
Come a Genova crea polemiche la decisione del Comune di Sanremo che, con due atti firmati stamani all'Anagrafe, ha registrato i primi riconoscimenti di figli nati da coppie di donne, concepiti con tecniche di procreazione assistita all'estero. La Città dei fiori è una delle prime in Italia a mettere in atto la sentenza della Consulta che riconosce la legittimità della doppia maternità nei casi di Pma all'estero.
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Il senatore Berrino: "Egoismo di chi vuole essere genitore a tutti i costi"
"Un altro episodio di riconoscimento dei figli di due madri, stavolta da parte del comune di Sanremo. Un altro episodio che si aggiunge a quelli che non hanno fatto altro che aumentare la confusione su un tema estremamente complesso, che incentiva il business della procreazione artificiale". Questo il commento del senatore di Fratelli d’Italia Gianni Berrino dopo la notizia. "Continuiamo a pensare che l’apertura della Corte Costituzionale alla registrazione di due mamme alla nascita tramite PMA effettuata all'estero, sia stata tutt’altro che positiva, perché annulla il valore del padre e priva i bambini del diritto di conoscere le proprie origini, di nascere e crescere con il proprio padre e la propria madre. Su questo tema l'unico focus dovrebbe essere l’interesse e i diritti dei bambini, non l'egoismo degli adulti di voler essere genitori a tutti i costi, anche contro la legge naturale".
Arcigay Imperia: "Giornata storica" e risponde al senatore Gambino
"Da subito abbiamo accolto con immensa gioia la notizia dataci dal vicesindaco Fulvio Fellegara, che ringraziamo. È una giornata storica per la città dei fiori che si conferma in prima linea per i diritti delle persone LGBT+" ha detto il presidente di M.i.a. Arcigay Imperia, Marco Antei.
"Caro senatore, con rispetto, mi segua in questo esempio concreto: Immagini due donne che vivono insieme da vent’anni. Dieci anni fa, attraverso la procreazione medicalmente assistita (PMA), nasce una bambina che viene cresciuta con amore da entrambe. Ora supponiamo che la madre biologica venga a mancare. A chi affiderebbe questa bambina? Le opzioni sono: Cerchiamo il donatore di sperma e la affidiamo a lui; La affidiamo ai familiari della madre deceduta; La mandiamo in un istituto religioso; Oppure, semplicemente, la lasciamo dove si trova, ovvero con l’altra madre, quella che l’ha cresciuta da sempre con amore incondizionato. Se davvero il “focus” deve essere il benessere dei bambini, come lei stesso afferma, la risposta appare evidente. Infine, urge una considerazione: perché la procreazione assistita vi scandalizza solo quando riguarda coppie dello stesso sesso? Eppure, a farvi ricorso sono in grandissima maggioranza coppie eterosessuali. Perché mai queste ultime non sono oggetto delle vostre critiche?".
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Parole dure del vescovo di Ventimiglia: "Contro natura"
Parole dure invece dal vescovo di Ventimiglia e Sanremo, Antonio Suetta, che l'ha definito "un qualcosa che va contro natura ed è fondamentalmente una finzione, nel senso che tutti noi sappiamo bene ovvero che per poter generare un essere umano servono l'ovulo femminile e il seme maschile. Ci troviamo di fronte a dei capricci assurdi, che purtroppo legislatori poco saggi e illuminati elevano al rango di diritti".
Sul concetto di adozione Suetta aggiunge: "È un istituto giuridico che supplisce al fatto che a una persona minore manchino i genitori per varie ragioni. In quello in cui parliamo ora, invece, c'è una decisione a monte: 'Io voglio fare così. Questa è una violazione della natura e lo dico non per tutelare un principio astratto che pure ha il suo valore, perché fonda la valutazione etica e morale delle cose, ma lo dico perché c'è di mezzo una terza persona".
In particolare il vescovo pone l'attenzione sul fatto che "a un bambino che viene generato artificiosamente e che viene collocato in una situazione contro natura, non glielo abbiamo chiesto il permesso e lo ritengo una profonda ingiustizia. Sull'obiezione che 'la legge lo consente', dico che la legge è giusta quando promuove il bene e condanna il male ed è sbagliata quando avviene il contrario, con buona pace della Corte Costituzionale che ha legiferato in maniera contraria a sani principi di etica e per quanto mi riguarda anche a sani principi di fede". Sul fatto di essere giudicato da qualcuno come "retrogrado", Suetta si dice "ben lieto. Ciò su cui tutti dovrebbero seriamente ragionare è: questo essere indifeso che nasce, è tutelato in questa maniera? - conclude - È frutto di una manipolazione tecnica e giuridica e certamente, quando comprenderà come funziona natura delle cose, si farà delle domande e il sapersi comprato all'estero non credo sia entusiasmante".
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