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GENOVA - Lavoro, giovani, sport ma anche attenzione al sociale e ai disagi psicologici. Sono queste le novità rappresentate dalla giunta di Genova, che disegnano una nuova idea di città del sindaco e dei suoi collaboratori.

Le deleghe al Lavoro e ai Rapporti coi Sindacati sono state entrambe affidate a Mario Mascia di Forza Italia: "Il problema del lavoro a Genova si risolve non solo attraendo gli investimenti - spiega il neo assessore - ma anche attraverso una formazione specifica, che formi persone per i tanti posti vacanti", che l'anno scorso erano quattromila. L'obiettivo della nuova giunta è quello di attrarre anche nuove aziende sul territorio, come testimonia la delega affidata al consigliere Davide Falteri, di Italia Viva ma candidato con Vince Genova, che si occuperà dei Nuovi Insediamenti Aziendali sul Territorio. "Lavoreremo anche per i giovani - sottolinea Mascia -, per cui servirà fare gioco di squadra anche con gli altri assessori".

Proprio i giovani sono un altro grande tema che emerge dalle nuove nomine, come testimoniato dall'introduzione della figura di Sindaco dei Giovani, di cui è stato investito il sedicenne Benedetto Pesce Maineri (leggi qui l'intervista completa) in seguito ad una call a evidenza pubblica destinata a ragazzi tra i 15 e i 35 anni. Di giovani si occuperà anche la leghista Francesca Corso, alla quale è stata affidata la delega alle Politiche Giovanili: "È una delega molto ampia - commenta - perché i giovani si muovono in ogni ambito. Si va dal diritto allo studio a quello alla vita sociale: la città deve essere a portata di giovani, bisogna confrontarsi con loro e ascoltarne le idee. La movida deve essere compatibile con le esigenze di tutti, ogni cittadino deve essere soddisfatto di quello che la città può offrire". L'assessore Corso ha anche una delega nata con questa giunta, che riguarda Disagio e Solitudine. È noto che con la pandemia i problemi di salute mentale sono aumentati, e se è vero che la Sanità è di competenza regionale lo è anche il fatto che per raggiungere le persone che vivono disagi psicologici serve una maggiore capillarità sul territorio: "La solitudine si affronta con l'ascolto - spiega l'assessore -. Bisogna confrontarsi con le persone che vivono determinate situazioni e necessità. La politica deve dare risposte. Incontreremo enti, associazioni, comitati: chiunque abbia necessità e voglia di confrontarsi con la nostra amministrazione". Questa delega, come sottolineato dalla stessa Corso, va a braccetto con quella tanto discussa ai Servizi Sociali, ripristinata e affidata a Lorenza Rosso.

In passato Bucci è stato accusato di avere una visione troppo 'caruggi-centrica' ed è corso ai ripari con una modifica semplice ma sostanziale: la delega al Centro Storico, che nella passata giunta era stata affidata a Paola Bordilli, si trasforma in Centri Storici, di cui si occuperà Mauro Avvenente. "A forza di insistere col sindaco che Genova è una città policentrica si è voluto vendicare - scherza -. È giusto che sia così. Genova ha il centro storico più grande d'Europa, ed è meraviglioso. È stato valorizzato bene, vogliamo portare questa valorizzazione su tutti i territori. Genova non ha periferie, ha mantenuto intonsi i propri centri storici e faremo in modo che tutti i genovesi vedano valorizzato il proprio". Sempre Avvenente dovrà occuparsi di un altro tema su cui Bucci è stato molto criticato, il Decoro Urbano: "Significa cura della città, dei marciapiedi, sfalcio del verde, tutte cose che i cittadini notano immediatamente - spiega -. Se Genova vuole diventare sempre di più una città vivibile e accogliente deve fare un salto di qualità anche per il decoro urbano. È una città con possibilità straordinarie, dobbiamo consentirle di giocarsele tutte".

Più che una novità, la delega allo Sport si può definire una mancanza quantomeno sorprendente della giunta precedente. Alessandra Bianchi di Fratelli d'Italia dovrà occuparsi di questo grande tema, cerchiando in rosso sul calendario il 2024, quando Genova sarà Capitale Europea dello Sport: "Sono onorata di questo incarico, ci sarà molto da lavorare. Ci saranno tantissimi eventi internazionali, nazionali e paralimpici a Genova nel prossimo triennio". L'obiettivo è anche quello di creare una vera e propria cultura sportiva, "promuovendo le singole discipline ma anche la formazione delle persone. Ci sarà particolare attenzione alla promozione nelle scuole - spiega Bianchi -, il primo approccio arriva da lì. C'è un allontanamento dei giovani dall'attività sportiva: questo ci dà lo stimolo per fare meglio". Un altro aspetto determinante riguarda il sociale: "Il cambiamento deve partire dall'innovazione e dall'adeguamento degli impianti, oltre alla creazione di nuovi, in particolare nelle zone dove si riscontrano criticità. Vogliamo dare modo a tutti, in particolare ai giovani, di vivere una vita sana con valori positivi".

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