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GENOVA - È stato arrestato Luca Gervasio, il senza tetto accusato di avere ucciso la settimana scorsa il suo compagno di cella Roberto Molinari nel carcere di Marassi.

Gli investigatori della squadra mobile hanno eseguito l'ordinanza di custodia emessa dal giudice per le indagini preliminari. Secondo l'accusa, Gervasio avrebbe colpito più volte alla testa con una gamba di un tavolo Molinari senza un apparente motivo, forse per presunti problemi di convivenza legati al russare di Molinari.

I due erano in una sezione dedicata a detenuti problematico. Gervasio era stato già trasferito più volte da altri istituti carcerari per il suo comportamento aggressivo.

Due notti prima dell'omicidio Molinari era finito in infermeria per una aggressione avvenuta in cella: l'uomo disse di essere caduto, ma il medico specificò che le lesioni erano compatibili con una aggressione. Per questo le indagini puntano a capire se i due potessero stare insieme nella stessa cella o se, quantomeno, avrebbero dovuto essere separati.

Secondo gli investigatori Gervasio avrebbe usato un oggetto di legno per uccidere il compagno di cella. Il provvedimento cautelare richiesto dal P.M., ed emesso dal GIP, è stato eseguito all’interno del carcere di Marassi, dove Gervasio era già detenuto per altri reati.

MILANO - Gli agenti della Polizia di Stato di Milano hanno fermato tre franco-algerini di 26, 27 e 28 anni ritenuti responsabili della rapina aggravata di un Rolex del valore di circa 30mila euro, consumata lo scorso 9 settembre a Sanremo ai danni di un 55enne italiano.

Gli agenti della Squadra Mobile milanese, durante un servizio nel quadrilatero della Moda per la prevenzione di furti e rapine, in particolare di orologi di valore, hanno notato quattro nord africani che, con fare sospetto, osservavano passanti e turisti in Via Monte Napoleone. I poliziotti hanno deciso di fermarli e controllarli e, in un borsello, hanno trovato i documenti di identità dei quattro e la chiave di una Citroen.

È emerso che l'auto era stata segnalata dai carabinieri della Compagnia di Sanremo come il mezzo utilizzato durante la rapina di un Rolex lo scorso 9 settembre in piazza Eroi Sanremesi. Lo scambio di informazioni con i carabinieri, che avevano acquisito e visionato le immagini dei sistemi di videosorveglianza della zona e la descrizione del fatto fornita dalla vittima che ha denunciato l'accaduto sabato scorso ha permesso agli agenti di trovare riscontri sulle le responsabilità di tre dei quattro.

I poliziotti hanno infatti ricostruito che i tre, a bordo della Citroen, con una tecnica ormai consolidata, come si è riscontrato più volte a Milano, avevano seguito la vittima a lungo le vie di Sanremo fino in piazza Eroi Sanremesi, dove l'uomo si era fermato ed era sceso dal mezzo: uno di loro gli aveva strappato con forza l'orologio mentre i complici lo aspettavano a bordo dela loro vettura. Nell'auto gli agenti hanno trovato gli abiti indossati il giorno della rapina e una Accompagnati in Questura, gli agenti hanno verificato che nessuno di loro aveva precedenti di Polizia e che non erano mai stati foto-segnalati. Ora sono in carcere

 

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GENOVA - Nella notte fra l'1 e il 2 novembre dell'anno scorso in vico Mele l'artigiano Evaristo Scalco uccise con una freccia Javier Alfredo Miranda Romero, papà peruviano colpevole solo di festeggiare la nascita di un figlio facendo fracasso con gli amici sotto le finestre di inquilini esasperati dalla malamovida e dalla presenza di spacciatori.

SAVONA - Caos questa mattina sulla direttrice che porta da Savona a Torino, l'A6, dove un autocarro fermo in direzione Piemonte ha mandato in tilt il traffico.

Il mezzo pesante si è fermato mentre viaggiava tra Altare e il bivio dell'A6 con l'A10: poco dopo si sono formati diversi chilometri di coda, alle 8 arrivati a 6 in entrambe le direzioni. Il tratto è stato chiuso poco dopo. Non si registrano feriti.

(Notizia in aggiornamento)

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Angoscia, rabbia e tanta, tanta confusione. Ventimiglia, come dichiarato da molti residenti, se non da tutti, è ora una città in balìa delle scelte dell’Unione Europea: in primis della Francia.

Vere e proprie task force, delle ultime ore la notizia infatti dell’arrivo delle forze dell’ordine anti-terrorismo, a presiediate le zone montane al confine Italo-francese con il supporto di droni ed elicottero.

Un tiro alla fune, a discapito di migliaia di migranti, che fa emergere la debolezza di un ‘Europa completamente divisa ma, soprattutto, incoerente e inottemperante a trattati come quello di Shengen per citarne uno su tutti.

Frontiere blindate, personale in borghese, stazioni ferroviarie presidiate e un centro di identificazione, alla frontiera San Ludovico, ( in territorio francese) sono alla base della solidarietà che Macron ha dichiarato nei confronti dell’Italia,ora in ginocchio, dagli incessanti sbarchi e dall’incapacità di gestire un numero così elevato di migranti.

Un’ Italia che chiede aiuto, ma aiuto non trova..