GENOVA - Si fa sempre più frammentato e difficile da risolvere il puzzle della politica nazionale e ligure. La coalizione del centrodestra è apparentemente a pezzi e per rimetterla insieme servirà qualcosa in più che un rimpasto in giunta regionale. Il dietrofront di Giovanni Toti sul voto a Maria Elisabetta Casellati è stato il soffio finale sul fragile castello di carte che reggeva gli equilibri, tra una Lega che rivendica una spartizione delle deleghe di sanità e bilancio – ma non per se stessa, Forza Italia che chiede una cabina di regia e di confronto con tutti i partiti e Fratelli d’Italia fa scintille a livello nazionale con Matteo Salvini.
D’altro canto Toti è pronto alla verifica di maggioranza con tanto di report dettagliati sull’operato di tutti gli assessori negli ultimi mesi, ma non vuole affidare deleghe così delicate come la sanità a tecnici. E se in Liguria l’obbiettivo è il dialogo con gli alleati di sempre, per il 2023 gli arancioni vogliono farsi trovare preparati in un centro allargato. Matteo Renzi e Italia Viva sembrano aver trovato un possibile incastro, ma i contorni potrebbero non coincidere con quelli di Azione di Carlo Calenda e forse neppure con lo stesso Luigi Brugnaro che frena le spinte del co-fondatore di Coraggio Italia. Saranno settimane complesse e sul tavolo ci sono le amministrative a Genova e alla Spezia, la prima prova di tenuta della coalizione.
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E a proposito di Genova, il tassello mancante al centrosinistra è sempre lo stesso: l’ufficialità del nome da candidare contro Marco Bucci. Ha fatto prima a decidere Mattia Crucioli, il terzo sfidante alternativo proposto da L'Alternativa c'è, Italexit, Ancora Italia e Riconquistare l'Italia. Fumate grigie su Ariel Dello Strologo, che piace ma non del tutto. Freno a mano e quattro frecce da parte del Movimento 5 Stelle sul presidente della comunità ebraica genovese che, dopo una serie di incontri quasi più fitti e lunghi di quelli per la rielezione di Mattarella, ha rimescolato i piani. Due le possibilità, o il Pd decide di andare avanti senza ripassare dal via oppure si torna al punto di partenza alla ricerca di un altro nome.
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Di questi temi parlerà "Il programma elettorale di Primocanale" che come obbiettivo ha principalmente quello di toccare i punti dei programmi elettorali in vista delle comunali in Liguria e poi delle politiche del 2023, ma che prima deve sciogliere i nodi venuti al pettine con la crisi post Quirinale che si è manifestata anche negli schieramenti apparentemente più solidi. A "cadere" nelle ultime ore è stato anche proprio il M5s che torna in mano a Beppe Grillo, dopo le dimissioni di Luigi Di Maio dal comitato di garanzia e l'ordinanza del Tribunale di Napoli che ha sospeso il nuovo statuto del M5S e la nomina di Giuseppe Conte. Di tutti questi temi se ne parlerà con diversi ospiti da Angelo Vaccarezza, capogruppo in consiglio regionale della Lista Toti Liguria, Francesco Bruzzone, senatore Lega, Stefano Giordano, consigliere comunale M5s a Genova, Luca Garibaldi, capogruppo regionale del Pd e Antonio Oppicelli, commissario genovese di Fratelli d’Italia. Appuntamento alle 21 su Primocanale e Primocanale.it, anche col pubblico da casa che potrà intervenire via Whatsapp al 3476766291.
IL COMMENTO
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