Carenza medici famiglia, Fimmg: "Serve la specializzazione all'università"

GENOVA - "Serve una collaborazione con l'Università per far nascere una specializzazione in medicina di famiglia". A parlare a Primocanale è Andrea Stimamiglio responsabile ligure della federazione italiana medici di medicina generale (Fimmg) commentando la carenza dei medici di medicina generale anche nella nostra regione.

Sono circa mille gli ambulatori che chiudono ogni anno in Italia dal 2019 e per molti italiani trovare il proprio dottore di fiducia tra i circa 40mila rimasti (erano 46mila nel 2012) è una corsa ad ostacoli anche perchè molti sono costretti all'overbooking ossia a superare il massimale di 1500 assistiti.

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"Adesso il problema è la carenza dappertutto, anche nelle specialità, non solo in anestesiologia ma anche in altre specialità, alcune specialità sono più ambite, altre meno - spiega Stimamiglio - ma io credo che ci sarebbe bisogno intanto di collaborare con l'Università per fare in modo che nasca anche una specializzazione in medicina di famiglia, perchè la nostra non è una specializzazione, ma è un titolo a livello regionale, quindi tanto questa è la prima cosa".

Fare il medico di medicina generale non è più attraente anche per una questione economica: "Chi che è iscritto al corso di formazione ha 850 euro al mese cioè queste persone che si iscrivono per il corso di medicina di famiglia, magari molti sono già sposati e con prole, devono vivere con 850€ al mese che è impossibile. Una volta che uno intraprende la carriera di medico di famiglia, ormai gli emolumenti non sono più come nei primi anni 80, cioè non sono più stati aumentati per cui noi ci dobbiamo pagare in pratica con uno stipendio anche le spese dello studio, gli affitti, il personale, etc. e devo dire che diventa molto critico per cui ci sarebbe bisogno anche di una maggiore incentivazione a livello economico".

Il medico di medicina generale è un libero professionista che lavora per il servizio sanitario nazionale attraverso una convenzione. Dopo il Covid sono in molti a chiedere una 'riforma' di questo ruolo anche in vista di quella che sarà la nuova sanità territoriale con al centro le case di comunità.