Cultura e spettacolo

Successo per la 'prima' al Nervi Music Ballet Festival con lo Youth America Grand Prix: grande entusiasmo da parte della platea di quasi 2 mila persone all'interno della splendida cornice dei parchi
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GENOVA - Brillano le stelle sul palco del Nervi Music Ballet Festival, più del cielo stellato che avvolge questo teatro en plein air. Brillano le stelle di oggi, da uno strepitoso Benjamin Freemantle da San Francisco al duo composto da Marcelo Gomes e Alejandro Martinez dal balletto di Dresda, passando per Jacopo Tissi e la magnifica Polina Semionova che ha chiuso la serata tra gli applausi scroscianti. Ma brillano le stelle del domani, dai 160 giovani ballerini - tutti d'età compresa tra i 9 e i 19 anni - che hanno dato il via alle danze con uno scenografico Grand Défilé ai giovani vincitori dello Youth America Grand Prix, senza che abbiano nulla da invidiare ai primi ballerini delle principali compagnie internazionali con cui hanno condiviso il palco.

Non poteva esserci un inizio migliore per i tradizionali 'balletti di Nervi', il Festival che per il terzo anno di fila torna a illuminare l'estate genovese. E i duemila posti a disposizione nella platea tra cielo, mare e alberi erano quasi tutti occupati per questa prima d'eccezione. "Questo evento ritorna dopo il successo dell'anno scorso e porta con sé una grande ricaduta economica e turistica per la nostra città", spiega a Primocanale il sovrintendente Claudio Orazi. Si tratta, infatti, della più grande competizione al mondo per giovani ballerini che fa tappa a Genova per una settimana di masterclass e un galà finale che festeggia i talenti provenienti da oltre 25 paesi differenti. "Quasi 500 persone hanno soggiornato per più di una settimana nella nostra città tra parenti, amici e staff che sono dietro ai giovanissimi danzatori. In molti scelgono poi di continuare il loro soggiorno in Italia per le vacanze e soprattutto nella splendida Liguria". 

Dopo il colpo d'occhio di tutù bianchi, scarpette e sorrisi che ha aperto la serata, i discorsi istituzionali hanno visto sul palco l'assessore alla cultura di Regione Liguria Ilaria Cavo, che ha invitato i tanti presenti a partecipare anche alle prossime serate: "Inizia una stagione bellissima in una location straordinaria, questo festival inaugura partendo dai giovani talenti che da tutto il mondo possiamo ammirare qui a Genova, in un evento di calibro internazionale. E la lezione più bella l'hanno data proprio loro, dalla tecnica che diventa in qualche minuto leggerezza sul palcoscenico. Mi auguro che tanti di voi presenti oggi decideranno di tornare visto il programma ricchissimo". Programma che è molto vario, come ha voluto sottolineare il primo cittadino Marco Bucci: "Saranno tanti gli appuntamenti, con spazio anche per la prosa e per la musica pop e sinfonica, in un calendario che va incontro alle passioni di tutti. È una gioia vedere questa sera il teatro pieno. Questo festival è rinato nel 2020, dopo mesi difficilissimi a causa della pandemia, ed è ormai diventato un appuntamento annuale grazie all'impegno del Teatro Carlo Felice di Genova. Possiamo dire che siamo tornati ai fasti di una volta. Tra le novità di quest'anno la possibilità di associare la serata alla visita al museo Frugone di Nervi". 

Ma poi a parlare è stata la danza, dalla tensione dei più giovani che fino all'ultimo hanno ripassato i passi prima di salire in scena nelle quinte tra fiori e palme dei parchi al lasciarsi andare trasportati dalla musica, senza dimenticare di eseguire con estrema precisione i passi delle coreografie. Il programma portato in scena è stato ampio, allegro e vivace. Si va dai grandi classici come "Il lago dei cigni", affidato al neodiplomato Darrion Sellman neodiplomato alla Princess Grace Academy di Monaco di cui, secondo il suo maestro Luca Masala, "presto sentiremo parlare, visto anche il suo ingresso in una delle più prestigiose compagnie al mondo come la Royal Ballet company di Londra", o il Gran Pas Classique o ancora una superlativa Tarantella, passando per due coreografie di grande intensità emotiva, come "Adios" dello stesso Freemantle o "Faun(e)" di David Dawson eseguita da Marcelo Gomes e Alejandro Martinez. Dal silenzio con in lontananza il frinire delle cicale, la musica irrompe sulla scena 'accordando' quei magnifici strumenti dei danzatori, ovvero i corpi che riscoprono attorno a loro la bellezza della natura. C'è tutto questo in Debussy e nei movimenti di Gomes che alle giovani stelle del domani ricorda: "Dovete divertirvi e godere di ogni momento sul palcoscenico". 

E così hanno fatto nel secondo atto i giovani finalisti selezionati per questo evento: spiccano Sylvie Squires e Brady Farrar in "Maestro", ma anche Elisabeth Beyer e Brady Farrar nel pas de deux "Flames of Paris" o ancora il quindicenne americano figlio d'arte Alexei Orohovsky nel suo assolo "Paquita". Lunghi applausi entusiasti per la bravura di questi artisti che, come raccontato da Alexei durante le prove al Teatro Carlo Felice, si allenano in media "sette ore al giorno, con grandi sacrifici dato che poi si studia per la scuola al pomeriggio fino a sera". Tutti hanno ben a mente quale sia il loro sogno da inseguire con grande determinazione, diventare primi ballerini o coreografi, ambizione non semplice da realizzare, ma per cui sembrano essere sulla buona strada. 

La fotografia che non avrei pensato di scattare e che invece ben riassume lo spirito dello Youth America Grand Prix e del Nervi Music Ballet Festival, però, è quella che vede il pubblico sul palcoscenico. Sulle note di "Somewhere over the rainbow", "Hooray for Holliwood" e "Sway" i giovani ballerini hanno invitato sul palco bambini, ragazzi, signore e signori a lasciarsi andare e ballare tutti assieme. C'è chi si è rivelato un ballerino provetto, chi si è fatto trascinare dagli altri divertito e stupito da questa sorpresa che ha divertito tutto il pubblico, facendo emergere come la danza sia sì un'arte, ma anche un qualcosa che è innato e racchiuso dentro ciascuno di noi. Un momento di grande condivisione, di gioia e di festa per quello che sarà il Festival della vera ripartenza, senza più distanziamento e mascherine. Gran finale con Jacopo Tissi, primo ballerino ospite al Teatro alla Scala, e Polina Semionova: il pubblico straniero e genovese ha fatto sentire tutto il suo caloroso affetto e la stima per questi due grandi ospiti. 

Prossimo appuntamento venerdì 1 luglio con il concerto dal titolo "Ritratti americani", dedicato principalmente al Gershwin e con il grande direttore Wayne Marshall. Si proseguirà ancora con altri sei appuntamenti dedicati alla grande danza, da 'Giselle' il 3 luglio all'8 di luglio con la grande compagnia di Antonio Gades che in esclusiva per l'Italia riproporrà uno dei capolavori assoluti del loro repertorio, 'Carmen', il 14 per la prima volta in Italia, in esclusiva a Nervi, ci sarà uno spettacolo con musiche afro cubane e pieno di colori, 'Cuba Vibra!'. Il 19 luglio presente una grande compagnia internazionale, il balletto di Losanna fondato da Maurice Béjart con un capolavoro assoluto, il loro 'Bolero'. Torna la grande Eleonora Abbagnato il 23 di luglio che sarà protagonista di uno spettacolo dedicato a Giulietta, mentre il 27 Roberto Bolle porterà il suo spettacolo.

Ma poi anche la musica: il 15 di luglio, ospite l'orchestra dei pomeriggi musicali di Milano, che proporrà una rivisitazione delle quattro stagioni di Vivaldi, fatta da un grande compositore contemporaneo come Max Richter. Il 20 luglio Claudio Marino Moretti dirigerà il coro del Teatro Carlo Felice con "Stabat Mater". Chiudono la sinfonica due grandi genovesi il 29 luglio con protagonisti il direttore d'orchestra Fabio Luisi e al pianoforte Massimiliano Damerini.

Presenti anche tra gli eventi ospiti Ermal Meta mercoledì 6 luglio e giovedì 21 luglio il concerto omaggio a Mogol. Il 10 di luglio fa capolino il teatro con 'I maneggi per maritare una figlia', coproduzione tra Teatro Nazionale di Genova e Teatro Sociale di Camogli che tra i protagonisti vedrà Tullio Solenghi, mentre il 16 luglio protagonisti i temi della sostenibilità con Agenda Concert 2030. 

 

 

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