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DOLCEACQUA  - Tragedia nell'imperiese dove una coppia di 50enni tedeschi è stata trovata morta in casa. Si chiamavano Eve e Jorg Vetzel ed erano originari di una piccola località del sud della Germania, nei pressi del lago di Costanza

A dare l'allarme un amico, preoccupato dopo che la coppia non rispondeva al telefono. Da quanto ricostruito sembrerebbe che i due, marito e moglie, siano morti nel sonno a causa di un avvelenamento da monossido di carbonio avvenuto per una caldaia malfunzionante.

Il ritrovamento dei corpi senza vita, avvenuto per mano dei carabinieri intervenuti, è avvenuto verso le 10. I coniugi sono turisti tedeschi, proprietari della casa in località Arcagna, lungo la provinciale 70, usata come casa vacanze. Come ha spiegato il sindaco di Dolceacqua Fulvio Gazzola a Primocanale "sono molte le persone di origine tedesca che possiedono un'abitazione qui, nelle alture".

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Sul posto i vigili del fuoco di Imperia, il 118 con l'ambulanza della Croce Azzurra Val Nervia e l'automedica Alfa 3, anche se per loro non c'è stato nulla da fare. Secondo le ricostruzioni il decesso dei due risalirebbe al periodo tra la serata di giovedì e la scorsa notte.

Chiamato nella casa indipendente anche il medico legale e il pubblico ministero Matteo Gobbi per gli accertamenti del caso. I carabinieri ora indagano sul tragico evento. Il pm ha disposto il sequestro della villetta per accertare le cause della tragedia. 

Le ultime vittime del monossido di carbonio in Liguria sono state madre e figlia, trovate morte a Genova nel 2019. A ucciderle erano state le esalazioni di monossido di carbonio partite da una calderina difettosa.

LA SPEZIA - Partiranno alle 18 di questo pomeriggio dal polo di Santo Stefano Magra oltre 50 volontari della Protezione Civile della Liguria. Destinazione Imola, una delle città più colpite dal maltempo che ha causato danni e distruzione in gran parte del territorio oltre che 13 morti, decine di feriti e un disperso.

Il bilancio è tragico, per questo da giorni la cabina di regia della nostra regione è in contatto con il dipartimento nazionale della Protezione Civile in attesa dell'ok per dare il via alla partenza, arrivato proprio oggi. La prima missione inviata dalla Liguria il 6 maggio scorso ha concluso le operazioni dopo 10 giorni: si trattava di 4 squadre per un totale di 25 operatori, dislocate nella zona di Faenza. In dotazione anche con un'idrovora da 9 mila litri, utile a realizzare interventi di messa in sicurezza della popolazione e attuare le prime misure di risoluzione delle criticità.

"Fin dalla prima ondata, ai primi giorni di maggio, ci siamo resi disponibili per supportare in tutti i modi possibili l'Emilia Romagna - spiegano il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti e l'assessore alla Protezione Civile Giacomo Giampedrone - in questo momento così difficile. Purtroppo, come liguri, sappiamo bene cosa significhi far fronte a eventi drammatici come questo: siamo al fianco dell’Emilia- Romagna, e forniremo tutto l’aiuto possibile finché sarà necessario farlo".

Sono quindi dieci le squadre, oltre 50 volontari attrezzati di colonna mobile, che partiranno dallo spezzino alla volta della città del Gran Premio di Formula 1, annullato proprio a causa della situazione critica che sta vivendo l'Emilia Romagna. Secondo i quotidiani locali, a preoccupa nella zona del circuito è il fiume Santerno, che costeggia buona parte del tracciato. Diversi settori dell'autodromo risultano già allagati, oltre che molte parti della città.

La carovana di aiuti è attrezzata per rimanere almeno 15 giorni nel territorio romagnolo e lavoreranno insieme alle autorità locali e alla colonna mobile della Protezione Civile della Valle d'Aosta.

Anche i sub di Genova in soccorso dell'Emilia Romagna: salvate 28 persone - LEGGI QUI

L'arrivo è previsto in serata. Intanto continua anche il lavoro dei vigili del fuoco della Liguria per soccorrere l'Emilia: sono già 30 i pompieri che hanno raggiunto la regione, in prima battuta due sezioni operative di Genova, una di Imperia, una di Savona e una di Spezia, circa 36 uomini.

Sul posto anche l'elicottero di Genova che ha già effettuato diversi recuperi di persone sfollate, salite sui tetti delle case allagate per scampare alla furia dell'acqua. Sono impegnati nella zona di Cervia anche tre elicotteri Nemo provenienti da Pescara, Sarzana e Catania che hanno effettuato 16 missioni che hanno consentito di allontanare 37 persone, tra cui anziani, donne e bambini da luoghi a rischio.

Maltempo in Emilia Romagna, dalla Liguria 200 brandine - CLICCA QUI

C'è anche il team di operatori subacquei della Guardia Costiera di Genova, in prima linea in queste ore hanno tratto in salvo 28 persone e diversi animali. I sub stanno provvedendo anche alla distribuzione di viveri e medicinali urgenti salvavita alla popolazione locale.

 

 

GENOVA - Tensione alle 19 di ieri sera in via Pré in seguito a un aperitivo anti spaccio organizzato dagli abitanti per riappropriarsi della strada perennemente occupata dagli spacciatori. I cittadini, in tutto una trentina, solo stato sfidati da decine di pusher che invece di allontanarsi si sono avvicinati a pochi metri, in segno di sfida.

Gli abitanti, per evitare che la situazione potesse degenerare, hanno allertato il 112 e sul posto sono giunti gli agenti della polizia locale. Solo allora i pusher si sono allontanati.

Riuniti in un comitato, i cittadini di Pré hanno più volte chiesto maggiore attenzione alle forze di polizia e alle istituzioni per avere più controlli e una presenza costante, soprattutto nelle ore pomeridiane e serali quando gli spacciatori si impossessano di parte della strada, da porta di Vacca a piazza dello Statuto.

Nei giorni scorsi i pusher hanno più volte accerchiato e minacciato agenti in divisa che effettuavano i controlli.

I residenti sono sfiniti, "con la bella stagione la situazione può diventare ancora più esplosiva" avvertono preoccupati.

"Ma la situazione da alcuni mesi sta migliorando", dicono gli abitanti, "grazie al lavoro della polizia municipale e di noi cittadini la piaga dello spaccio è meno impattante. La svolta è arrivata  dalle nuove strategie dei controlli organizzata dall'assessore alla Sicurezza del comune di Genova Sergio Gambino che permette di monitorare in modo più adeguato i vicoli laterali di via Prè dove avviene la maggior parte dello spaccio". Spaccio che, raccontano a Prè, ora si è spostato in via Gramsci e anche all'interno della fermata della metropolitana della Darsena, "noi - dicono gli addetti alla sicurezza della fermata - quando li vediamo stazionare in modo sospetto li mandiamo via, di più non possiamo fare".

Una nuova mattinata di caos sulle autostrade della Liguria con diversi incidenti nel corso della mattinata e code dovute alla pioggia, al traffico intenso e ai cantieri.

Il primo della giornata è un incidente autonomo in A12, allo svincolo di Rapallo, ha causato code verso levante e verso Genova. L'incidente, avvenuto intorno alle ore 7, è stato presto risolto ma la coda è continuata in mattinata tra Chiavari e Rapallo in entrambe le direzioni di marcia ma anche e soprattutto all'uscita del casello di Rapallo per chi proviene da Genova. Un ferito in codice giallo è stato portato all'ospedale di Lavagna: sul posto i Volontari Soccorso Rapallo e l'automedica Tango 2. 

Incidente poco prima delle 11 invece in A10 tra Pra' e Pegli, dove si registrano code fino a due chilometri in direzione Genova. L'incidente ha coinvolto due autovetture che si sono tamponate. Sul posto la polizia stradale e il 118 con la Croce Verde Praese e Misericordia Ponente. Le due persone coinvolte sono state trattate sul posto. 

Le code continuano anche sulle altre direttrici autostradali: sulla Serravalle, all'uscita del casello di Genova Bolzaneto per chi viaggia verso Milano. Verso Genova invece la coda è all'uscita del casello di Genova Ovest, per traffico intenso verso Sampierdarena e verso la Strada Sopraelevata. 

(notizia in aggiornamento)

GENOVA - Va nel bosco di Costalovaia a Busalla, e smarrisce l'orientamento. L'allarme per la scomparsa per un ottantenne è stato lanciato da una figlia alle 22 con una telefonata al numero unico 112. Le ricerche sono state avviate dai vigili del fuoco del distaccamento di Busalla e della centrale di San Benigno.

La prima notizia positiva è quella che l'uomo ha risposto e al telefono e in modo lucido sta cercando di guidare vigili del fuoco e soccorso alpino verso di sè. Apparentemente dopo la mezzanotte era in buone condizioni nonostante le temperature di notte sono ancora rigide. Presente anche l'elicottero Drago, che sorvola la zona circoscritta.

Le ricerche sono durate per tutta la notte e continuano questa mattina. Sul posto anche i carabinieri e il soccorso alpino. Il problema, fanno sapere i vigili del fuoco, è la fitta boscaglia della zona in cui si trova l'uomo.