GENOVA - "Abbiamo bisogno che il Municipio e le parti istituzionali tirino fuori degli atti concreti, se la volontà e quella di fare i cassoni a Vado questa scelta deve essere scritta nero su bianco in tempo celere" così Serena Ostrogovich del Comitato Pegli Bene Comune.
I lavori per la realizzazione della nuova diga foranea di Genova sono partiti a inizio maggio. Questo venerdì alle 9,30 in Comune a Genova una commissione dedicata affronta i temi legati all'espansione del porto. Al centro anche la questione del collocamento dei cassoni necessari per la realizzazione della nuova diga.
Un primo appuntamento a cui parteciperanno i comitati di cittadini che chiedono che l'area utilizzata non sia quella di Pra' ma che si sfrutti Vado Ligure già predisposta per questo tipo di lavori. Una opzione sostenuta dal Municipio Ponente e anche avallata dal viceministro alle Infrastrutture Edoardo Rixi. Lo stesso presidente del porto Paolo Emilio Signorini ragiona su questa soluzione. L'ultima opzione sul tavolo e che verrà discussa anche in commissione potrebbe vedere la realizzazione a Pra' dei cassoni di piccole dimensioni mentre a Vado quelli più 'importanti'.
Il Municipio Ponente con il presidente Guido Barbazza punta alla soluzione Vado e porta avanti in toto la linea dei Comitati: "Penso che alla fine si riuscirà a trovare la soluzione più opportuna. Ci vuole un po' di tempo e ci vuole un po' di fatica. Prima di mettere nero su bianco troviamo una soluzione. Io sono il portavoce di tutti e posso facilitare il dialogo" spiega Barbazza.
Per questo venerdì 19 maggio, in piazza Gaggero a Voltri, ci sarà il consiglio del Municipio a cui parteciperanno il viceministro Rixi e il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti. Al centro dell'incontro l'organizzazione futura del terminal di Pra' e il progetto di nuovo Piano Regolatore portuale.
IL COMMENTO
Regionali, alla Liguria servono politici che sappiano domandare scusa
Il nuovo Galliera non si tocca. Sarebbe un disastro per la sanità