A causa del forte caldo e dell'assenza di piogge che ormai attanaglia la Liguria da mesi, crescono anche i problemi per gli allergici. Lo spiega a Primocanale la dottoressa Paola Minale, allergologa: "Per via della siccità e delle temperature elevate le piante hanno rilasciato nell'atmosfera tanto polline che poi non è stato portato a terra dalla pioggia e questo lo rende disponibile per naso e bronchi. Ecco perché tanti pazienti hanno avuto problemi".
"Aumenta la disponibilità nell'aria dei pollini, come accade in città dove la mancanza di terreno fa restare i pollini sospesi nell'aria", spiega la dottoressa. "La mancanza di piogge è stata particolare in questa primavera e ha aumentato il problema. In città peraltro cresce anche l'inquinamento per via dell'effetto del sole sugli inquinanti".
Da più di 10 anni ormai le agenzie regionali per l'ambiente si occupano anche del controllo dell'aria e dei pollini. "Non si conta il singolo polline ma sicuramente si conta la concentrazione nell'aria per cui si fanno delle stime che servono anche a fare delle previsioni. C'è anche l'introduzione di nuovi pollini perché il cambiamento climatico favorisce lo sviluppo di alcune specie rispetto ad altre", commenta l'allergologa.
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