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Il tema non è stato calendarizzato e l'opposizione per protesta ha abbandonato la seduta. Cavo (Noi Moderati): "Avremo voluto confrontarci sulla questione, è una misura che colpisce le fasce deboli"
4 minuti e 26 secondi di lettura
di Andrea Popolano

Il tema dell’aumento dell’Imu per circa 27 mila famiglie genovesi che avevano optato per i contratti a canone concordato ha creato tensione durante il consiglio comunale. A far scoppiare la polemica è stata la mancata calendarizzazione in aula di un articolo 55 sull’Imu proposto dall'opposizione, questione che la giunta ha deciso di rimandare a una specifica commissione da affrontare in futuro. In aula, al momento dell’avvio degli ordini del giorno previsti, gli animi si sono surriscaldati. L’opposizione ha richiesto la convocazione immediata di una conferenza dei capigruppo per affrontare il tema, richiesta che però è stata bocciata dal voto dell’aula con 18 voti contrari e 13 favorevoli. A quel punto, la minoranza ha deciso di abbandonare l’aula e indire una conferenza stampa. Nel frattempo, i lavori in aula rossa sono andati avanti con l’approvazione degli ordini del giorno presentati dalla maggioranza.

(Il momento in cui la minoranza abbandona l'aula rossa del consiglio comunale)

Il canone concordato

Il canone concordato è un accordo che stabilisce un importo inferiore rispetto al canone di mercato per gli affitti, regolato da accordi locali tra associazioni di proprietari e inquilini. Le misure rientrano nelle politiche residenziali e sono destinate all'affitto a canone agevolato per individui o famiglie che si trovano in condizioni di disagio economico. La misura, giustifica la giunta guidata dalla sindaca Silvia Salis, permetterebbe di recuperare circa 5 milioni di euro utili a far fronte al 'buco' di bilancio del Comune denunciato dalla nuova giunta.

Lo scontro

"Questa misura intaccherà non solo i proprietari, ma a cascata anche gli inquilini. Avremmo voluto fare una discussione seria, ma non è stato possibile. Avremmo voluto chiedere alla giunta di riflettere e di tornare indietro. Quello che è accaduto oggi, cioè la negazione di un dibattito, è stato abbastanza inaspettato. Chiedo allora alla sindaca di ripensare all'atteggiamento che c'è stato nei confronti dell'opposizione e che si crei un clima che ci riporti a lavorare, ognuno con il suo ruolo. Se sarà così, io ci sarò" ha spiegato Ilaria Cavo (Noi Moderati). Pietro Piciocchi (Vince Genova) ha dichiarato: "Nessuna informativa al consiglio e oggi siamo qui perché tanti cittadini ci hanno contattato increduli, molti anche che hanno votato il centrosinistra e si sono sentiti traditi da una misura che tutto è tranne che progressista". Mario Mascia (Forza Italia) ha sottolineato: "I proprietari e gli inquilini aspettavano da tempo questa misura e non si aspettavano la doccia fredda ricevuta. Andiamo a condannare 27mila nuclei familiari a un'impennata dell'aliquota Imu, che vuol dire quasi 200 euro in più all'anno". Alessandra Bianchi (Fratelli d'Italia): "Non silenziano noi, ma i genovesi: questo aumento riguarda 27mila nuclei familiari". "La giunta ha approvato una delibera senza avvertire neppure la propria maggioranza, e l'unico giorno per affrontare l'intera delibera in commissione è lunedì prossimo", ha aggiunto Paola Bordilli (Lega).

La nota della maggioranza

"Oggi é andata in scena una mistificazione di quanto accaduto in conferenza capigruppo prima e in Consiglio Comunale dopo: nessuno ha mai anche solo impedito di affrontare il tema della variazione di bilancio e IMU. Oggi in Conferenza Capigruppo abbiamo trattato in modo molto approfondito la proposta di dichiarazione in apertura di seduta presentata dall'opposizione. A tale richiesta, nessuno della maggioranza ha posto critiche rispetto all'opportunità o alla necessità di portare in discussione l'argomento. Anzi per affrontare il tema possono essere convocate due Commissioni e un Consiglio in cui tutte le forze politiche potranno esporre le proprie idee, proposte e atti. Urge tra l'altro ricordare come sia stato proprio il  centro destra ad astenersi per la proposta di trattare l'argomento in commissione, mentre la maggioranza ha votato compatta per questo metodo di discussione. Ci ritroviamo quindi all'assurdo: gestire i disastri economici lasciati dalla destra e vedersi criticare per voler discutere nelle sedi opportune i provvedimenti economici. Questi sono i fatti, il resto é strumentalizzazione politica di cui la città non ha bisogno". Così i capigruppo di maggioranza.

La nota dell'opposizione

"La maggioranza si rifiuta di affrontare il tema dell'aumento dell'Imu in consiglio comunale - spiega in una nota l'opposizione -. Evidentemente per la maggioranza, che ha votato contro la discussione odierna, alzare l'Imu per 27 mila proprietari di case, con i riflessi che la misura avrà anche sui canoni degli affitti e quindi sugli inquilini, non è un tema di sufficiente interesse pubblico e generale. Si sono arroccati sull'unica alternativa data dall'articolo 55 del regolamento comunale: portare l'argomento in una commissione, peraltro più generica e a ora non calendarizzata: hanno scelto di non affrontarlo oggi, buttando cioè la palla in tribuna. La realtà è che scappano da un dibattito preventivo. Quando avverrà, in commissione e poi con il voto in consiglio, sarà troppo tardi. Non tanto per noi quanto per i piccoli proprietari che hanno utilizzato lo strumento del canone concordato, uno strumento di scelta responsabile, sociale e collaborativa verso la città" si legge nel comunicato firmato da Ilaria Cavo, a nome del gruppo Noi Moderati Orgoglio Genova Bucci, prima firmataria dell'articolo 55, Alessandra Bianchi, capogruppo di Fdi, Paola Bordilli, capogruppo della Lega, Pietro Piciocchi, capogruppo di Vince Genova, Mario Mascia, capogruppo di Fi, Sergio Gambino Gruppo Misto, tutti sottoscrittori dell'istanza.

 

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