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c'è sbilancio di 50 mln, operazione non a cuor leggero
1 minuto e 58 secondi di lettura
di Annissa Defilippi

Aumento dell’aliquota Imu dallo 0,78 all’1,06 per cento sulle abitazioni affittate a canone concordato. Riguarderà 27 mila alloggi. La conferma arriva dalla sindaca Silvia Salis al convegno sul futuro della siderurgia a Genova organizzato dalla Fiom Cgil.

 "C'è uno sbilancio di 50 milioni come abbiamo detto quando ci siamo insediati. Quando sono arrivata ho trovato uno sciopero delle nostre maestre dei servizi 0-6 perché comunque vivono e lavorano in condizioni inaccettabili. Noi siamo andati avanti sul tema dei servizi: delle scuole, del sociale, dei servizi per persone con disabilità. Chiaramente abbiamo trovato 26 milioni aggiuntivi, però capisco che queste sono manovre che lasciano insoddisfatti. Ci siamo uniformate a quello che è successo a Milano, Napoli e Palermo, quindi non abbiamo fatto diciamo niente di straordinario". Così la sindaca di Genova Silvia Salis risponde alle polemiche dopo l'annuncio dell'aumento dell'Imu per le case a canone concordato. Salis ha spiegato che il rischio è quello della perdita dei servizi essenziali proprio per il buco di bilancio precedente.

La scelta di non tagliare i servizi

"Volendo si può fare una scelta come sta facendo il Governo nel nostro paese di tagliare quelli che sono i servizi e vediamo cosa succede nella sanità - ha spiegato -. La verità è che così facendo piano piano non te ne accorgi e ti vengono sfilati i servizi. Questa manovra è stata necessaria". "È ovvio - ha concluso la sindaca di Genova - che non è una notizia che fa piacere dare. Però noi ci troviamo ad affrontare dei problemi. Per quello che riguarda i servizi sociali, i servizi all'infanzia, i servizi a persone con disabilità, lo stato delle scuole, lo stato delle strade sono cose che necessitavano un'azione di questo tipo. Non è che abbiamo fatto a cuor leggero, ma i milioni da trovare sono tantissimi".

Così Silvia Salis che ha deciso di fronteggiare il buco di bilancio da 50 milioni con una misura che alza le tasse, ma che il vicesindaco Alessandro Terrile giustifica come necessaria per fronteggiare il disavanzo lasciato dalla precedente amministrazione. Terrile e l'assessore alla casa Davide Patrone lo hanno comunicato ieri alle associazioni degli inquilini. L'aliquota passerà dallo 0,78 all'1,06 e sarà applicata sull'aliquota del 2025. Secondo le stime di Tursi la manovra porterà nelle casse comunali circq 5,3 milioni di euro.

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