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Domenica allo stadio Meazza alla Nazionale dei due giocatori rossoblù per qualificarsi basterà perdere con meno di 9 gol di scarto. Gli azzurri, in piena bufera da polemiche, destinati a giocare i playoff
1 minuto e 50 secondi di lettura
di Carlo Danani
Thorsby e Ostigard, nazionali norvegesi a un passo dal Mondiale (foto Genoa Cfc)

Due genoani e un fortissimo profumo di Mondiale. Sono Morten Thorsby, inesauribile lottatore del centrocampo e Leo Ostigard, insospettabile bomber novembrino, tornati colonne in un Grifone di nuovo in marcia verso la salvezza. Morten e Leo, dopo il successo sull’Estonia, adesso legittimati a cominciare un elettrizzante conto alla rovescia verso domenica sera. Sarà proprio l’Italia, che entrambi hanno scelto come terra per affermarsi a livello di club, a timbrare i loro passaporti per la rassegna iridata del prossimo giugno.

Nella notte di San Siro arriverà il sigillo iridato

Stadio Meazza, avversari gli azzurri di Gattuso. Che, numeri alla mano, teoricamente hanno ancora una speranza di vincere il girone, di superare in classifica la Norvegia e di scansare i playoff. Come? Vincendo con 9 (!) reti di scarto: 9-0, 10-1, 11-2. In tutti gli altri casi, Norvegia libera di festeggiare un passaggio di turno ampiamente meritato fin dalla prima ora. Insomma, vincere almeno 9-0: siamo ben oltre la fantascienza pallonara. Perché, al di là dei conti nudi e crudi, Thorsby, Ostigard e compagni stanno disputando una super fase di qualificazione, vincono sempre, spesso di goleada e giocano molto meglio di una Nazionale, quella di Gattuso, che arriva a Milano in piena bufera da polemiche, ieri sera contestata in Moldova dai suoi tifosi per una nuova prestazione di forti sospiri e, neanche tanto velatamente, per correre una volta ancora il rischio di non andare al Mondiale.

Morten, Leo e l’antipasto dell’8 gennaio col Grifone

Luci a San Siro per Morten e Leo, nello stadio che poi ritroveranno tra poche settimane, l’8 gennaio, per la prima trasferta del Genoa nel nuovo anno. Avversario il Milan, in un’atmosfera completamente diversa. Ci sarà modo di pensarci. Adesso, per le due colonne rossoblù è tempo di mettere in fresco lo spumante in vista di una qualificazione storica per il loro Paese. Già perché la scaramanzia, da sempre indiscussa regina sul pianeta pallone, almeno stavolta nulla potrà di fronte a quell’impossibile 9-0 che adesso per l’Italia rappresenta l’unica maniera di ammazzare il sogno norvegese.

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