Pronta a diventare mamma a luglio, Stefania Cosso ha deciso di correre lo stesso la partita delle Comunali, come assessore uscente del municipio Centro Est con deleghe a Sport, Turismo e Scuola. "Il fatto di diventare mamma mi dà una spinta in più, anche se è chiaro che è faticosa la campagna elettorale da incinta, però mi dà un senso di responsabilità nei confronti di mia figlia e nei confronti di tutti i cittadini, quindi il futuro che sogno per mia figlia è quello che sogno per tutti i cittadini, ed è per questo che ho voluto continuare" ha spiegato Stefania Cosso, candidata al consiglio comunale di Genova con la lista Orgoglio Genova-Bucci-Noi Moderati.
Il ruolo della funivia del Lagaccio nel municipio Centro Est
Da Genova Domani a Orgoglio Genova-Bucci-Noi Moderati, questo è il percorso politico compiuto da Stefania Cosso, che in questi anni ha accresciuto la sua esperienza politica come assessore municipale. "È stata un'evoluzione naturale e quindi è per questo che ho continuato in questa lista, credo che fosse il percorso più opportuno da compiere". Il municipio Centro Est, che coinvolge progetti che fanno discutere come quello della Funivia del Lagaccio, è al centro del dibattito politico. "Il messaggio che voglio lanciare è che è stato fatto davvero tanto, a volte anche troppo, perché effettivamente sono state tante le opere anche sul territorio del municipio Centro-Est - prosegue Stefania Cosso -. La funivia viene sempre vista come un tema divisivo e viene vista solo come un tema a volte turistico, in realtà deve avere una doppia valenza, sia da un punto di vista turistico che da un punto di vista pratico".
Le mamma al centro del progetto
Da quasi neomamma e donna di Orgoglio Genova, ha partecipato alla stesura di diverse proposte da aggiungere al programma di Pietro Piciocchi. Stefania Cosso tiene particolarmente all'idea della baby sitter di quartiere. "Quando parli con le mamme tante volte ti dicono che è difficile gestire l'imprevisto, il Comune intanto si potrebbe far carico della figura professionale che andrà a tenere i bambini, quindi potrebbe farsi garante di questa figura professionale e poi potrebbe tramite dei voucher o dei bandi aiutare le famiglie meno abbienti a usufruire di questo servizio - spiega Stefania Cosso -. È chiaro che una baby sitter ha un costo alto e non tutti se lo possono permettere, questa potrebbe essere la giusta via di mezzo anche per fare network nello stesso quartiere o nello stesso condominio. Insomma, ci si può aiutare l'uno con l'altro".

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IL COMMENTO
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