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SARZANA - È scomparso improvvisamente Franco Bertolani, esponente di spicco della sinistra spezzina. È stato assessore di Regione Liguria e consigliere regionale. Figlio del partigiano "Carlin", è stato anche dirigente del Pci. Aveva 75 anni. A ricordare la figura di Bertolani il segretario del Partito democratico Davide Natale: "Franco è un punto di riferimento, sia per l’elaborazione politica che per il ruolo amministrativo, impegnato nella crescita della comunità. Alla famiglia mi lega un sentimento di affetto e amicizia, un abbraccio a Giorgio e a tutti i suoi cari". I funerali di Franco Bertolani si terranno in forma strettamente privata

"Il Partito Democratico di Sarzana – si legge in una nota dem – insieme a tutta la federazione spezzina, piange la scomparsa di Franco Bertolani. Compagno e dirigente di grande intelligenza e profondissime vedute, Franco ha dedicato la vita alla politica e alle istituzioni, servendo la sua città e la sua regione per anni e con incarichi diversi, assolvendo alle proprie responsabilità con zelo e creatività eccezionali. Con lui perdiamo un esempio di rigore e curiosità intellettuale, una guida e un riferimento sicuri. Tutta la nostra comunità è stretta intorno alla famiglia nel cordoglio e nel ricordo".

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"In passato ho fatto di tutto: sono stato in Comune, in Regione, deputato e senatore, mi è mancata solo l'esperienza da ministro. Oggi alla mia età ho voglia di ritornare a fare politica per dire ai giovani che è una cosa seria". Gigi Grillo annuncia così la nuova discesa in campo e lo fa in una sala di un hotel del centro di Genova piuttosto affollata. "Beh per essere un venerdì pomeriggio qualcuno è venuto..." dice Grillo con lo sguardo soddisfatto.

"Un nuovo soggetto politico nuovo di centro alternativo alla destra e alla sinistra alla ricerca della propria identità - spiega Grillo  - ecco Piattaforma Popolare 2024 che si presenterà alle prossime Europee. Tutto nasce nel 2017 quando si è costituito un movimento dal nome "Costruire insieme" per la volontà di un gruppo di cattolici impegnati politicamente. Oggi stiamo trattando con Forza Italia un accordo e quindi nel giugno 2024 quasi certamente sulle schede di voto ci saranno i simboli di Forza Italia, Piattaforma 24, Udc e gli altri partiti di centro che vorranno correre con noi".

Piattaforma Popolare 2024, che fra gli animatori annovera mons. Gianni Fusco, l’on Lucio D’Ubaldo e l’on Ivo Tarolli, nasce con l’ambizioso obiettivo di presentare una Lista alle elezioni europee del prossimo anno, dalla chiara ispirazione cristiano popolare e aperta alle variegate esperienze dell’area Centrista Italiana.

Gigi Grillo, classe 1943, ha l'entusiasmo di un bambino. "Ho ancora voglia di fare politica - ammette -  senza voler cercare incarichi o poltrone. Ritengo di fare un'altra scelta: voglio spiegare ai giovani che la politica è una cosa importante, una cosa seria. Significa studiare i problemi e offrire una soluzione. Il Pd ha cambiato i suoi connotati, a destra Meloni sta facendo bene e ha il suo spazio ma al centro c'è un grande vuoto. Sempre meno persone vanno alle urne, manca il partito che riesca ad attirare questa gente, il partito di chi non protesta mai e che non va in piazza e paga le tasse ma che vota e aspetta di avere un riferimento".

Nei giorni scorsi Grillo, in occasione del convegno “Fondazioni di origine bancaria, Una storia tutta italiana”, organizzato dall’associazione nazionale ex parlamentari, ha presentato il suo libro sull’evoluzione del sistema bancario in Italia, che dette vita alla privatizzazione delle banche pubbliche e alla nascita delle Fondazioni.

Tra i presenti Giuseppe Gargani, già deputato ed europarlamentare, oggi presidente dell’associazione Nazionale ex Parlamentari, Nicola Saldutti del Corriere della Sera, poi Angelo De Mattia, editorialista, Antonio Fazio, già governatore della Banca d’Italia, Francesco Profumo, presidente Acri, e Giovanni Sabatini, direttore generale di Abi e Cesare Previti.

 

SAVONA - È allarme lupi a Sassello, nel savonese, dopo sia di giorno che di notte sale la paura per la sempre maggior confidenza dimostrata dai branchi verso l'uomo e l'abitato. Per queste ragioni si è tenuto un incontro tra la cittadinanza, il vicepresidente con delega all'Agricoltura di Regione Liguria Alessandro Piana e il consigliere regionale Alessandro Bozzano

"Ormai la preoccupazione non è solo per le attività produttive - spiega il consigliere Bozzano - l'allarme è ora anche sociale. È necessario intervenire con una nuova regolamentazione, a tutela dei cittadini e per evitare di perdere altri giovani dal lavoro in fattoria. Molti allevatori stanno già rinunciando a portare gli animali al pascolo, ma tenerli in stalla non può essere la soluzione e non rispetta il benessere animale. Il vicepresidente porterà l'argomento all'attenzione del Ministero".

"Stiamo facendo sopralluoghi a seguito degli ultimi eventi di predazione e degli avvistamenti costanti - spiega il vicepresidente Piana -, sempre più frequentemente nei centri abitati come segnala anche la cronaca locale. Il lupo ha modificato nel tempo i suoi comportamenti: tutto comincia con la presenza sul territorio di lupi confidenti, come nel caso di Sassello. La situazione va monitorata con attenzione, per tranquillizzare la popolazione sia per minimizzare i danni prodotti dalle predazioni, non solo rifondendoli ma soprattutto per prevenirli ed operare in modo che non vi siano turbative per le attività locali".

Dopo il tavolo tecnico in Comune, con il sindaco Marco Dabove, i tecnici regionali e diversi esponenti di categoria, l'assessore Piana e il consigliere Bozzano hanno ascoltato le testimonianze di allevatori e abitanti che hanno toccato con mano le conseguenze della sempre maggior vicinanza del lupo all'abitato, tra vitelli sgozzati, gatti sbranati, cani aggrediti e cittadini ormai terrorizzati. "Non si contano più le uccisioni di animali, anche domestici - racconta il sindaco Dabove - Sei capre sono state uccise solo l'altro giorno. Abbiamo avuto turisti che hanno lasciato Sassello per la presenza dei lupi. Gli abitanti hanno paura di lasciar giocare i bambini in giardino. Ringrazio fortemente Bozzano e Piana per aver risposto alle nostre richieste ed essersi dimostrati disponibili al confronto con il territorio, augurandoci di poter partire presto con azioni di contrasto del fenomeno".

"Come amministrazione regionale - conclude il vicepresidente di Regione Liguria Alessandro Piana - stiamo studiando diverse azioni di supporto, nello specifico misure dissuasive e di protezione. Disporre una rete di monitoraggio efficiente inoltre ci aiuterà a coordinarci tra Enti e tra le diverse regioni".

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VENTIMIGLIA - A Ventimiglia la spaccatura sulla possibile realizzazione di un centro di permanenza e rimpatrio (Cpr) è sempre più profonda, al punto che l’attuale consigliere ed ex sindaco Gaetano Scullino, se ne avrà la possibilità, lunedì, in occasione della visita in città del ministro degli Interni Piantedosi, ribadirà all’esponente di Governo che la miglior soluzione per alleviare il disagio ai Ventimigliesi è realizzare un centro di transito in frazione Mortola e non una sorta di area detentiva come il Cpr.

"Lo avevo proposto - ricorda - all’allora prefetto Di Bari e ritengo sia la soluzione migliore e meno invasiva. Ventimiglia, per i migranti, rappresenta una città di transito per raggiungere la Francia o il Nord Europa. Un Centro di permanenza e rimpatrio non risolverebbe assolutamente il problema della persone che vivono, dormono, bivaccano per strada".