
GENOVA - Un'interrogazione è stata presentata al ministro della Giustizia Marta Cartabia da parte della senatrice del Gruppo Misto Elena Botto in riferimento alle tempistiche del processo che deve far luce sulle responsabilità del crollo di ponte Morandi. A Genova proseguono le udienze ma la carenza di personale starebbero rallentando lo svolgersi delle diverse fasi.
"Al ministro Cartabia - spiega in una nota la senatrice Botto - ho chiesto di ricevere risposte circa le azioni che intende intraprendere per garantire anche a questo importantissimo processo il personale necessario per giungere alla definizione della verità giudiziaria".
A inizio anno il presidente del Tribunale di Genova, Enrico Ravera ha sottolineato la carenza di organico. Dai familiari delle vittime più volte ha manifestato preoccupazione per il rischio prescrizione legato alle nuove normative legate ai processi. Dallo stesso ministro Cartabia erano arrivate rassicurazioni.
Ora però la questione arriva direttamente al ministro con un'interrogazione sul tema. "Quella sul Ponte Morandi è una vicenda giudiziaria che non riguarda solo la città di Genova, ma che coinvolge la credibilità del Paese davanti ai cittadini italiani e al mondo intero" conclude Botto.
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