Cronaca

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Gli arrestati sono indagati per travisamento con uso di caschi o cappucci, resistenza a pubblico ufficiale aggravata e in concorso, violazioni della normativa in materia di manifestazioni sportive e danneggiamento aggravato
2 minuti e 12 secondi di lettura
di Redazione

La polizia ha arrestato cinque tifosi del Genoa per gli scontri di domenica fuori dallo stadio Luigi Ferraris prima della partita Genoa-Inter. La polizia ha eseguito gli arresti in differita dopo avere visionato le immagini delle telecamere di videosorveglianza e delle televisioni.

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Cosa è successo 

Secondo quanto ricostruito dalla Digos, un gruppo di genoani, partito da scalinata Montaldo, ha cercato di aggredire i tifosi neroazzurri al loro arrivo al settore ospiti dello stadio genovese. Oltre a lanciare petardi, bombe carta e fumogeni, il gruppo di tifosi, circa 300, ha tentato di rompere il cordone creato dagli agenti del reparto mobile per evitare il contatto tra le due tifoserie, senza riuscirci.

Chi sono gli arrestati 

I cinque soggetti arrestati, tutti italiani e del posto, sono di età compresa tra i 23 e i 47 anni. Uno di essi è stato in passato sottoposto a misura di sorveglianza speciale ed è attualmente gravato da avviso orale del Questore, un altro è attualmente gravato da un DASPO Urbano, mentre gli altri risultano, a vario titolo, già noti per reati contro la persona, contro il patrimonio e contro la pubblica amministrazione.

Gli arrestati sono indagati per travisamento con uso di caschi o cappucci, resistenza a pubblico ufficiale aggravata e in concorso, violazioni della normativa in materia di manifestazioni sportive e danneggiamento aggravato.

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Le immagini di videosorveglianza

In particolare, le indagini hanno consentito di immortalare in modo inequivocabile gli arrestati mentre mettevano in atto condotte di estrema violenza, nel pieno dei disordini: uno dei soggetti è stato ripreso mentre impugnava e scagliava con forza un cartello di segnaletica stradale in metallo pesante contro la Forza Pubblica, schierata a protezione del settore ospiti e frapposta tra la tifoseria genoana e quella interista. Gli altri arrestati sono stati documentati mentre brandivano aste, bastoni e cinghie, utilizzate attivamente per colpire gli operatori di polizia, in un contesto di aggressività organizzata e reiterata.

Il Genoa condanna l'accaduto

"Il Genoa CFC condanna nella maniera più ferma e senza riserve le manifestazioni di violenza e gli episodi di vandalismo che si sono registrati nelle strade adiacenti lo stadio Ferraris prima della partita di domenica 14 dicembre. Prendiamo le distanze esprimendo massima solidarietà e vicinanza alle Forze dell'Ordine e ai cittadini vittime di danni e disagi a causa di queste azioni deprecabili, che nulla hanno a che vedere con gli ideali del nostro club e con i principi di un sano tifo sportivo". Così il club rossoblù con una nota sul proprio sito ha commentato quanto accaduto circa un'ora prima del fischio di inizio della gara con l'Inter di domenica.

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