LIGURIA - "Parole antiche, pensieri nuovi": l'Orlando Furioso, la Gerusalemme Liberata, il Morgante, ma anche l'Odissea e il Don Chisciotte prendono vita nel salone da ballo di Palazzo Reale e in altri poli museali nazionali della Liguria. Il progetto del Teatro Pubblico Ligure prenderà il via il 9 giugno con Tullio Solenghi che porterà "Orlando Furioso" nella splendida cornice del museo nazionale di Genova e prosegue fino all’8 settembre 2023, con tanti spettacoli e appuntamenti. Ad illustrare la rassegna il direttore dei musei regionali liguri e di Palazzo Reale Alessandra Guerrini.
"Abbiamo partecipato a un bando del nostro Ministero della Cultura, della Direzione Generale Spettacolo e abbiamo vinto - secondi in Italia - con un progetto pensato dal Teatro Pubblico Ligure che parte da Palazzo Reale e si espande in altri sei luoghi della cultura in tutto l'arco della Liguria"
Oltre a Palazzo Reale, infatti, coinvolti Luni in provincia della Spezia con l’ottavo “Portus Lunae Art Festival”, Ventimiglia in provincia di Imperia con il terzo "Albintimilium Theatrum fEst", la Villa Romana del Varignano a Porto Venere in provincia della Spezia, la Fortezza Firmafede di Sarzana in provincia della Spezia, il Forte Santa Tecla di Sanremo in provincia di Imperia e il Forte San Giovanni di Finale Ligure in provincia di Savona. Sono parchi archeologici o fortezze che Teatro Pubblico Ligure dal 2014 ha coinvolto nel progetto Star Sistema Teatri Antichi Romani.
La rassegna mette insieme teatro, poemi cavallereschi, lezioni di greco antico e la magia delle fortezze e dei siti archeologici liguri. "Portiamo in scena le grandi opere che sono delle cattedrali di parole che sono i nostri poemi cavallereschi, quindi l'"Orlando furioso" di Ariosto, quindi la "Gerusalemme Liberata" e quindi il "Morgante" del Pulci. Sono delle vere e proprie costruzioni di un'identità e questa identità italiana del Rinascimento deriva in maniera diretta dai grandi poemi dell'antichità", spiega Sergio Maifredi, direttore artistico del Teatro Pubblico Ligure e promotore del progetto.
IL PROGRAMMA
“Parole antiche per pensieri nuovi al Palazzo Reale di Genova” inizia il 9 giugno con due appuntamenti. Alle 19 nel Salotto del Tempo si può seguire la prima lezione de “Il Greco in tasca live” di Stella Tramontana, una professoressa giovane e preparata che ama il greco e ama il teatro. Grammatica e filologia senza paura di finire in una polverosa lezione, ma come chiavi d’accesso ad un mondo, quello greco, a cui dobbiamo il teatro, la filosofia, la medicina, la matematica, l’astronomia. Prenotazioni obbligatoria a o al numero 348 2624922. Alle 20.30 nel Salone da Ballo inizia il viaggio teatrale nei poemi cavallereschi con Tullio Solenghi e Corrado Bologna, un attore e un professore ognuno protagonista dell’”Orlando furioso” di Ludovico Ariosto, in una singolare tenzone in cui ognuno sfodera le sue armi. Un vortice di storie che girano velocissime in una galoppata che porta sulla luna, ma sulla terra sembra rimanere confinata a un bosco dove tutto può accadere. Esattamente come nel salotto di una corte rinascimentale. Amore, follia, travestimenti e magia prendono vita grazie al talento di un attore che ne esalta tutte le sfumature dall’ironia alla tragedia e alla chiarezza di Bologna che affonda le sue spiegazioni nella linfa del significato più vero di un testo capitale.
Si prosegue venerdì 23 giugno ancora con due appuntamenti. La seconda lezione del “Greco in tasca live” con Stella Tramontana alle 19 nel Salotto del Tempo (prenotazione obbligatoria a o al numero 348 2624922) e alle 20.30 nel Salone da Ballo con “Armida” dalla Gerusalemme liberata di Torquato Tasso, poema del Cinquecento che sarà introdotto sul palcoscenico da Corrado Bologna, studioso fine dall’eloquio chiaro, diretto e semplice. Maddalena Crippa, fedele ai versi originali quanto libera nell’interpretazione di Armida, la maga guerriera saracena votata all’amore inconfessabile per il suo peggiore nemico, il cristiano Rinaldo, dà voce al suo destino seguendo la drammaturgia di Peter Stein, maestro della regia e cultore dei classici.
Venerdì 30 giugno il viaggio teatrale delle “Parole antiche per pensieri nuovi a Palazzo Reale di Genova” fa una sosta in Sicilia per ascoltare “Baiardo e Brigliadoro. Cavalli a paladini dall’Opra dei Pupi” con Mario Incudine e Antonio Vasta, un racconto di lunga tradizione rinnovato da un punto di vista inedito. Nello spettacolo, tra parole e musica, le gesta dei paladini di Francia protagonisti della Chanson de Geste sono raccontate attraverso lo sguardo dei destrieri, anch’essi in prima linea insieme agli eroi che portano in groppa e di cui dividono il destino: Baiardo è il cavallo di Rinaldo, Brigliadoro quello di Orlando. Appuntamento alle ore 20.30 nel Salone da Ballo.
Venerdì 21 luglio, terza e ultima lezione de “Il Greco in tasca live” con Stella Tramontana alle 19 nel Salotto del Tempo. Alle 20.30 nel Salone da Ballo va in scena “Morgante e Margutte” con David Riondino e Dario Vergassola. Morgante e Margutte sono il gigante e il mezzo gigante protagonisti del poema eroicomico scritto da Luigi Pulci per divertire la corte dei Medici. Gli eroi sono diventati antieroi dediti alla vita da taverna piuttosto che alla guerra santa. David Riondino e Dario Vergassola si immedesimano nelle trame spregiudicate e burlesche dei due straordinari personaggi, il primo come diretto discendente del verseggiare all’improvviso così diffuso già nella Toscana del Pulci, il secondo con il tono disincantato del ligure doc. Una collaudata sintonia artistica e umana che sul palco fa scintille.
Infine, venerdì 8 settembre “Parole antiche per pensieri nuovi a Palazzo Reale di Genova” si chiude con una sfida accademica di antica tradizione: la singolar tenzone sui “Poemi cavallereschi” di due studiosi raffinati e originali come Corrado Bologna ed Ermanno Cavazzoni. Attraverso i loro occhi ripercorriamo le storie di avventura, amore, follia, incantamenti, duelli, inseguimenti, fede e magia, perdite e ritrovamenti che arrivano dal Medioevo ma nel Cinquecento abitano le corti italiane con alcuni veri e propri capolavori che venivano letti ad alta voce e che Teatro Pubblico Ligure ha restituito alla forza della narrazione orale.
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IL COMMENTO
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