GENOVA - Si definisce tecnicamente un "pensionato", ma il suo amore così grande per il teatro - nato con Govi nella sua Sant'Ilario - non può tenerlo lontano dalle scene. E infatti Tullio Solenghi ha già una fitta agenda di progetti, da "Orlando furioso" in scena a Palazzo Reale al prossimo spettacolo con Massimo Lopez che farà tappa anche a Genova. Ma in questo 2 giugno Regione Liguria ha voluto riconoscere la sua grande carriera sul palco del Teatro Carlo Felice, consegnandogli la Croce di San Giorgio, l'onorificenza istituita a dicembre scorso e consegnata per la prima volta a Gino Paoli in occasione della Festa dell'Immacolata.
L'attore, prima di portare in scena uno spettacolo dal titolo "Bianco, rosso e verde" dedicato alla Festa della Repubblica e al Risorgimento, ha scherzato sul palcoscenico assieme a Giovanni Toti sul fatto che nella vita abbia frequentemente consegnato premi.
"Credo che sia il massimo che potessi sperare di ricevere nella mia città. Ho sempre consegnato premi per sei volte il David di Donatello, per 15 volte quelli del teatro. Finalmente ricevere un premio è una cosa - anche sotto questo aspetto - straordinaria"
Lunghi applausi da parte del pubblico affettuoso: duemila spettatori in un teatro gremito che ha visto lunghe file formarsi davanti all'ingresso già dalle 17. Affetto ricambiato da parte di Solenghi nei confronti della città, come ricordato anche dalla motivazione del premio. Negli anni, infatti, è sempre tornato sia in scena sia per testimoniare il suo sostegno alla città, come in Piazza De Ferrari nel 2018 per il ricordo delle 43 vittime di Ponte Morandi.
"A Genova sono sempre legato, anche se poi sono dovuto emigrare a Roma per motivi tecnici, perché poi qui non c'era ancora la televisione negli anni in cui io ho fondato il trio, che ho voluto comunque fondare a Genova"
E il suo appello, per tutte le istituzioni, è quello di destinare più fondi alla cultura, a cui l'Italia destina una parte irrisoria del Pil italiano, "ma Regione Liguria sta facendo passi in avanti importanti".
"Siamo felici di aver conferito la seconda Croce di San Giorgio a Tullio Solenghi. La sua versatilità lo ha portato ad eccellere in molti campi, mettendosi in più occasioni a disposizione della sua Liguria, come quando ha ricordato ad un mese della tragedia le vittime del crollo del Ponte Morandi. Il legame con le proprie origini si è rafforzato lo scorso anno con la magnifica esecuzione del Gilberto Govi dei “Maneggi” che ha commosso tutti e riportato in auge la più alta tradizione filodrammatica e comica della sua terra", ha illustrato così le motivazioni del premio il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti. "Un patrimonio artistico di questa città che, pur sapendosi ritagliare uno spazio importante in campo artistico nel mondo, ha mantenuto salde le sue radici liguri e genovesi. Come questa sera dove ha recitato in un Carlo Felice strapieno di genovesi e di turisti. Oggi è stata una giornata importante perché anche con la caccia al tesoro a tema Risorgimento abbiamo ripercorso la storia e ripercorrere la storia serve per costruire il futuro".
Genova, 400 partecipanti e 61 squadre per la caccia al tesoro sul Risorgimento - IL GIOCO
Lo spettacolo andato in scena è la riscoperta di un testo di Luigi Orengo riscritto e inscenato dal grande Gilberto Govi, intitolato “O Quarantotto!”, un atto unico ambientato ancora una volta nella nostra bellissima Liguria. Con lui sul palcoscenico anche Neri Marcoré, Giua, Elisabetta Pozzi. L'evento era soltanto il culmine di una lunga giornata dedicata alla cittadinanza con la caccia al tesoro, i cui vincitori sono stati premiati sempre sul palco del Carlo Felice: 61 squadre partecipanti, tra loro hanno vinto i "Carbonari".
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IL COMMENTO
Grazie dei consigli, caro Principe
Il Pd ha i voti e i giovani forti, ma restano i “parrucconi”