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GENOVA - Si è concluso con l’intesa per avviare un nuovo Coordinamento nazionale tra i presidenti dei Consigli comunali italiani, l’incontro voluto dal presidente del Consiglio comunale di Genova Carmelo Cassibba, che ha visto ieri sera riuniti, prima con il presidente di Anci Antonio Decaro, poi nel Salone di Rappresentanza di Palazzo Tursi, i rappresentanti delle maggiori città capoluogo di regione e di provincia. "Sono state gettate le basi per una nuova linea di comunicazione condivisa per la Conferenza Nazionale di noi presidenti - ha dichiarato Cassibba - quest’intesa si propone di restituire centralità al Consiglio comunale. Miriamo ad una progettualità tesa anche alla formazione politica, civica e culturale dei consiglieri, prestando particolare attenzione anche alla tematica delle pari opportunità".

L’accordo prevede la riattivazione del Coordinamento nazionale con la definizione delle nuove linee programmatiche e la nomina di un nuovo direttivo.

"Ho voluto questo incontro - continua Cassibba - perché da circa due anni la Conferenza Nazionale dei presidenti dei Consigli comunali non ha più un coordinatore stabile. L’Assemblea Nazionale dei Comuni, che si sta svolgendo in questi giorni nella nostra città, mi è sembrata l’occasione perfetta per riunire i miei colleghi ed affrontare tematiche importanti per le nostre comunità. Sono molto felice che il mio invito sia stato colto e fiero che da Genova sia partito questo viaggio, che ci porterà lontano e che ci vedrà lavorare fianco a fianco per gettare le basi di una rete di relazioni che, sono certo, diventerà realtà concreta e ci porterà a realizzare gli obiettivi che ci siamo prefissati. Ci riuniremo già il 29 novembre a Roma per definire un cronoprogramma".

All’incontro erano presenti i presidenti dei Consigli comunali di: Aosta - Luca Tonino, Ascoli Piceno - Alessandro Bono, Bologna - Maria Caterina Manca, Cagliari - Edoardo Tocco, Campobasso - Antonio Guglielmi, Carbonia - Federico Fantinel, Grosseto - Fausto Tubanti, Imperia - Simone Vassallo, La Spezia - Salvatore Piscopo, Milano - Elena Buscemi, Napoli - Vincenza Amato, Ragusa - Fabrizio Ilardo, Rapallo - Mentore Campodonico, Roma - Svetlana Celli, Teramo - Alberto Melarangelo, Torino - Maria Grazia Grippo, Trieste - Francesco Di Paola Panteca.

Presente anche la presidente del Consiglio comunale di Santo Domingo, Repubblica Dominicana, Liz Mieses.

GENOVA - "Governare la complessità: le grandi infrastrutture per i Paese". Questo il panel di apertura della seconda giornata dei lavori della 40esima dell'Anci che si sta svolgendo a Genova, all'interno del padiglione Blu del nuovo Waterfront di Levante.

Ieri la giornata inaugurale con l'intervento del presidente della Repubblica Sergio Mattarella (GUARDA LA DIRETTA DI PRIMOCANALE). Alle 17:30 ha fatto il suo ingresso nel padiglione, accolto con un lungo applauso di tutti i presenti, che prima di entrare in sala ha incontrato i parenti delle vittime del crollo di Ponte Morandi. La cerimonia si è aperta con un minuto di silenzio per le vittime di tutte le guerre.

La giornata di mercoledì 25 di ottobre si apre con il panel dedicato alle grandi infrastrutture, con la partecipazione del vicepresidente del Senato Gian Marco Centinaio e del vicepresidente del Consiglio dei ministri e ministro per le Infrastrutture e Trasporti Matteo Salvini.

Visioni e programmi per andare oltre la crisi energetica al centro del secondo panel della mattinata. Interverranno il ministro per la PA, Paolo Zangrillo, il titolare del dicastero dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara e i ministri dell’Ambiente e sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, e delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso.

Il pomeriggio del 25 ottobre spazio alla sessione dedicata alla digitalizzazione. Previsti gli interventi del sottosegretario alla Presidenza del Consiglio per l’innovazione tecnologica Alessio Butti.

Pnrr e Comuni nel panel conclusivo della seconda giornata. Il punto di vista dei sindaci sarà portato all’attenzione del ministro per gli Affari europei e il Pnrr, Raffale Fitto, del commissario europeo per l’Economia, Paolo Gentiloni e del vicepresidente del Consiglio e ministro degli Esteri, Antonio Tajani.

 

GENOVA - Mattinata genovese per il vicepremier e ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini, oggi nel capoluogo ligure per discutere di grandi opere e infrastrutture per il Paese. Salvini ha fatto poi riferimento al terzo mandato dei sindaci, monito che era partito dal sindaco di Bari e presidente di Anci Nazionale Antonio Decaro, proprio ieri dal palco dell'inaugurazione. "Perché dire no al terzo mandato? Se un sindaco è bravo è giusto che possa essere rivotato dai cittadini.

A confermare le sue parole il leader del Carroccio Matteo Salvini: "Ritengo assolutamente sciocco, controproducente e lesivo del pubblico interesse dire di no al terzo mandato dei sindaci perché significa privarsi di professionalità e competenze. Così come ritengo sbagliato procrastinare la reintroduzione, con tutti i poteri conseguenti e l'elezione diretta, dei presidenti di provincia. Perché ritengo che il presidente di provincia non possa essere un dopolavorista, un volontario" ha aggiunto Salvini, dato che la provincia "mantiene le strade su cui viaggiamo e le scuole".

 

GENOVA - "I comuni che hanno in comune il mare possono fare un circolo che può poggiarsi sul mare. È un vanto fondamentale per noi e per tutte le città che sono marine". Lo ha detto il sindaco di Genova Marco Bucci all'assemblea nazionale di Anci, rilanciando l'idea già espressa ieri a Primocanale (vedi video sottostante) sulla creazione di una 'Anci del mare' sotto forma di proposta al presidente nazionale di Anci e sindaco di Bari Antonio Decaro.

 

Il sindaco, intervenuto dopo la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, ha dichiarato che quella di "oggi è una festa" e ha ringraziato i sindaci presenti "per aver voluto festeggiare i 40 anni di Anci insieme a noi".

"L'inno d'Italia è stato scritto da genovesi ed è stato suonato per la prima volta in una chiesa di Genova, Nostra Signora di Loreto a Oregina. L'inno francese si chiama 'la Marsigliese' perché è stato suonato la prima volta a Marsiglia, potremmo chiamare il nostro 'la Genovese'" scherza il sindaco, che poi sottolinea gli scopi dell'assemblea: "Fare network e collaborare alle sfide del futuro. Fare bella una città significa fare bello un pezzo dell'Italia. Abbiamo sfide tecniche, la burocrazia, dobbiamo creare città 'smart', mettere a terra i progetti del Pnrr e dare alle nostre città dimensioni nazionali e internazionali. Dobbiamo rimboccarci le maniche e lavorare tutti assieme per raggiungere l'obiettivo. Siamo qui perché i cittadini ci vedono come interfaccia con la pubblica amministrazione. Parlano con noi, hanno bisogno della nostra fiducia. E noi chiediamo alle autorità nazionali di avere fiducia in noi. A Genova abbiamo una storia, purtroppo nata da una grande tragedia (il crollo del ponte Morandi, ndr), che dimostra che le cose si possono fare nei modi e nei tempi giusti".