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L'operazione "terza dose" è appena scattata, ma Matteo Bassetti vede già una quarta dose all'orizzonte: "Io credo che la quarta dose sarà inevitabile, bisognerà capire quando, non certo 3 mesi dopo la terza dose. Sarà una dose di richiamo - dice il professore genovese in un intervento a Unicusano Tv - magari a distanza di un anno per richiamare gli anticorpi. Non vedo quale sia il problema, io ho sempre fatto i richiami regolari per le vaccinazioni. L'importante è che ci protegga". Sulla variante Omicron invece: "Tre dosi di vaccino funzionano perfettamente, ma non è escluso che già due possano proteggere. La variante omicron dà una forma di malattia più lieve che colpisce soprattutto i più giovani. Probabilmente è più contagiosa perché si concentra di più nelle ghiandole salivari" ha detto Bassetti.

TROPPO SPAZIO AI NO VAX - "Secondo me lo spazio che è stato dato in tv negli ultimi 6 mesi alla componente complottistica-no vax è stato esagerato. Gran parte di quello che sta accadendo oggi nei nostri reparti è colpa della tv italiana che ha guardato unicamente all'audience senza guardare alla qualità. Bisogna fare del servizio pubblico, del servizio informativo corretto. Troppo spazio ad una minoranza molto rumorosa e troppo poco spazio ad una minoranza degli italiani che seguono le regole"

BILANCIO - "Ad oggi abbiamo fatto quasi 10 milioni di terze dosi, ma ci sono ancora circa 15 milioni tra anziani e fragili che devono ancora ricevere la dose booster. Quindi, anziché pensare di andare a fare a qualche ventenne la vaccinazione booster dopo 3 mesi, cerchiamo di dedicarci a tutte quelle persone per le quali sono già passati 5-6 mesi dalla seconda dose e hanno tutta l'urgenza di fare il booster. Nei nostri ospedali iniziamo a vedere persone ammalate che hanno fatto le prime due dosi 7- 8 mesi fa, per cui arrivano magari con forme non gravissime, ma comunque devono essere ricoverate".

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Sono 271i nuovi positivi al Covid-19 in Liguria a fronte di 2.458 tamponi molecolari effettuati nelle ultime 24 ore, ai quali si aggiungono altri 2.657 tamponi antigenici rapidi. Al momento in Liguria ci sono 7.256 persone positive al Covid (+95 nelle ultime 24 ore). In aumento il numero degli ospedalizzati, che oggi sono 259, di cui 28 in terapia intensiva (+37 rispetto a ieri). Dei 28 pazienti ricoverati in terapia intensiva, 24 non sono vaccinati. Un decesso legato al Covid-19 nelle ultime 24 ore, si tratta di un uomo di 89 anni dell'ospedale di Sanremo.

Per quanto riguarda i nuovi casi, sono 3 ad Imperia in Asl1, a Savona in Asl 2 sono 76, mentre a Genova sono 166, di cui 130 in Asl3 e 36 in Asl4. 26 casi alla Spezia, nessun caso di persone positive al Covid non riconducibili alla residenza ligure.

In isolamento domiciliare ci sono in totale 5.978 persone, 29 in meno rispetto a ieri, mentre sono 4.787 le persone in sorveglianza attiva. Nelle ultime 24 ore sono stati vaccinate 8.847 persone. I vaccini consegnati sono 2.636.603 quelli somministrati 2.569.843. La percentuale di vaccini somministrati rispetto ai consegnati è dell'97%.

Intanto la Liguria si conferma in zona bianca almeno fino alla prossima settimana, con un indice Rt stabile a 1.2 LEGGI QUA Coronavirus, Liguria in zona bianca anche la prossima settimana

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Crescono gli ospedalizzati per Covid-19 nelle strutture liguri e tra loro chi è più grave è non vaccinato. Un bollettino che preoccupa, tanto che al San Martino di Genova lo storico reparto covid delle malattie infettive che aveva ripreso a ospitare malati per altre patologie oggi è nuovamente dedicato interamente al virus Sars-19.

"C'è stato un importante incremento dei contagi negli ultimi tre o quattro giorni e dei ricoveri. Non vedevamo una situazione simile da parecchi mesi, siamo tornati ad avere numerosi accessi giornalieri sia ai pronti soccorso sia alle malattie infettive e questo ci ha portato a trasformare nuovamente il reparto al piano meno uno, quello storico covid, che fino alla settimana scorsa era al 50 per cento con pazienti covid e al 50 per cento con pazienti delle malattie infettive. Da un paio di giorni il reparto è tornato a lavorare interamente con pazienti covid", spiega il professor Matteo Bassetti, direttore DIAR malattie infettive.

"Io speravo di farne a meno ma ci sono persone che non la pensano come me. Le 8 persone ricoverate tra martedì e mercoledì erano tutte non vaccinate".

"Io mi sono anche stufato di passare per essere il 'pasdaran' dei vaccini e di essere minacciato..." conclude Bassetti. "Se queste persone non lo capiscono... Purtroppo queste persone si rendono conto che hanno fatto un errore ma è troppo tardi perché in qualche modo hanno già messo in difficoltà il sistema sanitario".

LIGURIA-Continuano ad aumentare i positivi al Covid in Liguria e in concomitanza all'innalzamento del numero dei casi si allunga anche la lista di edifici sanitari in cui sono sospese le visite ai parenti dei pazienti ricoverati.

A Genova, dove l'ospedale Policlinico San Martino aveva già stilato una lista di reparti in cui le visite sono state sospese, oggi la direzione sanitaria ha fatto sapere che in considerazione dell'evoluzione del quadro epidemiologico relativo all'emergenza Covid-19 sono sospese anche le visite dei congiunti ai pazienti ricoverati presso: la S.S.D. Area Medica Critica, situata al 1° piano del Pronto Soccorso, l'U.O. Ortopedia e Traumatologia d'Urgenza, situata al 4° piano del Padiglione Specialità e l’U.O. Clinica Gastroenterologica.

Non solo nel capoluogo ligure anche la provincia di Savona ha delle nuove restrizioni: a partire dal 10 dicembre le visite ai pazienti ricoverati presso tutte le strutture ospedaliere del savonese, dirette da Asl2, saranno temporaneamente sospese. Il direttore della struttura potranno comunque disporre diversamente per i pazienti fragili che necessitano dell'assistenza del caregiver o per casi ritenuti particolari. L’accesso sarà dunque consentito solo se preventivamente concordato e autorizzato dal direttore stesso o dal suo delegato e sarà necessario avere la certificazione verde.

 Già ieri la provincia di Imperia era corsa ai ripari dopo che negli ultimi giorni è risultata la provincia con più casi di covid 19. Da ieri le visite ai pazienti ricoverati negli ospedali di Bordighera, Sanremo e Imperia sono sospese.  L'Asl della provincia di Imperia, come quella savonese ma anche la direzione dell'ospedale di Genova, precisa, tuttavia, che l'accesso è inibito in tutte le aree, salvo casi eccezionali che saranno valutati dal direttore della struttura dove è ricoverato il paziente.