GENOVA - Sì alla tutela delle riparazioni navali, sì all'allargamento verso il mare della città di Genova ma non prima di aver portato a termine il grande progetto della Diga di Genova.
In testa al corteo in visita all'area portuale che porta verso il Waterfront di Levante a Genova c'è anche Edoardo Rixi, viceministro ai Trasporti, che ricorda quanto sia fondamentale razionalizzare gli spazi portuali garantendone la sicurezza e separando le aree industriali da quelle a libera fruizione da parte della cittadinanza: "E' importante far vedere questa parte del porto dimenticata alla città. Anche in termini di sicurezza è fondamentale riuscire a separare il porto da questa via che collega piazzale Kennedy con piazza Cavour e viene percorsa ogni giorno dalle persone che si recano verso le attività diverse come le associazioni sportive".
Ma è la vocazione portuale, con le riparazioni navali e la tutela del suo lavoro, e quella spinta verso il mare a interessare il governo e il viceministro: "Il tema delle riparazioni navali è importante per il Paese, non solo per la città di Genova. Noi siamo per mantenerle e salvaguardarle. Dobbiamo razionalizzare gli spazi magari anche con qualche braccio di ferro con la Sovrintendenza per quelle aree che se non fossero veicolate potrebbero garantire spazi importanti. Qui a oggi non abbiamo avuto risorse pubbliche".
"Ci possono essere interventi importanti come il tunnel subportuale. Il problema non sono i soldi ma la città che deve decidere qual è il suo futuro. Io sono qua per vedere e capire le scelte e anche andare a capire le varie sensibilità, ho visto Fiom preoccupata sul tema delle riparazioni ma mi sento di garantire che non ci sia intenzione di ridurre le riparazioni o limitarne l'utilizzo", continua Rixi.
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Fondamentale però partire proprio dall'opera più importante a livello nazionale, la nuova Diga di Genova: "L'allargamento verso mare si può fare ma prima ci vuole la Diga. Lo sto dicendo anche al sindaco: prima di altro servono i risultati strutturali per Genova. Il tema della Diga è una grande scommessa per il porto, per Genova e per tutto il Paese. Il governo l'ha finanzata perché l'Italia ha bisogno di un porto ad alti fondali per competere e il governo ha scelto proprio Genova", conclude il vice ministro.
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IL COMMENTO
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