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GENOVA - Altro episodio di protesta nel carcere genovese di Marassi. Poco prima delle 16 un detenuto di origine magrebina è salito sul tetto del box agenti del cortile passeggi in seconda sezione. A riferirlo Fabio Pagani, segretario regionale della UilPa Polizia Penitenziaria. 

Sul posto sono intervenuti il comandante e il direttore che hanno assistito per più di un'ora e mezza alla protesta del detenuto, che si è autoconvinto a scendere, probabilmente, per le forti piogge che lo hanno costretto a desistere

"Tutto ciò acclara la perdurante emergenza penitenziaria, sotto gli occhi di tutti tranne che del ministro della Giustizia, Carlo Nordio, e del Governo Meloni, fatta di sovraffollamento detentivo, insufficienza degli organici del personale, inadeguatezza di tecnologie ed equipaggiamenti e disorganizzazione imperante. Tutti elementi, questi, particolarmente evidenti anche a Genova Marassi" spiega il segretario regionale UilPa Fabio Pagani.

 

GENOVA - Tragedia questo pomeriggio a Torino, quando un aereo delle Frecce Tricolori si è schiantato a terra poco dopo il decollo dall'aeroporto di Caselle. Al momento dello schianto si trovava in zona un'auto che, stando alle prime ricostruzioni, ha preso fuoco perché colpita da un pezzo incandescente che si è staccato dall'aereo. A bordo della macchina una famiglia, ad avere la peggio una bimba di cinque anni deceduta a causa delle gravissimi ustioni riportate sul corpo.

Il fratellino di nove anni è stato trasportato in gravi condizioni all'ospedale infantile Regina Margherita. Anche il padre e la madre sono rimasti feriti e sono stati portati una al Cto e l’altro al Giovanni Bosco. Da una prima ricostruzione il velivolo avrebbe impattato con uno stormo di uccelli, uno degli animali sarebbe penetrato nel motore mandandolo in blocco. La pattuglia era appena partita per un sorvolo a bassa quota in programma a Vercelli nell’ambito della manifestazione organizzata a Collegno, alle porte di Torino, per celebrare il centenario dell’Aeronautica Militare. L’evento ovviamente è stato annullato. 

 

 

SAVONA - I poliziotti delle Volanti di Savona hanno arrestato un ragazzo di 25 anni del Gambia che ha violato la misura della sorveglianza speciale, con divieto di soggiorno nel Comune di Savona. L'uomo, noto alle forze dell'ordine per numerosi reati in materia di sostanze stupefacenti, e più volte espulso dal territorio nazionale, già in passato è stato denunciato e allontanato dalla casa familiare e colpito dal divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla compagna.

Dopo i primi episodi di violenza domestica il Questore di Savona, già nel febbraio 2022 aveva emesso un ammonimento nei suoi confronti, ma ciò non è bastato a contenere l'aggressività dell'uomo che, a seguito di ulteriori episodi di violenza ai danni della compagna, nel giugno del 2022 è stato arrestato per maltrattamenti in famiglia e poi sottoposto alla sorveglianza speciale con divieto di soggiorno nel Comune di Savona da parte del Tribunale di Genova su proposta della Questura di Savona.

Ieri pomeriggio poliziotti sono nuovamente intervenuti presso l'abitazione della donna a seguito dell'ennesimo litigio tra i due e per l'uomo è scattato l'arresto per la violazione delle prescrizioni relative alla citata misura di prevenzione. Nella mattinata, l'arresto dell'uomo è stato convalidato e sottoposto alla misura della custodia cautelare in carcere e, quindi, condotto a Marassi.

RAPALLO - Ennesimo incidente in autostrada: nel tardo pomeriggio di sabato un'auto si è ribaltata sulla A12 nella galleria Anchetta fra Rapallo e Chiavari. Il bilancio è di 5 feriti, fortunatamente non gravi. 

(Foto d'archivio)

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La spaccatura sociale, in termini di accoglienza e respingimenti, continua a percepirsi soprattutto a Ventimiglia dove la presenza di migranti prosegue a creare disagio, rabbia e angoscia per la cattiva gestione dell’emergenza da parte degli Stati d’Europa

Da una parte il premier Giorgia Meloni che chiede al presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, un incontro  a Lampedusa per farle capire cosa realmente stia accendendo, dall’altra una Francia che,  nonostante le dichiarazioni del ministro dell’interno Gérald Darmanin che conferma la volontà di collaborare con l’omologo italiano Matteo Piantedosi, ha ha potenziato i controlli al confine e aumentato il numero di forze dell’ordine.

“Stiamo facendo il possibile - continua a dire il sindaco di Ventimiglia Flavio Di Muro - ma serve aiuto e collaborazione concreta dall’Unione Europea”.

Se Lampedusa, in un certo senso, può rappresentare un imbuto, Ventimiglia... una meta. I migranti, per familiarità culturale e linguistica, vedono nella Francia, probabilmente, una potenziale seconda casa, un’opportunità di riscatto ma, in attesa del grande passo, ovvero varcare il confine ( la maggior parte delle volte va a buon fine) rimangono lì, tra le vie, i giardini, le spiagge, la stazione della città di confine.

Fa specie, o meglio, fa riflettere la consapevolezza di un epilogo del genere. L’Italia, è noto, non ha la capacità di reggere simile flusso migratorio eppure, continuano gli sbarchi, gli arrivi a Lampedusa e di solidarietà, al momento, ci si riempie la bocca. Solo la bocca.

Nel frattempo, quell’attesa estenuante alla ricerca di una nuova vita, li trasforma, come detto da uno di loro, in zombie.