C'è una spada di Damocle che incombe sulla prima della "Lucia di Lammermoor" al Teatro Carlo Felice ed è la possibilità che si possa proclamare uno sciopero nazionale di Cisl, Cgil, Uil e Fials, che si è aggiunto dopo alla partita, se l'incontro di questo mercoledì a Roma non dovesse dare gli esiti auspicati dai sindacati. Se già lo sciopero preannunciato dallo Snater, una sigla indipendente che comprende parte del coro del teatro per un totale di una trentina di lavoratori, potrebbe creare problemi all'allestimento, c'è un rischio ben più alto: se il tavolo di confronto sul contratto collettivo nazionale delle fondazioni liriche, infatti, non dovesse dare garanzie ai lavoratori, c'è il rischio della proclamazione di uno sciopero ben più esteso.
Lo stato di agitazione nazionale nelle fondazioni liriche
Le sigle sindacali confederali, Cisl, Cgil e Uil, hanno proclamato scioperi per tutto il mese di novembre, a meno che alla convocazione dell’Anfols del 13 novembre non venga firmato il CCNL rendendolo esigibile. Dopo 20 anni, spiegano i sindacati, è stato firmato il rinnovo del contratto nazionale nel 2023 e "ad un anno di distanza non abbiamo ancora ricevuto alcuna elargizione economica", spiega a Primocanale Franco Ippolito, coordinatore regionale spettacolo Fistel Cisl Liguria, che ha evidenziato l'esigenza di certezze immediate. "Poi andremo a discutere come compensiamo gli anni precedenti. La Corte dei Conti ha dato la disponibilità di rinnovare i contratti integrativi, ovvero i premi di produzione. Ma non prima di aver concluso il tavolo di confronto sul 2021-2024”. Se così non fosse, lo sciopero partirà già dal 15 novembre, in concomitanza con la prima di "Lucia" e l'adesione potrebbe essere molto più alta, visto che la Cisl è la principale sigla sindacale che rappresenta i lavoratori del teatro.
La sinergia col Teatro Carlo Felice
Nel frattempo venerdì si è invece tenuto un incontro con il sindaco Marco Bucci, neo eletto presidente di Regione Liguria, e con il sovrintendente Claudio Orazi dove si è tratteggiato quello che dovrà essere il teatro del domani. I lavoratori hanno riconosciuto quanto sia stato fatto, dall'inserimento in organico di 80 lavoratori precari che sono stati stabilizzati all'azzeramento delle vertenze sindacali. Al tempo stesso hanno espresso la necessità del rinnovo dell'organico, attraverso pre-pensionamenti e nuove assunzioni.
"Ad oggi la produzione è raddoppiata e la produttività è triplicata, abbiamo l'esigenza di creare una fucina di nuovi talenti, una accademia di formazione per il personale tecnico e ci sono i fondi europei per farlo"
Un progetto condiviso anche dalle istituzioni che già hanno investito nella formazione, puntando prima sull'Accademia di Alto Perfezionamento dei giovani cantanti lirici, ma avendo sempre nei piani di creare un progetto analogo per le maestranze.
Per "Lucia di Lammermoor" Snater in sciopero
"Le motivazioni sono prettamente politiche e nazionali", questo l'attacco del sovrintendente Claudio Orazi, che ha risposto al sindacato Snater con una lettera in cui si chiede di revocare lo sciopero, indetto fino al 31 dicembre 2024 per tutte le produzioni, che rischia di danneggiare il pubblico genovese che aspetta con trepidazione la coproduzione internazionale con Bilbao e Bologna della "Lucia". "I teatri non scrivono le leggi finanziarie, quindi questo sciopero a Genova colpisce il teatro e il nostro pubblico. Noi ci stiamo adoperando come fondazione lirica per capire se per esempio i temi del turnover che colpiscono in principio le pubbliche amministrazioni con una contrazione del 75% nell'anno 2025 di impiego di personale rispetto al 2024 debbano mantenersi o meno".
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