È stata rimossa questa mattina la palma che a marzo 2024 è crollata uccidendo Francesca Testino, di 57 anni. La grossa pianta era ceduta durante una giornata di pioggia e dopo l'incidente era stata transennata e posta sotto sequestro per permettere le indagini degli inquirenti.
Si ipotizzano dei lavori poco prima del crollo
Dalle prime informazioni sembrerebbe che i periti, sia quelli nominati dal Tribunale che quelli delle difese, stiano ipotizzando che la causa del crollo della palma (piegata da tempo) possa essere legato a degli scavi per un lavoro con un mezzo meccanico avvenuti poco prima di quel tragico giorno. La pianta, di otto metri, è stata trasportata in un laboratorio nell'ex sede del 21esimo reggimento fanteria, attuale comando carabinieri di Sturla.
A pochi giorni dalla tragedia il sopralluogo
A pochi giorni dalla tragedia l'agronomo Roberto Garzoglio, perito esperto nominato dalla famiglia della donna, che ha più volte collaborato con il tribunale di Imperia e che recentemente ha partecipato ai lavori per il manto erboso dello stadio Marassi aveva effettuato un primo sopralluogo nel quale aveva notato che vicino all'aiuola erano stati fatti lavori sotto la strada: forse la posa dei cavi della fibra ottica. Per questo l'avvocato aveva chiesto al Comune la documentazione per capire se ci siano stati lavori recenti che potrebbero avere tranciato le radici dell'albero.
I nomi degli indagati
Nella lista degli indagati per il dramma di piazza Paolo da Novi ci sono l'ex direttore generale di Aster Mauro Grasso e Stefano Maria Tomarchio, ex direttore del settore manutenzione di Aster e oggi direttore di produzione.
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Indagato anche Corrado Brigante, dirigente della Porto Antico (oggi capo progetto di Euroflora) che lavorò ad Aster solo per sei mesi tra il 2018 e il 2019. E ancora, il pm Fabrizio Givri ha iscritto anche Giorgio Costa, ex responsabile della divisione Verde di Aster e oggi dirigente nella stessa azienda e Giuliano Pastorino, attuale responsabile del Verde. Sono tutti accusati di omicidio colposo (i difensori sono Andrea Boselli e Pietro Bogliolo).

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IL COMMENTO
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