della piazza.

Oltre all'arresto, che risale ormai a dieci giorni fa, ora la notizia: per otto tra i protagonisti della rissa è scattato il Daspo urbano. Il Questore della Spezia ha infatti emesso otto provvedimenti di divieto di accesso alle aree urbane del comune di Sarzana dalle ore 18 alle 5 per la durata di un anno e sei mesi fino a un massimo di 2 anni.