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La Natività viene inserita in un borgo ligure degli anni '30
1 minuto e 31 secondi di lettura
di Filippo Serio

Lo chiamano il 'Borgo dei Sogni', e l'atmosfera che genera è proprio quella di trovarsi immersi in un antico borgo ligure degli anni '30. 

E' il presepe ligure allestito in una delle sale del Museo dei Cappuccini, nel centro storico di Genova, a pochi passi dal Tribunale cittadino. 

"Il presepe Ligure è davvero ricco di sorprese: al centro c'è la scena della Natività, con il figlio di Dio che viene accolto in una famiglia, ma la famiglia è molto più grande perché è addirittura un paese, un villaggio. La sacra famiglia è inserita in scene di vita quotidiana, luoghi e attività di vita sociale nell'Italia degli anni '30 e '40. - racconta Vittorio Casalino, presidente del Museo.

Due le caratteristiche che rendono questo presepe unico nel suo genere: il fatto che si possa 'circumnavigare' - il presepe infatti si sviluppa sui quattro lati - ma soprattutto la grande attenzione ai particolari, dato che anche gli interni degli edifici sono stati allestiti e decorati dai presepisti: "Emilio Burri l'autore principale di questo grande villaggio, davvero non si è proprio limitato a far delle case, ma ha curato proprio i particolari: c'è un'abitazione tipica con la cucina, la stanza da letto, il tinello, oppure le botteghe e laboratori come la falegnameria, il fabbro... insomma, davvero c'è la vitalità di un paese, alla sommità del quale c'è la parrocchia, con il parroco che incontra il sindaco della città"

Il museo registra frequentemente diverse visite dalle scolaresche della città: è proprio dalla fantasia dei bambini che il presepe si arricchisce di particolari: "Quando vengono i bambini, facciamo loro delle domande, ad esempio abbiamo chiesto loro cos'è che manca in questo villaggio. E hanno notato che mancava proprio la scuola, quello che è il loro ambiente di vita più frequentato, ecco che quest'anno abbiamo anche rappresentato la scuola con banchi di legno ancora di quando ero bambino io."

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