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GENOVA - Diverse auto e alcuni motorini sono andate in fiamme tra la notte e questa mattina nel quartiere di Albaro.

Due distinti incendi sono stati segnalati tra via Righetti e via Guerrazzi, a poca distanza l'uno dall'altro. E alle prime ore dell'alba, verso le 6.30, un'altra macchina è bruciata nuovamente in via Righetti richiedendo l'intervento di carabinieri, vigili del fuoco e polizia locale.

Il bilancio è di nessun ferito ma diverse auto andate in fiamme insieme a qualche motorino. Ancora non è chiaro il numero totale di mezzi bruciati. Subito sono partite le indagini dei carabinieri.

Ieri sera, anche a Diano Marina, un'altra automobile ha preso fuoco in via Colombo. Anche in questo caso sono in corso gli accertamenti. 

 

 

 

 

GENOVA - Siciliano di Milazzo, Messina, Placido Migliorino, 63 anni, ispettore del Mit, ripete sempre che lui ha solo fatto quanto doveva, ha fatto il suo lavoro, ma in quel magma di apatia e noncuranza che era il mondo di Autostrade per l'Italia, Spea e Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti a quando pare bastava fare il proprio lavoro per diventare anomalie, per trasformarsi nell'"agente modello" come è stato definito dei magistrati titolari delle indagini e non solo. Non a caso Migliorino a marzo è stati anche ascoltato in aula, in veste dei teste dei pubblici ministeri dell'accusa. Per accusare gli imputati gli è bastato dire come si svolgevano le sue giornate di lavoro. Un'anomalia appunto.

Il processo Morandi ora si ferma per due settimane per permettere l'analisi dei primi blocchi di interrogatori in aula degli imputati, i vigilanti del Mit e i conoscitori del progetto di retrofitting sulle pile 9 e 10 mai avviato e che avrebbe evitato il crollo.

Il dibattimento del grande processo per il crollo del 14 agosto 2018 si ferma due settimane e riprenderà dopo le festività di Ognissanti, ma udienza dopo udienza sta confermando in aula per ammissione diretta o indiretta degli stessi imputati che se tutti coloro che avevano il compito di controllare ponti, strade e gallerie delle Autostrade avessero fatto semplicemente il loro lavoro, appunto come Placido Migliorino, ora Ponte Morandi sarebbe ancora al suo posto, rattoppato forse già da oltre 20 anni, e le 43 vite crollate nel vuoto ancora al loro posto, con le loro famiglie, con i loro cari.

Il nome dell'ispettore del Mit Migliorino già noto per le verifiche sulle autostrade ligure dopo il crollo del Morandi che ha permesso di scoprire il vero degrado della rete e obbligato l'avvio di una moltitudine di cantiere in simultanea, è riecheggiato più volte durante gli interrogatori dei primi imputati che hanno accettato di farsi interrogare, circa 19 su 58, numero destinato a scendere visto le defaillance degli ultimi giorni.

Hanno lodato Migliorino specialmente gli imputati dirigenti degli uffici del Mit che avevano il compito di monitorare il viadotto Polcevera e invece, a detta dell'accusa, non lo hanno fatto. Perchè, a loro dire, toccava sempre ad altri farlo.

Mauro Coletta, capo direzione generale per il controllo sulle concessioni autostradali al Mit, Giovanni Proietti, dirigente alla Direzione generale per il controllo sulle concessioni autostradali al Mit e Michele Franzese, dirigente alla Direzione generale per la vigilanza sulle concessioni autostradali al Mit.

Uomini, ministeriali, tutti concordi nel dire di essere stati traditi da altri uffici e dall'ispettore dell'Unità territoriale del primo tronco ligure che avrebbe dovuto monitorare il viadotto Polcevera e che invece non lo faceva, non inviava i report perché non li faceva. "Certo se avessimo avuto segnalazioni delle anomalie, della reale corrosione delle pile, saremmo saltati su una sedia e avremmo subito alzato il telefono e fatto bloccare il traffico sul Morandi".

Ma siccome di Migliorino ce n'è uno e prima del crollo del viadotto lavorava nel tronco di Roma, il ponte Morandi nessuno lo controllava, se non sulla carta. Non a caso il suo omologo sul tronco di Genova, Carmine Testa, è nella lista degli imputati.  Il "Mastino" di Milazzo continua a ricevere attestati di stima e incarichi prestigiosi. A lui nei giorni scorsi è stata affidata la perizia sul guardrail di Mestre da cui è precipitato il pullman in cui hanno perso la vita 21 persone.

SANREMO - Una trentina di antagonisti arrivati dal Nord Italia sta effettuando un presidio sotto il carcere di Sanremo per Luca Dolce, l'anarchico latitante arrestato sabato dal Nocs a Dolceacqua (Imperia).

Dolce ha salutato dalla finestra della sua cella i ragazzi che hanno urlato slogan come "Galere e cpr non ne vogliamo più, colpo su colpo le tireremo giù" mostrando striscioni di solidarietà.

I detenuti hanno risosto con un 'cacerolazo', ovvero battendo le stoviglie sulle grate. Sul posto il reparto mobile della Guardia di finanza, carabinieri, digos e polizia.

VAL GRAVEGLIA - Dopo la frana di ieri che aveva bloccato la viabilità è stata riaperta al traffico oggi pomeriggio in entrambi i sensi di marcia la strada provinciale 26 della val Graveglia.

La notizia viene dalla Città Metropolitana che con mezzi meccanici e squadra di rocciatori è riuscita ad aprire la strada interessata dalla grossa frana caduta ieri dopo Conscenti al bivio di via Caminata.

Grazie alla riapertura si potranno evitare problemi domani al trasporto scolastico ed ai mezzi pesanti diretti verso le tante realtà artigiane della vallata.

E' caduto rovinosamente questa mattina, mentre si trovava in un'area montuosa dietro a Sestri Ponente, a Genova, un ragazzo di soli diciott'anni che stava facendo un'escursione con la sua bicicletta. Il biker ha perso il controllo della bici nel corso della discesa e per salvarlo visto il territorio impervio è stato necessario l'intervento dell'elisoccorso.

Il 18enne presentava diversi traumi: è stato raggiunta dai Vigili del Fuoco e dal Soccorso Alpino per poi essere stabilizzato. Il personale medico a bordo dell'elicottero Drago VF 152, è stato verricellato con gli elisoccorritori per prestare le prime cure, successivamente lo hanno issato a bordo dell'elicottero per il trasporto all'ospedale San Martino, dove è arrivato in codice giallo. Sul posto anche la Croce Verde di Sestri Ponente.

Il ragazzo non è in pericolo di vita.