Cronaca

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L’ex comandante dei Ris, ora consulente di Sempio, incaricato dalla Procura di Genova di effettuare nuovi test sull’attrezzo usato per uccidere Luigia Borrelli nel 1996
1 minuto e 7 secondi di lettura
di Annissa Defilippi

L’ex comandante dei Ris, ora consulente di Sempio nel caso Garlasco, è stato incaricato dalla Procura di Genova di effettuare nuovi test sul trapano usato per uccidere Luigia Borrelli nel 1996. La pm Patrizia Petruzziello, prima di chiudere le indagini del cosiddetto 'delitto del trapano', ha deciso di chiedere al gip un nuovo incidente probatorio per capire se con le tecniche di oggi sia possibile trovare tracce di Dna sul trapano e sul filo elettrico. L'attrezzo era stato trovato ancora conficcato sul cadavere della prostituta uccisa dopo essere stata massacrata di botte in un fondo nel centro storico.

L'esame del dna sul trapano del delitto

In caso affermativo la traccia sarebbe confrontata ancora una volta con quello di Verduci, accusato di essere il "killer del trapano". Il suo campione genetico è stato identificato nel basso di vico Indoratori su due sigarette e su una placca di un interruttore, sia dalla Procura durante le indagini, sia in un primo incidente probatorio con tutti i consulenti di parte.

La discussione della perizia

L'inizio delle operazioni è fissato al 3 luglio nei laboratori di Orbassano alle ore 13, poi passeranno novanta giorni per la perizia che dovrà essere depositata entro il 3 ottobre e sarà discussa il 21 ottobre. 

Il generale Garofano nominato perito

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