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L'ordinanza per arginare la mancanza di acqua: vietato l'uso per motivi che non siano alimentari o igienico sanitari
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IMPERIA - Sono già nove i comuni dell'imperiese i cui sindaci hanno pubblicato una ordinanza per razionare l'uso dell'acqua potabile da parte dei privati cittadini. L'acqua può essere usata solo per motivi alimentari o igienico sanitari. Vietato dunque annaffiare le piante, lavare l'auto e sprecare l'acqua così preziosa in tempo di siccità persistente. 

I comuni dove l'ordinanza è già attiva sono Borghetto d'Arroscia, Diano Arentino, Dolcedo, Molini di Triora, Pieve di Teco, Pontedassio, Prelà, Vasia e Vessalico. Già ieri a Primocanale il sindaco di Vasia Mauro Casale aveva anticipato il suo appello ai cittadini: "Cercate di essere parsimoniosi con l'acqua perché siamo solo a metà giugno e la situazione è veramente drastica" (LEGGI QUI), ma il numero di comuni in crisi sta crescendo ora dopo ora. 

A Pieve di Teco il sindaco Alessandro Alessandri scrive nella sua ordinanza che nelle frazioni Lovegno e Borgata Ligassorio "ogni utenza non potrà utilizzare più di 200 litri di acqua al giorno". A Pontedassio il sindaco Ilvo Calzia, ha spento tutte le fontane del Comune. I vigili del fuoco hanno portato ieri mattina 5mila litri d'acqua alle pendici del monte Pietravecchia, nel territorio del Comune di Pigna, in alta val Nervia, per abbeverare un gregge di oltre 100 capre che, portate al pascolo dal loro pastore, non avevano acqua da bere.

 

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