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Il "canone concordato" è un accordo che stabilisce un importo inferiore rispetto al canone di mercato per gli affitti, regolato da accordi locali tra associazioni di proprietari e inquilini
3 minuti e 52 secondi di lettura
di Giorgia Fabiocchi
Case a schiera in un quartiere genovese

Aumenta l'Imu per circa 27 mila contratti a "canone concordato" presenti nel Comune di Genova: si passa dal 5% al 10% di crescita. La conferma arriva dallo stesso Comune di Genova dopo l'allarme lanciato ieri dalle associazioni di categorie interessate (Sicet, Sunia, Uniat, Federcasa, Aniag) che hanno incontrato il vicesindaco Alessandro Terrile e l'assessore Davide Patrone.

Che cos'è il canone concordato

Il "canone concordato" è un accordo che stabilisce un importo inferiore rispetto al canone di mercato per gli affitti, regolato da accordi locali tra associazioni di proprietari e inquilini. Le misure rientrano nelle politiche residenziali che fanno riferimento all'Erp (Edilizia residenziale pubblica) ovvero l'insieme di alloggi di proprietà pubblica destinati all'affitto a canone agevolato per individui o famiglie che si trovano in condizioni di disagio economico. Non si è fatta attendere la reazione dell'opposizione, che accusa la giunta Salis di non essersi quasi insediata e di aver già aumentato le tasse. Al momento non c'è ancora nulla di deciso e il Comune ha promesso di impegnarsi a cercare fondi da altre parti per coprire le spese e garantire la misura, ma il rischio concreto è che l'agevolazione comunale venga meno e di conseguenza ci sia un incremento del 5%, con validità retroattiva, a partire dal 2025.

L'attacco delle liste civiche

Dura la reazione dell'opposizione, che critica apertamente la giunta di Silvia Salis. Per la capogruppo di Noi Moderati-Orgoglio Genova Ilaria Cavo "la giunta Salis ha gettato la maschera: il primo sì è alle tasse". Secondo Cavo la misura colpisce proprietari e fasce deboli. "Torni indietro" il monito di Nm-Og. "L'innalzamento dell'Imu dallo 0,78% all’1,06% sugli immobili affittati a canone concordato è una stangata immediata per circa 27 mila genovesi, e un colpo potenziale anche sugli inquilini - incalza Ilaria Cavo -. La giunta prova a giustificare l'aumento parlando di scuola e sociale, ma è una narrazione che non regge. Ci auguriamo un passo indietro da parte della giunta". Anche il gruppo consiliare Vince Genova ribadisce la propria preoccupazione rispetto alla notizia veicolata in queste ore. "Si tratta di una misura che colpirebbe inevitabilmente le fasce medio-basse della popolazione della nostra città e che, in modo altrettanto evidente, si pone in netta contraddizione con la propaganda 'progressista' di Silvia Salis durante la campagna elettorale - si legge nella nota di Vince Genova a firma dei consiglieri Pietro Piciocchi, Davide Falteri, Mauro Avvenente, Anna Orlando e Rosanna Stuppia -. Riteniamo che questa sia una scelta assolutamente sbagliata nel merito e che cada nel momento peggiore. Se confermata, la contrasteremo in Consiglio Comunale con tutte le nostre forze".

Partiti contro la sinistra: "Aumenta le tasse"

Fratelli d'Italia e Lega accusano il centrosinistra di aver sfregiato i piccoli proprietari e gli inquilini. "Tenere in equilibrio il bilancio del Comune richiede lavoro e competenza, non possono pensare di aumentare le tasse per reperire risorse come dimostrato dalla decisione di aumentare l'Imu, dallo 0,76 all’1,06, sugli immobili affittati a canone concordato - proseguono i consiglieri di Fratelli d'Italia -. La sinistra è capace solo di fare grandi proclami e promesse da campagna elettorale che puntualmente vengono smentite dai fatti. È tornata la solita sinistra delle tasse e dei no a tutto". Giurano battaglia dalla Lega, che accusa la sinistra di alzare le tasse. "Non accetteremo mai che la loro incapacità ad amministrare Genova si traduca in azioni, anche ideologiche, a discapito della proprietà immobiliare, i cui rappresentanti, peraltro, non sono nemmeno ancora stati ricevuti dai nuovi amministratori del Comune: a dir poco uno strano modo di concepire il dialogo e il rispetto dei ruoli. Un aumento delle tasse, inoltre, contestato pure dai rappresentanti degli inquilini - commenta la Lega in consiglio comunale -. Altro che 'è già domani'. Quello della giunta Salis è il vecchio modo di 'lavorare' delle amministrazioni di sinistra. Nulla è cambiato. Anzi, rispetto all’amministrazione di centrodestra, è già cambiato in peggio".

Ape Confedilizia: "Pessimo esordio della giunta Salis"

Non è solo una minaccia, ma una presa di posizione dura, netta, quella di Ape Confedilizia: non parteciperà all'incontro in programma venerdì prossimo con il Comune. "Peggio di così non potevano iniziare, aumentano le tasse sulla prima casa come avevamo chiesto di non fare, sia noi che gli inquilini, lo fanno senza averci ascoltati e poi ci convocano per comunicare questa scelta sbagliata: chiaramente noi, venerdì prossimo, non ci saremo perché sarebbe una presa in giro verso i nostri tanti iscritti - commenta a caldo il presidente di Ape Confedilizia Vincenzo Nasini -. La nuova giunta di Genova con un blitz ha aumentato l'Imu sui contratti concordati, dimostrando di avere le idee chiare nell'inventare misure innovative per la finanza pubblica". 

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