GENOVA - Tutti in piedi per Roberto Bolle per la prima volta sul palco dei parchi di Nervi: non poteva concludersi meglio di così il Nervi Music Ballet Festival che dopo sette grandi appuntamenti con la danza e diversi concerti tra pop e sinfonica ha visto la presenza della produzione di Artedanza. Il Galà "Roberto Bolle and Friends" è tornato a Genova dopo 5 anni di assenza: l'ultima volta si era tenuto al Teatro Carlo Felice nel luglio del 2018. Ma la presenza a Nervi è stata ancor più suggestiva, dove le étoiles in scena hanno rubato un po' della luce dalla notte stellata che fa da soffitto a questo palcoscenico en plein air. E poi ogni anno il programma varia, con ospiti di prestigio e una scelta che mescola i grandi classici alla ricerca del contemporaneo.
Ad aprire la serata è stato un bel gioco alla sbarra di Roberto Bolle e Melissa Hamilton, prima solista del Royal Ballet di Londra: tre preludi e la musica al pianoforte suonato dal vivo da Marco Samuel hanno da subito rapito il pubblico, composto da oltre 2 mila spettatori in una platea che da settimane era tutta esaurita. Lunghi applausi, poi, per il Grand Pas Classique di Nicoletta Manni e Timofej Andrijashenko, primo ballerino della Scala: impeccabili, in blu, nel loro pas des deux estremamente tecnico e leggero, in un turbinio di pirouettes. L'assolo dell'étoile dei due mondi, soprannominato così per essere stato stella sia della Scala sia dell'American Ballet, è stato "In Your Black Eyes", in una espressiva coreografia di Patrick De Bana che dà corpo alla splendida musica composta dal maestro Ezio Bosso. E mentre Bolle interpreta con grande emozione questo brano travolgente, torna alla mente l'ultimo concerto del maestro affetto da Sla proprio a Genova nel 2016 e scomparso nel 2020. Un pezzo unico, bellissimo, di grande sensibilità.
Futuristico e ipnotico "O" coreografato da Philippe Kratz, con i due artisti internazionali Casia Vengoechea da New York e Toon Lobach dall'Olanda, insieme in una sperimentazione d'avanguardia sulle sonorità di Mark Pritchard and The Field. Il duo Hamilton-Bolle torna sul palco a metà spettacolo con "Caravaggio", una potente coreografia che celebra il pittore 'maledetto' Michelangelo Merisi. Segue uno strepitoso e scintillante Don Chisciotte, tra salti e jeté che lasciano il pubblico estasiato, grazie anche agli interpreti Tatiana Melnik, prima ballerina del Balletto Nazionale Ungherese, e Michal Krcmar, étoile del Finnish Ballet di Helsinki. Tre coreografie molto diverse ma anche molto interessanti chiudono questo spettacolo. Una è "SENTieri" che mostra di nuovo un Bolle molto introspettivo, che quasi si riflette nei due colleghi Casia e Toon, in un crocevia di strade e intrecci che soltanto la vita e la danza possono creare, con Chopin suonato dal vivo dal pianista Marco Samuel. "Luminous", invece, è un ballo di grande sincronia tra i due ballerini della Scala che si erano già cimentati nel Grand Pas Classique e che qui appaiono ancor più affiatati: del resto sono proprio loro i protagonisti della proposta di matrimonio di qualche giorno fa all'Arena di Verona.
A chiudere la serata è stato un travolgente "Duel", scandito dalla batteria di Ezio Zaccagnini che ha visto una lotta appassionata, tra Bolle e Nicola Del Freo, primo ballerino alla Scala che sfida il 'maestro' Bolle, che a 47 è un grande professionista e interprete per la danza contemporanea. +ì
Una serata in perfetta continuità con le grandi compagnie internazionali che si sono alternate sul palco del Festival di Nervi. "Abbiamo avuto in prima assoluta e unica per l'Italia i ritmi afro-cubani di Cuba Vibra!, la Carmen e il flamenco di Gades, un'interpretazione eccellente di Giulietta da parte di Eleonora Abbagnato e il gran Bolero del Béjart Ballet Lausanne, che negli anni ha visto straordinari interpreti tra cui a marzo 2022 anche lo stesso Bolle", sottolinea il gran prestigio di questo cartellone il sovrintendente del Teatro Carlo Felice Claudio Orazi. Unica data cancellata a causa del Covid, il 29 luglio il concerto "Nuovi Mondi" che doveva essere diretto dalla bacchetta genovese di Fabio Luisi ma che è stato costretto a rimandare a causa del Covid.
"Speriamo il prossimo anno di vedere dei finanziamenti ad hoc per il Nervi Music Ballet Festival da parte del Ministero della Cultura, di portare una grande compagnia italiana su questo palco e di poter anche ampliare il calendario della rassegna"
Il teatro sogna di poter iniziare il Festival a inizio giugno e intrattenere il pubblico di genovesi e turisti fino ai primi d'agosto, vista anche la risposta di quest'anno con serate molto partecipate. L'arrivederci, però per il momento non è per l'estate 2023, ma a settembre con una stagione lirica e sinfonica pronta ad entrare nel vivo e ricchissima di spettacoli di grande valore artistico.
IL COMMENTO
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