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GENOVA - Clima teso anche in consiglio comunale durante il minuto di silenzio per ricordare il presidente Silvio Berlusconi. Ad abbandonare l’aula il capogruppo del Movimento Cinque Stelle Fabio Ceraudo e il capogruppo dell’Allenza Verdi-Sinistra Filippo Bruzzone, mentre la consigliera di Avs non si è alzata in piedi ma è rimasta seduta.

Hanno invece partecipato al minuto di silenzio tutti i consiglieri del Partito democratico e di Genova Civica. Dopo il minuto di silenzio a chiedere la parola il consigliere di opposizione Ariel Dello Strologo, che voleva spiegare la sua posizione, così come il capogruppo dem Simone D’Angelo. Di fronte alla loro richiesta il presidente del consiglio comunale Carmelo Cassibba ha impedito di prendere parola spiegando che dopo le commemorazioni non è più consentito dibattere sul tema.

Momenti di tensione anche quando il consigliere Ceraudo ha mostrato la foto di Falcone e Borsellino che si abbracciano, in segno di lotta contro la mafia, e poi ha indossato una bandana sulla bocca, mimando l’impossibilità di parlare ed esprimere il proprio pensiero. 

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Al Parlamento Europeo è stato aperto oggi dalla presidente Metzola il libro di condoglianze dedicato al presidente Silvio Berlusconi, scomparso ieri a 86 anni. Assieme alla presidente del Parlamento c'era anche, assieme a tanti amici e parlamentari, il presidente del Partito Popolare Europeo Manfred Weber.

Avremmo voluto ricordarlo ieri con un minuto di raccoglimento – ha detto a Primocanale Marco Campomenosi, capo delegazione della Lega al Parlamento europeo – purtroppo delle complicazioni burocratiche ce lo hanno impedito. Oggi abbiamo rimediato con il libro di condoglianze, firmato da anche da molti parlamentari di centro e di sinistra che stanno iniziando a comprendere quanto fosse amato il presidente Berlusconi nel proprio Paese”.

Campomenosi ha commentato anche i fatti di Genova, con esponenti di sinistra del consiglio regionale e di un consiglio municipale indisponibili a osservare il minuto di raccoglimento in memoria del rivale politico scomparso: “Credo – ha aggiunto Campomenosi – che questo loro comportamento sia il segno della vittoria di Berlusconi sugli estremisti, quelli che lui chiamava comunisti. Per fortuna oggi sono rimasti in pochi”.

GENOVA - Il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti ha commentato la bagarre scoppiata in consiglio regionale con alcuni esponenti della minoranza che hanno abbandonato l'aula durante il minuto di silenzio per ricordare Silvio Berlusconi. In risposta la giunta e la maggioranza hanno deciso di abbandonare i lavori dell'aula. 

"Ho incontrato i capigruppo di maggioranza e gli assessori e ritengo che la loro decisione sia stata corretta per difendere il decoro istituzionale che era stato violato in un’aula delle istituzioni - spiega il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti -. ll ricordo di Silvio Berlusconi non è qualcosa di stravagante chiamato dal presidente Medusei. Ricordo che domani è una giornata di lutto nazionale, Berlusconi è stato quattro volte presidente del consiglio ed era ancora senatore. Abbandonare l'aula in ricordo del cavaliere ha a che fare con la contesa politica, è mancato il decoro delle istituzioni e questo è qualcosa di francamente inaccettabile. Che la maggioranza abbia reagito per tutela e protezione del decoro è qualcosa di corretto. C'è qualcuno che continua a interpretare la lotta politica come qualcosa che sovrasta, sovverta e che macchia un comportamento istituzionale di tutti".

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In questa puntata di "Inchiesta, 5 territori, un tema" siamo andati nei circoli del Pd della Liguria per capire i motivi della crisi che sta attraversando il partito.

GENOVA - L’aula del consiglio regionale si spacca sul minuto di silenzio per ricordare il presidente Silvio Berlusconi. Di fronte alla richiesta del presidente del consiglio e della maggioranza alcuni esponenti dell’opposizione hanno abbandonato l’aula. In tutta risposta la giunta e i consiglieri regionali di maggioranza hanno lasciato il consiglio, disertandolo.

La minoranza ha deciso di occupare l’aula fino alle 14, orario di chiusura dei lavori. L’aula è rimasta vuota negli scranni degli assessori e della maggioranza, mentre la minoranza aspetta la fine dei lavori in segno di protesta. 

(notizia in aggiornamento)

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