GENOVA - Un percorso espositivo tattile ci guida all'interno di una delle sale più conosciute dell'Università di Genova con occhi completamente diversi: sede delle lauree per la facoltà di giurisprudenza, l'aula Meridiana in via Balbi 5 deve il suo nome proprio all'antica meridiana, l'unica in Liguria a camera oscura. Sul pavimento dell'aula, in pochi avranno fatto caso tra lezioni e discussioni della tesi a quello che è uno strumento astronomico voluto dal Collegio dei Gesuiti. Il palazzo risale al 1633 e questo era l'ambiente della libreria domestica. Un gruppo di studiosi di diversi dipartimenti ha deciso di allestire una mostra per restituire alla città questo spazio ricco di storia e permettere a tutti di godere della sua bellezza, grazie alla collaborazione con l'Unione italiana ciechi. L'allestimento, dal titolo "Una linea tra cielo e terra", sarà visitabile dal 21 dicembre 2023 al 21 gennaio 2024, su prenotazione.
"Una meridiana segna l'ora: questa meridiana, in particolare, segna una sola ora, il mezzogiorno, e la data. È corredato di segni zodiacali ed è usato anche per studiare il sole nella sua proiezione"
Ad illustrare il progetto è una dei docenti della facoltà di architettura, la professoressa Cristina Candito. "Siamo un gruppo di studiosi di astronomia, di valorizzazione architettonica, di divulgazione". Al momento del ripristino della sua funzionalità, la meridiana del Collegio genovese era priva del foro gnomonico, ma sono stati realizzati elementi mobili che ne permettono la costituzione a un’altezza ottenuta attraverso calcoli legati alla latitudine del luogo e alla lunghezza della linea meridiana.
"Sicuramente nelle giornate di sole offrirà uno spettacolo luminoso naturale. E nelle giornate e negli orari in cui non è possibile fare la dimostrazione astronomica, ci sono delle simulazioni virtuali che permettono a tutti la fruizione di questo meraviglioso strumento astronomico raro che noi possediamo"
L'aula grazie ad alcune installazioni si potrà percepire anche attraverso il tatto. "Credo che in questo questa iniziativa sia esemplare e vada poi ripetuta anche in altri contesti. Quest'aula studieremo a partire da gennaio come renderla fruibile ai cittadini anche una volta terminata la mostra: magari anche nelle giornate dei Rolli Days potremo studiare delle visite guidate in questo spazio", ha aggiunto il rettore Federico Delfino, ribadendo come l'accessibilità all'università sia uno dei compiti dell'ateneo, dal punto di vista sociale ed economico.
IL COMMENTO
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